Un 2022 che si chiude in maniera positiva per Lucart, gruppo cartario multinazionale nato in Toscana e conosciuto per i brand Tenderly, Tutto Pannocarta e Lucart Professional: oltre ad una diminuzione del 5,9% delle risorse idriche utilizzate per tonnellata di carta prodotta.
È quanto emerso dal 18° Rapporto di Sostenibilità, la cui presentazione è stata anche l’occasione per festeggiare il traguardo dei 70 anni di attività. “Festeggiare i primi settant’anni di Lucart è un traguardo che ci riempie di orgoglio e che ci spinge a continuare a perseguire i sani valori etici e imprenditoriali che accompagnano il Gruppo fin dal momento della sua nascita – commenta Massimo Pasquini, ad del gruppo – Ciò che ci ha spinto fin qui è la volontà di realizzare modelli di business circolari per rigenerare e accrescere i capitali naturali, sociali ed economici, perché vogliamo condividere un futuro sostenibile con i nostri stakeholder. Un futuro con risultati sempre migliori”.
Il futuro è l’economia circolare: imballaggi green e pallet realizzato con materie prime da riciclo
Con quattro anni in anticipo, Lucart ha già realizzato un importante obiettivo: il 100% degli imballaggi riciclabili o compostabili, al quale si affianca l’utilizzo del 100% di materie prime fibrose vergini provenienti da aziende che adottano sistemi di gestione forestale sostenibili e conformi a schemi di certificazione riconosciuti a livello internazionale.
Sono il [mark]56% le materie prime fibrose riciclate utilizzate per la fabbricazione delle carte del Gruppo, un risultato in linea con l’obiettivo di arrivare al 2030 con una percentuale del 60%. In crescita anche la percentuale di rifiuti avviati a recupero (81,2%) rispetto al totale dei rifiuti prodotti.
Lucart è stata, nel 1997, la prima azienda a lanciare una carta igienica in carta riciclata e rigenerata con imballaggio ecologico in amido di mais e certificata ecolabel. Un impegno continuato negli anni che gli è valso anche un riconoscimento dall’agenzia indipendente EcoVadis, che ha conferito all’azienda la valutazione “Platinum”: il massimo livello del rating per la responsabilità sociale d’impresa che solo l’1% delle più di 90mila imprese analizzate a livello mondiale può vantare.