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‘Io non rischio’, oltre 900 volontari in 74 piazze della Toscana

Sabato 14 e domenica 15 ottobre il tradizionale appuntamento per conoscere le buone pratiche di protezione civile. Venerdì 13 esercitazione nazionale a Castelnuovo Garfagnana

La presentazione di Io non rischio

“Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile” torna sabato 14 e domenica 15 ottobre in 74 piazze della Toscana. La Regione partecipa alle giornate nazionali della campagna. I cittadini sono invitati a scoprire come contribuire a ridurre rischi come terremoto, alluvione, maremoto, rischio vulcanico e incendi boschivi.

In piazza 912 volontari di protezione civile appartenenti a 129 organizzazioni toscane, comunicatori formati per il progetto “Io Non Rischio”. Tra le novità in Garfagnana, per una prima nazionale, ci sarà un evento dedicato a chi è portatore di disabilità e ai più fragili (anziani, donne incinte, mamme con bimbi piccolissimi). Un’esercitazione che si svolgerà il 13 settembre a Castelnuovo Garfagnana e che sarà il modello per tutta Italia.

La campagna e l’esercitazione speciale a Castelnuovo sono stati presentati in palazzo Strozzi Sacrati dal presidente della Regione Eugenio Giani insieme all’assessora all’ambiente  e alla protezione civile Monia Monni e al dirigente della protezione civile regionale Bernardo Mazzanti. Era presente anche l‘assessora alla protezione civile del Comune di Firenze Elisabetta Meucci e il sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi.

Giani: conoscere da vicino la protezione civile

Io non rischio è l’occasione per conoscere il sistema di protezione civile, per rendersi conto di ciò che si deve fare in caso di emergenza – ha detto il presidente Giani – Fare le cose giuste, adottare i comportamenti corretti. Spesso sono proprio mosse avventate o poco ponderate che possono contribuire  a peggiorare la situazione quando già è in corso un disastro. Grazie alle piazze organizzate da Io non rischio, chiunque potrà sapere cosa fare per ridurre i rischi durante un alluvione, un terremoto, un incendio, ma anche conoscere l’efficienza e l’efficacia del sistema di protezione civile regionale anche rispetto ad altre parti d’Italia”.

Monni: l’importanza delle buone pratiche

Le persone – ha aggiunto l’assessora Monnisono una parte attiva del sistema di protezione civile che devono essere informati su quali comportamenti adottare in caso di situazioni critiche o calamità naturali, per trasformare la consapevolezza in azione efficace. Invito tutti a fermarsi nelle nostre piazze – ha proseguito Monni- per assumere tutte le informazioni che possono aiutarci ad tenere comportamenti  più adeguati per mettere al sicuro la nostra vita, ma  che anche aiutano il nostro sistema ad intervenire con maggiore efficacia”.

Esercitazione nazionale a Castelnuovo Garfagnana

Monni si è poi soffermata sull’iniziativa che si svolgerà venerdì 13 a Castelnuovo Garfagnanaun’esercitazione dedicata ai portatori di disabilità, alle mamme con bimbi piccoli, alle donne incinta, agli anziani, per i quali ancora non esistono procedure specifiche, né per far continuare i servizi sanitari e sociali a funzionare senza interruzioni durante una calamita. Sarà a partire dall’esperienza della Toscana che le procedure rivolte a queste categorie di persone diventeranno un modello per tutto il sistema nazionale”.

L’assessora Monni allo stand di “Io non rischio” a Scandicci

Per l’esercitazione in Garfagnana sono stati formati 30 volontari e volontarie, 15 infermieri con il coinvolgimento di molti soggetti con portatori di disabilità o figuranti per simulare nella maniera più fedele possibili il comportamento in caso di calamità.

Tagliasacchi si è soffermato sull’esercitazione che coinvolge il Comune di Castelnuovo: “Un evento  impegnativo che per la prima volta avviene anche a livello nazionale; abbiamo mobilitato anche tutta la struttura della direzione sanitaria- ha spiegato-  che diventa fondamentale. Uno degli aspetti principali di un’emergenza è quello individuare i soggetti fragili mettendoli nelle condizioni di essere assistiti e portati in un luogo adatto”.

Queste le piazze in Toscana di “Io non rischio”

Le piazze della toscana in cui si svolgeranno le esercitazioni sono: Arezzo – Castel Focognano – Castiglion Fibocchi – Foiano della Chiana -Monte San Savino – Pratovecchio Stia – Talla – Bagno a Ripoli – Barberino di Mugello – Campi Bisenzio – Castelfiorentino – Empoli – Fiesole – Figline e Incisa Valdarno – Firenze – Fucecchio – Greve in Chianti – Marradi – Montelupo Fiorentino – Pontassieve – Scandicci – Sesto Fiorentino – Follonica – Grosseto – Campiglia Marittima – Capoliveri – Castagneto Carducci – Cecina – Collesalvetti – Livorno – Piombino – Portoferraio – Rosignano Marittimo – Camaiore – Castelnuovo di Garfagnana – Lucca – Pietrasanta – Porcari – Seravezza – Aulla – Carrara – Fosdinovo – Montignoso – Casciana Terme Lari – Castelfranco di Sotto – Guardistallo – Pisa – Pomarance – Ponsacco – Pontedera – San Miniato – Santa Maria a Monte – Vicopisano – Carmignano – Montemurlo – Prato – Agliana – Lamporecchio – Massa e Cozzile – Monsummano Terme – Montecatini-Terme – Pistoia – Quarrata – San Marcello Piteglio – Serravalle Pistoiese – Uzzano – Colle di Val d’Elsa – Montepulciano – Monteriggioni – Monteroni d’Arbia – Piancastagnaio – Poggibonsi – Siena – Sovicille.

Gli appuntamenti in programma a Firenze

A Firenze l’appuntamento è nella piazza del centro commerciale di San Donato, in piazza Acciaiuoli, al Galluzzo, e in piazza San Frediano – ha spiegato l’assessora alla protezione civile del Comune di Firenze Elisabetta Meucci questo progetto vede il coinvolgimento del volontariato, delle istituzioni e del mondo della ricerca scientifica che, insieme, si presentano nelle piazze per diffondere ai cittadini la cultura della prevenzione e le buone pratiche di protezione civile”.

“L’obiettivo – ha aggiunto – è diffondere in maniera capillare la conoscenza, la consapevolezza e le buone pratiche di ‘autoprotezione’ dei cittadini, cioè i comportamenti corretti da mettere in atto in caso di situazioni critiche o calamità naturali, in particolare terremoto o alluvione“.

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