Al santuario francescano de La Verna, in Casentino, c’è una porta scolpita da una donna. L’artista si chiamava Hildegard Hendrichs, era originaria della Germania dell’est con una forte vocazione francescana (era terziaria), e per lasciare le sue opere in segno di fede ha rischiato anche la galera: la Ddr, infatti, concedeva ai propri cittadini di lasciare il Paese solo per tempi molto limitati, scaduti i quali si doveva rientrare e non si rispettavano i tempi c’era la prigione. Spesso, l’artista rimaneva più del tempo concesso. Oggi quella porta è al Duomo di Grosseto e fa parte dell’itineriario spirituale in occasione dell’anno giubilare.
Tre opere per La Verna
A la Verna, Hendrichs ha lasciato tre opere, due delle quali non ottennero però, all’epoca, le autorizzazioni degli organi preposti per essere collocate là dove erano state pensate e commissionate dagli stessi frati. Una di queste è proprio un grande portale che avrebbe dovuto essere collocato come porta di accesso alla Basilica.
Hildegard la scolpì negli anni ’50. L’imponente opera è composta da due battenti alti quattro metri e larghi quasi due e mezzo. Ognuno di questi ha cinque riquadri: in quello di sinistra l’artista scolpì quattro scene di vita di Gesù e una quinta non narrata nei Vangeli ma negli scritti francescani che raffigura Cristo che si compiace dei nuovi poveri, ovvero Francesco e Chiara d’Assisi, Ludovico re e Elisabetta d’Ungheria. Nel battente di destra ci sono altri cinque riquadri con episodi della vita del patrono d’Italia.
Da alcuni giorni quel portale che i frati della Verna hanno collocato in uno dei chiostri del Santuario si trova in cattedrale a Grosseto. L’iniziativa è stata presa dall’ufficio diocesano di pastorale culturale pensando proprio al Giubileo. “Non è stato semplice trasportare questa grande opera d’arte da la Verna a Grosseto – racconta don Pier Mosetti, che ha curato l’operazione – Dobbiamo dire un grande grazie alla comunità francescana del santuario, che con gioia ha accettato la nostra richiesta”.