Musica /

Firenze Jazz Festival 2023: oltre 30 concerti con i “big” della musica

Dal 5 al 10 settembre e dal 12 al 17 settembre due settimane di musica con: Enrico Rava Fearless Five, Hedvig Mollestad, Nico Gori & Fabrizio Bosso, Jeff Ballard, Danilo Rea, Michel Godard, Dado Moroni e Max Ionata e molti altri ancora

Dodici giorni di festival, oltre 30 concerti e più di 100 artiste e artisti in ben 11 locations diverse compresa una zattera sull’Arno. Tutto questo è il Firenze Jazz Festival che torna nel capoluogo toscano.

Punti di forza del festival – organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. con la direzione artistica di Francesco Astore, con il coordinamento di Enrico Romero e in partenariato con Music Pool, Musicus Concentus e in collaborazione con Empoli Jazz e Toscana Produzione Musica – è la gratuità di diversi eventi, unitamente a sistemi di biglietteria ed abbonamento popolare in grado di portare il meglio del jazz italiano ed internazionale a Firenze grazie ad una grande rete di partner e sostenitori.

Il Firenze Jazz Festival per l’edizione 2023 rilancia e incrementa la sua durata, in una nuova declinazione volta a venire incontro a diversi tipi di pubblico: una parte più “collinare” dal 5 al 10 settembre ed una più collegata all’alveo fluviale dell’Arno dal 12 al 17 settembre.

In un contesto in continuo mutamento il Firenze Jazz Festival si propone come una piattaforma in grado di unire la comunità artistica toscana ai grandi protagonisti del jazz, i locali di Firenze al mondo culturale fiorentino, Oltrarno e diverse location di grande bellezza al fine di essere riscoperte grazie ad un programma di respiro internazionale.

Tra i “big” in concerto: Enrico Rava Fearless Five, Hedvig Mollestad, Nico Gori & Fabrizio Bosso, Jeff Ballard, Danilo Rea, Michel Godard, Dado Moroni e Max Ionata e molti altri ancora.

Anima, foto di Anna Brignolo

Il programma dei concerti

Il 5 settembre il festival prende il via al Forte Belvedere con il concerto a cura di Empoli Jazz che vedrà protagonisti, in prima assoluta, il gran maestro della fisarmonica tricolore Gianni Coscia e il virtuoso dell’organetto Alessandro D’Alessandro. Un dialogo tra due strumenti “fratelli” e tra due dei massimi specialisti di “mantice a bottoni’.

Diversi i grandi nomi coinvolti che vedranno star indiscusse come Enrico Rava con i Fearless Five il 6 settembre alla Limonaia di Villa Strozzi. E’ il più recente progetto di Rava, la formazione comprende giovani musicisti di talento: Matteo Paggi al trombone, Francesco Diodati alla chitarra, Francesco Ponticelli al contrabbasso ed Evita Polidoro alla batteria.

Il FJF porterà il pubblico in un viaggio musicale internazionale, dalla Scandinavia della chitarrista norvegese Hedvig Mollestad Thomassen con il suo nuovo progetto Weejuns, che approda al Firenze Jazz Festival in esclusiva ed anteprima assoluta nazionale il 7 settembre alla Limonaia di Villa Strozzi.

Nella stessa serata, al Garden Stage della Limonaia di Villa Strozzi Giancarlo Schiaffini & Sergio Armaroli Duo in “Deconstructing Monk in Africa”. 

Non mancherà la consueta attenzione del Festival verso i progetti più sperimentali, tra cui la riformulazione, ad opera di Francesco Bearzatti, Mattia Barbieri e Stefano Risso, della splendida colonna sonora di Anatomia di Un Omicidio di Otto Preminger (1959) scritta da Duke Ellington l’8 settembre a Villa Bardini.

A seguire Dado Moroni e Max Ionata. Dopo i grandi successi discografici “Two for Duke” e “Two for Stevie”, si esibiranno anche al Firenze Jazz Festival.

L’inedito duo Dario Cecchini e Francesco Zampini sarà in concerto il 9 settembre a Villa Bardini: una nuova collaborazione tra due dei musicisti più apprezzati a livello nazionale, un progetto incentrato sul dialogo e sulle possibilità che questa formazione offre.

A seguire, dagli Stati Uniti Jeff Ballard uno tra i più rinomati batteristi a livello internazionale, si esibirà in un nuovo progetto formando un quartetto con musicisti toscani di assoluto valore, già conosciuti e apprezzati in tutta Italia ed Europa: Alessandro Lanzoni, Francesco Zampini e Michelangelo Scandroglio. 

Il 10 settembre il Firenze Jazz Festival si sposta ad Empoli per il concerto di Sismatik presso il Chiostro della Collegiata di S. Andrea, una sperimentazione volta ad unire la recitazione dell’attore Roberto Magnani, che sarà impegnato nella lettura di “Autobahn” di Pier Vittorio Tondelli sonorizzato dall’ensemble capitanato dalla regina del jazz italiano contemporaneo Silvia Bolognesi, reduce dal tour mondiale che festeggiava i 50 anni dell’Art Ensemble of Chicago e da moltissime altre esperienze in USA e in tutta Europa. Al suo fianco i giovani, ma già rodatissimi Giuseppe Sardina alla batteria e Tobia Bondesan al sax.

