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Meno rischio in Toscana: parte il percorso per la sicurezza idraulica e idrogeologica

Con “Meno rischio in Toscana”, la Regione punta a un approccio condiviso e strutturato per ridurre il rischio idrogeologico, consapevole che la prevenzione è la chiave per proteggere il territorio e le comunità

Oltre 500 partecipanti tra amministratori, volontari della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, tecnici e rappresentanti degli Ordini professionali hanno affollato il Teatro Politeama di Prato per l’avvio del percorso formativo “Meno rischio in Toscana. Nuove soluzioni contro alluvioni e frane“. L’iniziativa, promossa dalla Regione Toscana, si articolerà in dieci tappe tra incontri in presenza e webinar, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti per affrontare i rischi idraulici e idrogeologici sempre più pressanti a causa dei cambiamenti climatici.

La Toscana ha fatto della difesa del suolo una priorità tra le opere pubbliche” – ha dichiarato il presidente della Regione, Eugenio Giani – “Dall’inizio dell’anno ho già proclamato quattro stati di emergenza a fronte di eventi meteorologici di eccezionale gravità. La percezione dei cittadini è cambiata: la sicurezza idraulica e idrogeologica è diventata una richiesta primaria. Per abbattere il rischio servono investimenti statali, capacità progettuale e una rete di collaborazione tra enti pubblici, autorità e volontariato. Una regia collettiva è indispensabile“.

L’assessora regionale all’ambiente e alla difesa del suolo, Monia Monni, ha sottolineato l’importanza della formazione per garantire una maggiore sicurezza: “Mettiamo nella ‘cassetta degli attrezzi’ degli operatori gli strumenti giusti per migliorare la prevenzione e la gestione delle emergenze. Abbiamo coinvolto esperti di alto livello e i Comuni più virtuosi saranno premiati nei bandi regionali. Inoltre, la formazione non si ferma ai tecnici: coinvolgeremo anche le scuole toscane, con un percorso dedicato alla sensibilizzazione dei giovani”.

La sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, ha evidenziato il valore della preparazione al di fuori delle emergenze: “La formazione è essenziale per farsi trovare pronti. Fenomeni climatici e territorio sono cambiati, così come la sensibilità delle persone. Questi incontri ci aiutano a individuare soluzioni condivise“. Anche Susanna Cenni, presidente di Anci Toscana, ha ribadito la necessità di competenze aggiornate: “Oggi servono nuove strategie urbanistiche e idrauliche per affrontare le piogge sempre più intense. Non è più un tema per soli tecnici: cittadini informati e formati possono fare la differenza“.

Il percorso formativo si svilupperà fino a giugno, con approfondimenti su progettazione idraulica, rischio di collasso arginale, pianificazione urbanistica e manutenzione dei corsi d’acqua. Sono previsti anche un webinar per sindaci e tecnici sulla gestione delle emergenze meteo e un seminario per giornalisti sull’informazione relativa a frane e alluvioni. Gli attestati finali, arricchiti da un logo ideato dagli studenti toscani, saranno consegnati il 16 giugno al Cinema La Compagnia di Firenze, certificando la preparazione degli enti coinvolti.

 

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