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L’arte della falconeria rinasce a Castellina in Chianti

La riserva faunistico venatoria di Rocca delle Macìe ospita da venerdì 8 dicembre un raduno con esperti e addestratori da mezza Europa

Il balzo verso il cielo di un falcone – © Francesco Bini

A Castellina in Chianti rivive da alcuni anni la nobile arte della falconeria. Esiste nella terra del Gallo Nero una riserva faunistico-venatoria all’interno della tenuta vinicola Rocca delle Macìe. Qui il rapporto tra uomo e rapace rivive grazie al progetto della Famiglia Zingarelli.

L’obiettivo è di ristabilire un equilibrio naturale dell’ecosistema e così preservare e arricchire la biodiversità del territorio. Nei terreni della Famiglia Zingarelli, nota produttrice di grandi vini in Toscana viene promossa questa tradizione millenaria, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

Un’ampia parte dei terreni della tenuta, coperti ancora da vegetazione autoctona originaria di lecci, corbezzoli, ginestre, sono stati destinati all’arte della falconeria. Dal 2021 ospitano il primo polo italiano dedicato all’esibizione, all’addestramento ed alla caccia ancestrale, praticata con i falconidi.

L’uomo e il rapace  – © Alessandro Crocè

Per celebrare l’importanza di sostenibilità e ambiente e ribadire l’importanza del rapporto tra uomo e natura, la Famiglia Zingarelli ospita da venerdì 8 dicembre a lunedì 11 dicembre alla “nobil arte”.

Oltre 45 falconieri e addestratori insieme ai loro rapaci di ogni specie, si ritrovano in un incontro patrocinato dalla Regione Toscana tra prove di volo, riflessioni e tavole rotonde. Si discuterà di arte della falconeria, tecniche di caccia, allevamento e veterinaria. All’evento parteciperanno esperti e addestratori provenienti da Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Romania e ovviamente Italia.

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