In apertura un altro dei migliori musicisti della nuova onda del jazz tricolore, il vibrafonista Pasquale Mirra, da anni uno dei musicisti più attivi ed in evidenza, grazie alle sue numerose collaborazioni internazionali (tra gli altri Hamid Drake, William Parker, Shabaka Hutchings, Rob Mazurek, Trilok Gurtu) nel suo intenso e poetico recital “Moderatamente Solo”.

Enrico Rava, foto di Andrea Boccalini

Nella seconda settimana di programmazione il FJF riparte il 12 settembre dal Santa Rosa Bistrot con il concerto del Matteo Addabbo Organ Trio, uno dei migliori specialisti dell’Organo Hammond a livello nazionale.

Il 13 settembre alle Limonaia di Villa Strozzi grande attesa per il concerto dei “Young Lions” di Nico Gori, con special guest la straordinaria tromba di Fabrizio Bosso. Sul palco, accompagnati da Sergio Aloisio Rizzo alle chitarre, Francesco Tino al basso e Simone Brilli alla batteria, ci saranno, spalla a spalla due dei più noti e stimati solisti del jazz italiano.

In apertura al Garden Stage Dudu Kouate’ e Massimiliano Milesi in “Myrmecoleon”. Dal Senegal, proveniente da una tradizione familiare di griot, Dudù Kouate e un maestro (e un poeta) degli strumenti della tradizione africane, strumenti che vengono al tempo stesso reinventati ed aperti a nuove situazioni sonore, con un’Africa che incontra il jazz e se ne arricchisce.  Nello stesso giorno giusto anche il concerto di Emong Quartet al Santa Rosa Bistrot.

I concerti in piazza del Carmine

Torna il main stage in Piazza del Carmine, a prezzi a dir poco popolari, l‘abbonamento per singola giornata costa 3,50 euro.

Si parte giovedì 14 con due dei gruppi più interessanti e peculiari del jazz italiano. In apertura i romani Roots Magic, autori di una originalissima sintesi che fonde allo storico roots blues del Delta e dei campi di cotone ai fermenti creativi del jazz afroamericano anni 60 e 70.

A seguire i Dinamitri Jazz Folklore un gruppo che ha da sempre ricercato una fusione tra il jazz e le sue primordiali radici, quelle Africane, poi portate nel nuovo continente con l’ignobile tratta degli schiavi. Un jazz che sa di blues del deserto, che ha il colore delle sabbie, che emana un fascino al tempo stesso ancestrale e afrofuturibile.

Venerdì 15 saranno di scena due band che ci portano in una bolla temporale verso i creativi, inquieti e straordinari anni 70. Gli Insieme un sogno incompiuto che sboccia a sorpresa: un quartetto che riuniva quattro dei più talentuosi ventenni della musica fiorentina e gli Area Open Project capitanati da Patrizio Fariselli ed eredi degli Area, uno dei gruppi più unici e straordinari di tutta la musica italiana.

Sabato 16, ben tre gruppi ad alternarsi sul palco. Apertura con i giovani Super Bad, un sestetto che fonde jazz, funk e soul con una grinta e un’allegria contagiosa. A seguire i Sudoku Killer, della bassista romana Caterina Palazzi, un gruppo che coniuga jazz e improvvisazione con un rock urticante e stimolante ed un’attitudine punk. Chiusura in bellezza con Khalab Live Band un progetto di sapore internazionale del Dj, conduttore radiofonico di Rai Radio 2 (Musical Box) ed agitatore culturale Raffaele Costantino.

SUPER BAD

La zattera sull’Arno torna a galleggiare sulle acque del fiume per ospitare gli artisti di questa settima edizione. Questo palco temporaneo vedrà esibirsi il sassofonista e compositore Tobia Bondesan Music il 14 settembre, il musicista Dimitri Grechi Espinoza con la sua ultima uscita discografica il 15 settembre e il poliedrico violinista Emanuele Parrini il 16 settembre.

Il cuore del Firenze Jazz Festival torna a battere anche al Circolo Rondinella del Torrino con il Wes Or No Trio con Simone Basile, Manrico Seghi e Giovanni Paolo Liguori il 15 settembre che celebrerà l’originalissimo chitarrista Wes Montgomery.

In Piazza del Carmine ci sarà tempo anche per un appuntamento alla Società Canottieri Firenze con Michele Tino Organ Trio il 16 settembre. Ancora l’Hammond protagonista per questa serata che sa di soul jazz ma anche di un diverso approccio a questo peculiare strumento.

Nell’ultimo giorno di programmazione il 17 settembre il concerto “La finestra di Puccini” di Danilo Rea e Michel Godard alla Limonaia di Villa Strozzi. Uno dei pianisti più importanti della scena nazionale come Danilo Rea e uno dei più raffinati compositori e abili virtuosi di serpentone e tuba, Michel Godard si incontrano sul terreno comune dell’amore per la musica del grande compositore lucchese Giacomo Puccini. 

In apertura al Garden stage della Limonaia il dj set di Mista P, dj performer estremamente talentuoso. Mentre la chiusura è affidata a Anima_L: progetto artistico dell’attrice e performer Linda Messerklinger, e madrina di questa edizione del Firenze Jazz Festival 2023.

Linda Messerklinger, foto di Virginia Mingolla

Informazioni sull’evento:

Tutti gli eventi nel calendario di
I più popolari su intoscana