Otto episodi, ciascuno da mezz’ora, e numerose pillole multimediali ad uso social per raccontare la Toscana – luoghi, eventi, cultura – al pubblico cinese. Grazie ad un accordo tra Toscana Promozione Turistica e la tv cinese CCTV la Cina potrà conoscere meglio il territorio, la storia, le tradizioni, la ricchezza culturale della Toscana in tutte le sue sfaccettature grazie ad una docu-serie coprodotta, che sarà trasmessa dalla tv di stato cinese sul Canale 9, dedicato ai documentari, e sul Canale 4, canale internazionale molto seguito in tutta l’Asia.
La serie presentata in Regione
La docu-serie, realizzata dal regista italiano Paolo Carrino, è stata presentata questa mattina a Palazzo Srozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione Toscana, nel corso di un incontro ufficiale Cina-Italia al quale hanno partecipato, per la Toscana, il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore regionale ad economia e turismo Leonardo Marras e il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo, mentre per la Cina Shen Haixiong presidente e editor-in-chief di CMG (China Media Group), Liang Jianzeng direttore CMG General Editorial Office, Cao Ri,direttore di CMG Europe, Hua Kai deputy director of CMG foreign affairs Bureau, He Yali, acting deputy director of CMG general editorial Office, Jin Jing e Mei Yan, acting deputy director of CMG Europe,Yin Qi console general della Cina a Florence, Zhang Lingxiao cultural counselor dell’ambasciata cinese in Italia e l’artista cinese Huang Heini. Presente anche il regista Paolo Carrino e il produttore esecutivo Hongmei Nie.
L’incontro, organizzato per promuovere una conoscenza più approfondita della ricchezza dell’offerta turistica e culturale della Toscana in Cina e in Asia tramite la diffusione della serie e la collaborazione con CCTV, ha visto anche la firma da parte dei vertici di una liberatoria che consente la diffusione della serie e dei prodotti di comunicazione ad essa correlati in Toscana, mettendo il prodotto a disposizione delle tv locali convenzionate con Toscana Promozione Turistica.
“La Toscana guarda alla Cina con interesse e spirito di collaborazione – ha detto l’assessore Marras – non a caso siamo stati la prima regione ad aprire un proprio canale su WeChat, social diffusissimo in Cina, ed ha sviluppato importanti relazioni con i principali tour operator del Paese. Data l’importanza del mercato cinese è inoltre fondamentale far conoscere ed apprezzare ad un pubblico orientale sempre più esteso l’essenza della nostra regione, le sue caratteristiche, la sua storia, il suo artigianato e i suoi valori, oltre alle sue destinazioni. L’incontro di oggi è stato proficuo e sono certo che la diffusione della serie ‘Toscana, Rinascimento senza fine’ avrà importanti e positive ripercussioni, sia dal punto di vista turistico che per quanto riguarda gli scambi comerciali e la reciproca conoscenza”.
L’impegno di Fondazione Sistema Toscana sui social asiatici
“Grazie alla diffusione tramite CCTV – precisa Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana – la docu-serie ‘Toscana, Rinascimento senza fine’ potrà essere vista non soltanto dal pubblico cinese, che supera 1 miliardo e 300 milioni di persone, ma da buona parte dell’Asia, toccando il Giappone, il Nord Corea, la Corea e l’India. Con Toscana Promozione Turistica e come Fondazione Sistema Toscana abbiamo promosso la regione in tre step diversi: promozione culturale attraverso gli otto episodi della serie, promozione web via social attraverso il canale di WeChat di Visit Tuscany; infine con un’azione di marketing dedicata su Trip.com, il canale di viaggi più utilizzato dai cinesi e dell’Asia in generale, secondo operatore nel mondo. L’obiettivo è promuovere le destinazioni e le imprese della Toscana, per un ritorno importante sul territorio sia a livello economico che a livello culturale presso milioni di potenziali visitatori asiatici”.
Il regista Paolo Carrino, presentando la serie, ha inoltre precisato che il racconto della Toscana è partito da: “una visione che non è strettamente legata ai monumenti e all’arte ma alla bellezza naturale, alla propensione al bello che hanno i toscani e che si ritrova anche nell’armonia del paesaggio. Siamo partiti dai cipressi di San Quirico d’Orcia per arrivare alla domanda chiave: perché il Rinascimento nasce in Toscana? Questa domanda è il filo conduttore di tutta la serie”.
L’incontro istituzionale Toscana-Cina si è concluso con un reciproco scambio di doni e la promessa di coltivare ulteriori rapporti in futuro.