Cultura /Il restauro

La Grotta degli animali della Villa medicea di Castello riapre al pubblico con i giochi d’acqua restaurati

Apertura straordinaria a Pasqua e Pasquetta e visite guidate dall’11 aprile per la splendida grotta voluta da Cosimo I e realizzata da Tribolo e Vasari

Riapre dopo il restauro che ha ripristinato gli antichi giochi d’acqua la Grotta degli animali del Giardino della Villa medicea di Castello, proprio in coincidenza con l’anniversario dei 450 anni dalla morte di Cosimo I dei Medici, Granduca di Toscana e di Giorgio Vasari.

Aperture straordinarie per Pasqua e visite guidate dall’11 aprile

La Grotta degli animali fu commissionata da Cosimo I al Tribolo a partire dal 1539 e dopo la sua morte lo stesso Vasari proseguì i lavori, indicandola tra i capolavori in ampi brani delle “Vite”.

La Grotta, detta anche ‘del diluvio’, è un vero e proprio teatro delle acque, allegoria del potere in forma di meraviglia posta a coronamento del giardino. Al suo interno, tre vasche monumentali con tre composizioni scenografiche e teatrali, con decine di mammiferi, pesci, crostacei e molluschi, creano l’effetto di un serraglio che sembra animarsi quando le pietre di colori differenti, ispirate al vello originale dell’animale, si bagnano per effetto degli oltre cento zampilli che fuoriescono dal pavimento, dalle volte e dalle bocche di alcuni animali.

Il pubblico potrà vedere la grotta dall’esterno già da domani e in occasione delle aperture festive di Pasqua e di lunedì 1° aprile, mentre dall’11 aprile fino al 30 giugno potrà visitarla internamente partecipando alle speciali visite gratuite, accompagnato dal personale del museo. Le visite guidate si terranno da giovedì a domenica alle ore 11 e 17, senza prenotazione con partenza dall’ingresso del giardino.
I giochi d’acqua entreranno in funzione da fine aprile nel fine settimana grazie a una accensione a tempo, che si attiverà quattro volte al giorno, con un sistema idraulico che assicura il recupero dell’acqua riducendo gli sprechi idrici ed energetici e che in futuro potrà essere collegato anche alle altre fontane del giardino.

I giochi d’acqua della Grotta degli animali

Il lungo intervento di restauro della Grotta

“Riaprire al pubblico la Grotta degli animali e riattivare i giochi d’acqua – afferma Stefano Casciu, direttore regionale Musei della Toscana – per secoli la maggiore attrattiva di uno dei più importanti capolavori rinascimentali e del Giardino di Castello, definito dal Vasari il più ricco, il più magnifico et il più ornato giardino d’Europa, tappa imprescindibile del Grand Tour, è un risultato non scontato frutto della sinergia e dell’impegno di Ministero della Cultura e della Regione Toscana, sostenuto da Publiacqua”.

Il complesso intervento di restauro, durato diversi anni, ha infatti visto la collaborazione e l’impegno di numerosi partner istituzionali e il sostegno di mecenati tramite Art Bonus. Dal 2018 al 2021 grazie a un contributo POR-FESR erogato dalla Regione Toscana, ente capofila del sito Unesco “Ville e Giardini medicei”, è stato possibile completare l’ultima tranche dell’impianto idraulico. L’importante contributo Art Bonus erogato da Publiacqua nel 2022/2023 ha permesso il restauro delle delicate superfici polimateriche della Grotta e la riqualificazione della balaustra e di tutte le superfici intonacate del muro che delimita il Piano degli agrumi.

“Il completamento del restauro della Grotta degli animali, con il ripristino dei giochi d’acqua, farà rivivere ai visitatori un po’ dell’incanto che sicuramente era stato il fine di chi questo meraviglioso giardino aveva progettato, su commissione di Cosimo I dei Medici – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Gianiun omaggio al padre della Toscana nei 450 anni dalla sua morte e che la Regione, che come è stato ricordato è capofila del sito Unesco “Ville e Giardini medicei”, ha fortemente voluto, contribuendo alla conclusione del progetto con un finanziamento del Piano operativo regionale del Fesr. Valorizzare le ville e i giardini medicei significa valorizzare la storia culturale della Toscana e la nostra tradizione artistica, perché queste ville sono state per secoli i luoghi della vita culturale, spirituale e scientifica.”

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