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Dopo decenni di abbandono torna ad aprirsi al pubblico la cappella di Palazzo Portinari Salviati

Da lunedì 19 settembre sarà possibile visitare, oltre alla splendida cappella, l'intero palazzo grazie a visite guidate per piccoli gruppi

Palazzo Portinari Salviati apre al pubblico la Cappella Salviati dedicata a Maria Maddalena dipinta da Alessandro Allori e aiuti tra il 1579 e il 1580.

Dopo un restauro durato anni da lunedì 19 settembre sarà possibile visitare l’intero palazzo (oltre alla splendida cappella) grazie a visite guidate per piccoli gruppi.

Durante il restauro della cappella è emerso che si tratta di pitture a olio su muro e non di affreschi, come ritenuto fino ad oggi, una tecnica rara in ambito fiorentino.

Con la fine del restauro della Cappella Salviati termina il recupero dei 12 mila metri quadrati d’interni di Palazzo Portinari Salviati, iniziato nel 2019 ad opera della proprietà LDC Group, intervento realizzato sotto la tutela della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

Ogni lunedì l’itinerario di visita potrà comprendere, a seconda delle disponibilità, la Cappella Salviati, la Corte di Cosimo I, la Corte degli Imperatori e le stanze attigue con i preziosi cicli di affreschi dedicati all’Odissea e alle storie di Ercole, realizzati anch’essi da Alessandro Allori e aiuti tra il 1574 e il 1576.

Al piano nobile sarà possibile vedere i soffitti delle suite affrescati nel Settecento da Tommaso Gherardini e aiuti, oltre alla Galleria con la volta affrescata che rappresenta l’Olimpo tra le allegorie del Giorno e della Notte.

Nella grande suite Francesco I de’ Medici i visitatori potranno ammirare i soffitti a cassettoni con gli originali decori quattrocenteschi che rappresentano l’arma Portinari, una porta tra due leoni rampanti.

La decorazione della Cappella

Il ciclo pittorico che decora la piccola cappella comprende sulla volta Profeti e Sibille affiancati da puttini che reggono dei cartigli con passi della Sacre Scritture alternati, agli angoli, dalle are allusive ai quattro sacrifici ricordati nel Vecchio Testamento.

Sulle pareti, al di sotto del fregio con un elegante tralcio di vite, appaiono dipinte, come su finti arazzi, tre storie della Maddalena (La Maddalena asciuga i piedi di Gesù durante la cena a casa di Simone, Noli me tangere, Comunione della Maddalena) che si completano con la bella tavola dell’altare raffigurante Cristo in casa di Marta e Maria, e una predella, andata perduta, che conteneva la Resurrezione di Lazzaro.

Una fitta decorazione, esaltata dall’abbondante stesura dell’oro, copre i restanti spazi del piccolo ambiente includendo, sopra la porta d’ingresso, la raffigurazione del Cristo sorretto da due angeli e sulle pareti vicine i Santi Jacopo, Francesco e Lorenzo.

Allori ha descritto accuratamente il programma iconografico della cappella nei suoi Ricordi specificando anche che eseguì personalmente, nella base a finto marmo, le teste dei termini e le quattro figurette entro cornici, mentre per il resto fu aiutato da Giovanni Maria Butteri e da Alessandro Pieroni.

Visite guidate

Il costo delle visite guidate è di 15 euro a persona, 10 per i residenti a Firenze. L’intero ricavato sarà devoluto per finanziare progetti di restauro a Firenze. Per prenotazioni chiamare il numero 055-535353 o scrivere una mail a: info@palazzoportinari.com.

I gruppi saranno composti da un massimo di 10 visitatori in modo da garantire anche in spazi ristretti condizioni di sicurezza per le decorazioni e le persone.

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