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Leo Gullotta, Chiara Francini e Marco Bocci nella nuova stagione del Teatrodante Carlo Monni

A Campi Bisenzio un cartellone 10 spettacoli e 2 eventi speciali per la stagione “Come l’airone” con nomi importanti del teatro italiano contemporaneo

“Come l’airone”: questo è il titolo scelto per la nuova stagione del Teatrodante Carlo Monni a Campi Bisenzio, che vede la nomina a presidente per Ornella Mercuri e l’incarico di direttrice generale per Sandra Gesualdi, sempre con la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli.

Uno spazio sempre più aperto, attento e accogliente, pensato prima di tutto per i cittadini e le cittadine, in rete con i presidi culturali del territorio e le eccellenze dei comuni limitrofi.

La stagione 2023-2024 vede in programma omaggi ad autori celebri e amatissimi, commedia, divulgazione, teatro d’impegno, spettacoli con volti noti del piccolo e grande schermo, habitué del palcoscenico e nuove scommesse per coinvolgere un pubblico il più ampio possibile, grazie alla collaborazione e al sostegno di Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio, Chiantibanca, Unicoop Firenze.

Dal 18 novembre al 18 aprile sul palco si terranno 10 spettacoli e 2 eventi speciali con protagonisti tra cui Leo Gullotta, Chiara Francini, Marco Bocci, Francesca Chillemi, Francesco Montanari, Anna Della Rosa, Cristiano Caccamo, Giorgio Colangeli, Mariano Rigillo, Guido Maria Brera, Francesco Niccolini, Guido Maria Brera, Antonio Milo, Adriano Falivene.

“L’airone in tante tradizioni è simbolo di rinascita spiega Sandra Gesualdi e per l’Accademia dei Perseveranti e il Teatrodante Carlo Monni questo è un momento di cambiamento: un cambiamento delicato, rispettoso, evocato dal corpo esile dell’airone. Senza dimenticare che l’airone è anche simbolo del territorio campigiano, nidifica proprio alle porte della città nell’oasi WWF portando un messaggio di resistenza e accoglienza. Gli aironi abitano il territorio e proteggono il paesaggio di Campi, e così vuol fare anche il nostro teatro”.

“In un momento storico così difficile – ha detto il direttore artistico Andrea Bruno Savelli in cui veniamo investiti ogni giorno da notizie terribili, questa è la stagione che mi ha richiesto più lavoro ma che mi dà anche più soddisfazione, perché offre allo spettatore una bella possibilità di scelta tra commedie divertenti e spettacoli che permettono di riflettere – anche se mai didascalicamente – su come dove sta andando il nostro mondo”.

Chiara Francini

Il programma

L’apertura di stagione sarà anticipata a ottobre da due eventi speciali. In occasione del centenario dalla nascita di Italo Calvino torna in teatro la mise en espace tratta da “Il Barone rampante” con Andrea Bruno Savelli in una produzione firmata Fondazione Accademia dei Perseveranti che catapulterà gli spettatori all’interno della vita del giovane Cosimo Piovasco di Rondò, che dopo un litigio col padre sale sugli alberi per rimanervi. (15/10 ore 18.00).

A seguire una campigiana d’eccezione, che da anni calca le scene della cultura nazionale: Chiara Francini sarà protagonista insieme ad Alessandro Federico di “Coppia aperta, quasi spalancata”, indimenticabile lavoro di Dario Fo e Franca Rame qui per la regia di Alessandro Tedeschi (26/10 ore 21.00).

L’inaugurazione ufficiale è affidata dall’adattamento per il teatro di “Accabadora”, uno dei romanzi più amati di Michela Murgia, edito da Einaudi, con protagonista l’attrice candidata agli Ubu Anna Della Rosa e la regia di Veronica Cruciani (18/11 ore 21.00).

La programmazione procede con “Lo zingaro”, monologo emotivo ed appassionante in cui Marco Bocci, già noto per la partecipazione a serie tv quali Romanzo Criminale e Squadra Antimafia, interpreta la storia esemplare di un pilota sconosciuto il cui destino è però indissolubilmente legato a un mito della Formula 1: Ayrton Senna.  (1/12 ore 21.00).

Le fake news sono al centro di “Sesto potere. Nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta”, con Francesco Montanari – già Girolamo Savonarola nella serie “I Medici” – e Cristiano Caccamo – attore tra i concorrenti della 3/a edizione di “Lol – Chi ride è fuori”. In prima toscana, prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro e Teatro Manini, con la regia di Davide Sacco (16/12).

È firmato da Anthony McCarten, autore premio Oscar per “Bohemian Rhapsody”, “L’ora più buia” e “La teoria del tutto” il testo teatrale – da cui è stato tratto un film Netflix di grande successo – de “I due papi”. Interpretato da due grandi attori del nostro panorama, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, fra documento storico, humor e dramma (19/01 ore 21.00).

Francesco Montanari

Avanti con “Trovatene uno bravo” con Fabio Canino e Andrea Muzzi, diretto da Andrea Bruno Savelli per una produzione Fondazione Accademia dei Perseveranti.  (3/2 ore 21.00).

Leo Gullotta e il compagno di vita Fabio Grossi saliranno sul palco fianco a fianco in “In ogni vita la pioggia deve cadere”, scritto e diretto dallo stesso Grossi e prodotto da TSA, Stefano Francioni Produzioni e Argot Produzioni. La storia è quella di Papi e Piercarlo, due persone che vivono insieme e che si amano, due uomini che svolgono la propria esistenza con tranquillità e serenità fino a che, un giorno, arriva “la pioggia” e questa vita, ideale, viene stravolta. (24/2).

In scena anche il premiatissimo duo artistico formato da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia che torna con un nuovo lavoro per raccontare uno dei più sublimi interpreti della pittura: “Caravaggio” (16/3 ore 2100).

Ci si avvia verso il termine del cartellone nel segno del giallo con “Mettici la mano”, progetto teatrale nato della saga de “Il commissario Ricciardi”, dopo il successo della serie televisiva. Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario (25/3 ore 21.00).

Suspense e tensione psicologica saranno invece gli ingredienti de “Il giocattolaio”, lavoro con protagonista l’attrice e conduttrice televisiva Francesca Chillemi nei panni di una giovane psicologa criminale alle prese con un killer efferato – Kabir Tavani – in un gioco di colpi di scena a ritmo serratissimo (6/4 ore 21.00).

La chiusura di stagione vedrà un incontro tra scrittura e palcoscenico, con lo scrittore Guido Maria Brera e il suo “La matita dei diavoli”. In un testo del 1958 intitolato “I, Pencil” (in inglese “Io, matita”) il teorico Leonard Read spiega come si produce uno degli oggetti più quotidiani del mondo occidentale, portandola a esempio del sistema capitalista (18/4 ore 21.00).

In ogni vita la pioggia dele cadere

 

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