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Nuoto, Gianmarco Sansone e l’esordio in nazionale da medaglia

Dopo le emozioni e il bronzo a Doha, Sansone mette in chiaro gli obiettivi della stagione: scendere sotto i 52 secondi con uno sguardo verso Parigi

Le fila del nuoto toscano si arricchiscono di un nuovo talento, parliamo del fiorentino Gianmarco Sansone, tesserato Esseci Nuoto, che a pochi mesi di distanza dal titolo italiano vinto nei 100 delfino è stato convocato per la prima volta nella Nazionale italiana di nuoto per prendere parte ai Mondiali di Doha da cui è tornato con una convincente prova nella gara individuale e la medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 mista maschile. In vista dei prossimi appuntamenti della stagione, lo abbiamo intervistato per conoscerlo più da vicino.

Partiamo subito dal Mondiale. Ci racconti le emozioni che hai provato a Doha con l’esordio in nazionale e la medaglia vinta insieme ad Alessandro Miressi, Nicolò Martinenghi e Michele Lamberti?

È stata un’emozione veramente forte perché ritrovarsi all’esordio in una staffetta bronzo olimpico in carica è stata una grandissima responsabilità. Prendere il cambio da Martinenghi e darlo a Miressi non so neanche descriverlo a parole, sul blocco avevo una un’adrenalina, una carica assurda. Tantissima responsabilità ma è stato molto bello. Ho sempre sognato di essere lì a gareggiare e a Doha è diventato realtà.

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Ai Mondiali di Doha hai gareggiato anche nei 100 delfino, com’è andata?

Nelle batterie della mattina ho sbagliato l’arrivo e questo mi è costato qualche decimo però fortunatamente sono riuscito a rientrare in semifinale con il quindicesimo posto. Nel pomeriggio ho fatto una gara equilibrata ma mi manca ancora qualcosina per la finale. Non me lo aspettavo e la semifinale è stato un bel traguardo. Ho ancora del margine, nelle subacquee in partenza e in virata perdo tanto rispetto agli altri, ora allenerò questi fondamentali per limare i decimi che mi mancano.  

Fra due settimane ci sono gli Assoluti di Riccione, che obiettivi ti sei dato?

Mi piacerebbe riconfermarmi al primo posto nei 100 delfino (Sansone è il campione italiano in carica dopo la vittoria agli Assoluti invernali a novembre 2023 davanti a Federico Burdisso e Alberto Razzetti, ndr) che non è per niente banale perché veniamo dal Mondiale. Sono stanco perché in queste settimane mi sono concentrato sull’obiettivo del Mondiale, ora è molto difficile sia a livello mentale oltre che fisico. Mi piacerebbe nuotare sotto i cinquantadue secondi.

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Questa stagione sarà lunga e impegnativa. Dopo i Mondiali e gli Assoluti ci sarà il Sette Colli a giugno, le Olimpiadi di Parigi sono un obiettivo?

Più che l’obiettivo, partecipare alle Olimpiadi di Parigi è un sogno. Questa stagione è iniziata veramente presto. Ho finito il 3 agosto con i campionati a Roma di categoria dove ho vinto 50 e 100 delfino, sono ripartito il 20 agosto con la preparazione e sto lavorando tutti i giorni. Il tempo di qualificazione per le Olimpiadi nei 100 delfino è veramente basso, è 51.2, tempo con cui a Doha si vinceva l’oro. L’obiettivo è avere il primo tempo tra gli italiani per una convocazione.

Proprio in questi giorni Matteo Rivolta ha dato l’addio al nuoto, diciamo che nella velocità del delfino si stanno aprendo delle possibilità.

Quest’anno è stato un po’ fortuito sia perché Codia fa fatica a rifare i suoi tempi e Rivolta ha appunto smesso. Ora ho più possibilità ma non devo sprecarle.

Com’è una tua giornata tipo? Ti alleni più volte?

Ci alleniamo tutte le mattina in piscine diverse, a volte da 25 metri a Calenzano, altre volte in quella da 50 nell’impianto di Prato. Quattro volte a settimana faccio il doppio, due volte di palestra e due volte di nuoto. Dopo l’allenamento della mattina, torno a casa, pranzo e mi riposo, poi torno in piscina. Questa è la giornata che fanno un po’ tutti gli atleti a questo livello.

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Con Leonardo Deplano condividete allenamenti e l’allenatrice Sandra Michelini, vista la sua maggiore esperienza a livello internazionale ti è stato di aiuto in questo esordio in nazionale?

Gli ho fatto tante domande su come funzionano le gare al mondiale, la camera di chiamata, il controllo di costume, cuffia, occhialini mi ha spiegato come funziona ma soprattutto mi ha detto di stare tranquillo e di fare la mia gara.  

Nella nazionale di nuoto c’è un bel numero di atleti e atlete toscane, soprattutto fiorentini.

Sì, qui a Firenze siamo in quattro, oltre a me c’è appunto Deplano, Megli e Zazzeri, gran parte della nazionale maschile. Poi c’era anche Chiara Mascolo, che ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo e spero che quest’anno riesca a tornare perché è una mia grandissima amica. Insomma, a livello toscano ci facciamo valere.

Ci racconti chi è Gianmarco Sansone fuori dalla piscina?

Bella domanda. Sono un ragazzo semplicissimo, umile e mi piace stare con gli amici. Tutte cose normali per un ragazzo della mia età. Cerco di conciliare la mia vita sportiva con quella sociale perché ho ventitré anni e certi momenti non torneranno mai indietro. Però allo stesso tempo mi devo dare dei limiti. Devo stare attento perché la vita dello sportivo è anche fuori dall’allenamento. E quindi mi regolo con l’alimentazione, con le ore di sonno.

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