Quattro nidi di Caretta caretta sono stati individuai sulle spiagge di Castiglione della Pescaia che, come spiega il Comune, “si conferma il più prolifico della Maremma”. I nidi sono stati individuati, e vengono monitorati costantemente. dai volontari di tartAmare.
Il primo avvistamento di una traccia tartaruga risale ai primi giorni del mese di luglio, poco lontano dalla Green Beach, nella zona del Tombolo; a distanza di una settimana il secondo avvistamento accanto allo stabilimento Bella Vita e qualche giorno dopo un altro a pochi metri dal precedente; per il quarto nido la Caretta caretta ha scelto la spiaggia libera tra il Bagno Nettuno ed il Bagno Granchio per deporre le sue uova, una delle zone interessate dall’intervento di ripascimento che il Comune di Castiglione della Pescaia ha realizzato grazie a un progetto finanziato dalla Regione Toscana.
“Quando nel 2019 la tartaruga Caretta caretta ha scelto per la prima volta di deporre le sue uova nelle nostre spiagge – dichiara la sindaca Elena Nappi – è stata una grande sorpresa perché la sua presenza ha premiato l’impegno e la costanza di mettere sempre in atto progetti sostenibili dal punto di vista ambientale. Da quel momento ci fa visita ogni anno regalandoci due o tre nidi, ma quest’anno si è superata con quattro”.
Nel luogo dell’ultima nidificazione ha fatto visita, nei giorni scorsi, l’assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana, Leonardo Marras, accompagnato dalla sindaca. “La scelta della tartaruga ci testimonia e ci conferma che i progetti di difesa dell’arenile dall’erosione puntano a mantenere alta la qualità ambientale – commenta Marras -. L’obiettivo primario degli interventi è recuperare spiaggia e proteggerla dalle mareggiate e dagli eventi che possono via via eroderla, ma lo studio puntuale di ogni dettaglio fa sì che l’ecosistema non risenta dell’intervento umano, ma anzi ne benefici”.

In attesa delle prime schiuse, tartAmare segnala di aver censito fino ad oggi 12 dei 34 nidi presenti lungo la costa della Toscana, che si conferma una delle regioni chiave nel Mediterraneo occidentale per la nidificazione delle tartarughe marine.