Nel 2025 il Teatro Politeama Pratese taglia il traguardo del primo secolo di vita, cento anni di musica e di amore per l’arte e la cultura.
Per festeggiare questo importante anniversario venerdì 7 e domenica 9 novembre andrà straordinariamente in scena un allestimento inedito e innovativo di Tosca, l’opera che segnò l’apertura del Politeama Banchini prima nel 1925 e poi nel 1999.
Il ritorno del capolavoro di Puccini, con la regia di Jacopo Spirei e la direzione orchestrale di Jonathan Webb, sarà in una versione “contemporanea”, con scenografie immersive e l’ausilio della tecnica del videomapping che avvolgerà il pubblico in un tripudio di musica, luci e colori.
Beatrice Magnolfi, presidente della Fondazione Politeama Pratese ha dichiarato: “Dopo 100 anni di vita e di amore per le arti dello spettacolo e per la comunità, il Politeama Pratese merita una grande festa. Un evento corale, reso possibile dall’impegno condiviso fra diverse istituzioni culturali. Tosca di Giacomo Puccini ha accompagnato i momenti più significativi nella vita del nostro teatro; questa nuova produzione rende omaggio a un passato di grande valore e insieme esprime la vitalità del tutto contemporanea e multidisciplinare di una istituzione che sa rinnovarsi grazie alle radici profonde nel territorio. Il nostro ringraziamento al Comune di Prato e alla Regione Toscana, agli sponsor e a tutti coloro che stanno lavorando da mesi per rendere possibile questo sogno: la rete fra gli operatori di cultura è il modo più intelligente per raggiungere traguardi ambiziosi. Grazie anche al pubblico che vorrà condividere l’esperienza, dimostrando che vocazione popolare e grande qualità artistica non solo possono, ma devono essere sempre unite. Tanti auguri Politeama!”.

Una Tosca “immersiva”
L’utilizzo delle tecnologie digitali creerà uno spazio nuovo e suggestivo in cui il pubblico sarà immerso negli ambienti dell’opera, a contatto con i cantanti e l’Orchestra, il Coro «Città di Prato» e il Coro delle voci bianche della Scuola di Musica «Giuseppe Verdi».
Grazie alle videoproiezioni progettate dall’architetto Luigi Formicola per Manifatture Digitali Cinema e affidate a Immerxive srl per l’innovativo progetto di Tosca, sarà posisbile immaginare di essere a palazzo Farnese, a Castel Sant’Angelo, nella Chiesa di Sant’Andrea Della Valle, restando seduti nella poltrona del teatro pratese.
Tutta la sala del Politeama infatti diventerà spazio scenico: non una semplice riproduzione naturalistica degli ambienti che invece verranno solamente suggeriti al pubblico avvolto dal videomapping, in una forte dimensione evocativa fatta soprattutto di colore e suggestioni.
Tosca segna il ritorno dell’opera lirica in città grazie alla sinergia di ben quattro fondazioni culturali, il progetto si avvale infatti della collaborazione con la Fondazione Sistema Toscana e la Fondazione Teatro Metastasio.
La prima, attraverso Manifatture Digitali Cinema, darà un apporto tecnico fondamentale nel campo delle nuove tecnologie, mentre le scenografie lignee sono realizzate in collaborazione con la Fondazione Teatri di Pistoia. Infine prosegue la collaborazione col Teatro Metastasio per le maestranze tecniche necessarie per l’allestimento dell’Opera.
Per la Tosca in scena un cast di talenti internazionali
Nel ruolo di Tosca ci sarà il raffinato soprano ellenico Myrtò Papatanasiu, fra le voci più richieste del panorama internazionale: la cantante lirica ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i più grandi teatri e festival del mondo, mentre il tenore di fama internazionale Roberto Aronica sarà l’interprete del pittore Cavaradossi.
A chiudere la carrellata di personaggi principali, nel ruolo del barone Scarpia troveremo il baritono toscano Devid Cecconi, allievo del celebre tenore pratese Lando Bartolini.
Del cast fanno parte il basso Giacomo Pieracci (il console Cesare Angelotti), il baritono Daniele Terenzi (il sagrestano), il tenore Luca Casalin (l’agente di polizia Spoletta), Sophie Gallagher (un pastore), Francesco Rafanelli (un carceriere) insieme all’artista pratese Lorenzo Martinuzzi nella parte di Sciarrone.
