Abbattere le isole di calore e migliorare la qualità dell’aria: sono questi gli obiettivi del progetto di forestazione diffusa del Comune di Prato, che porterà da qui alla prima parte del 2026 alla piantagione di 713 nuovi alberi in diverse zone del territorio comunale pratese.
I primi 140 alberi piantati a maggio
I primi tre interventi, salvo condizioni meteo avverse, prenderanno avvio in questo mese di maggio: i primi 140 alberi saranno messi a dimora in via del Ciliegio a Tobbiana, vicino al parco delle Neofite (70 piante), in via Toscanini (44) e in via Maggio 1898 (26 piante). Le specie che saranno piantate sono state scelte per garantire la biodiversità e aumentare la salubrità dei luoghi, andando ad assorbire numerose tonnellate di Co2 e di particolati sottili: si tratta di carpini, bagolari, piante di ginko, lecci, salici piangenti, ontani e lecci, ma anche di alberi di giuda, magnolie e alberi dei tulipani. A maturità la maggior parte di queste specie saranno di grandi dimensioni e aumenteranno la copertura arborea.
Il piano di Forestazione prevede un totale di 21 interventi, che saranno realizzati in primavera e in autunno per ridurre le criticità correlate a stress per le alberature. Le piante saranno installate in via Paronese, via Traversa delle Ripalte, via Biella, via Cava, Gandhi, via Brasimone, via Lungo il Ficarello, via Leopardi, via della Gora Bandita, via Manzoni (est), via Bresci, via Ragnaia, via Rodari, via Calabria, via fra i Campi, via Aspromonte, via Pietro da Prato, via Castelfidardo.
Risparmiate 1.400 tonnellate di C02 in dieci anni
Al termine di tutti gli interventi, è stato stimato un risparmio di quasi 1400 tonnellate di anidride carbonica in 10 anni e di 3.472 Kg di particolato. Le aree di piantagione sono aree già a verde pubblico selezionate in base ad alcuni criteri, tra cui la presenza di isole di calore, la concentrazione di inquinanti nell’aria e la densità abitativa.
“La classifica del Sole 24 Ore che vede Prato all’ottantesimo posto per il clima ci impone scelte coraggiose e ci fa capire che non è possibile tornare indietro rispetto a strategie come la depavimentazione e la forestazione urbana – ha affermato l’assessore al verde pubblico del Comune di Prato Marco Biagioni – il piano che parte a maggio andrà ad aumentare ulteriormente il patrimonio arboreo pubblico, che già può contare su 32mila esemplari. Con questi primi interventi in 10 anni andremo a stoccare le emissioni prodotte da oltre 8 milioni di km percorsi sulle nostre strade da un’auto a benzina. Meno asfalto sulle strade per ridurre le isole di calore, più alberi e una vera mobilità alternativa all’auto: è questa la strada da percorrere se vogliamo che chi verrà dopo di noi sia libero di vivere in città senza che si pregiudichi la sua salute.”