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Metà mandato, Giani a Massa Carrara: “Un territorio protagonista della Toscana”

Implementare le infrastrutture, investire in sanità e servizi e rilanciare l’occupazione: questi i temi cruciali per il territorio affrontati ieri nella meta a Carrara del tour delle province toscane del presidente Giani

Il tour di metà mandato del presidente Giani a Carrara

Ha fatto tappa ieri a Marina di Carrara il tour di metà mandato del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, organizzato in collaborazione con l’Unione delle province toscane per fare il punto su quanto realizzato dalla Giunta dopo due anni e mezzo dalle elezioni e su quanto occorre ancora fare per i prossimi anni.

“Occorre dialogare e confrontarsi con questo territorio, così come con le altre realtà toscane, perché solo dalla comprensione dei problemi anche più profondi si può programmare la ripresa di una determinata area geografica – ha detto Giani – quella di Massa Carrara non fa eccezione. Si tratta peraltro di un territorio, che può essere definito la porta del nord della Toscana, che non è omogeneo al proprio interno e quindi ogni possibilità di sviluppo non può prescindere da una programmazione in grado di tenere assieme interventi differenti tra loro”.

Infrastrutture, sanità e servizi

Con Giani, al polo espositivo Carrara Fiere, sono intervenuti l’assessora regionale al lavoro e alla formazione, Alessandra Nardini, il presidente della Provincia di Massa Carrara, Gianni Lorenzetti, e la sindaca di Carrara, Serena Arrighi. In sala erano presenti amministratori di Istituzioni locali e rappresentanti sindacali, oltre a molti cittadini. Vi era anche la direttrice generale dell’azienda Usl Toscana Nordovest, Letizia Casani.

Il presidente Giani ha ricordato che “a livello generale è necessario rivitalizzare i diversi territori e le loro rappresentanze, in particolare le Amministrazioni provinciali, con l’auspicio che esse possano ritrovare una loro capacità di iniziativa anche e soprattutto per quanto riguarda il confronto con i cittadini”. Sul piano locale, invece, Giani ha precisato che “il territorio di Massa Carrara ha bisogno di un processo positivo che, nel rispetto delle diversità delle varie aree interne, sappia rilanciare l’economia, qualificare le infrastrutture, migliorare la sanità ed i in quanto “questa importante parte di Toscana deve essere a tutti gli effetti al centro del processo economico e sociale della nostra regione”.

L’assessora Nardini ha evidenziato che “lo scopo odierno è raccontare quelle che sono le opportunità che abbiamo cercato di garantire a un territorio come questo ma soprattutto per confrontarsi sulle idee e sui progetti futuri e per raccogliere suggerimenti, utili per valorizzare le specificità del territorio e superare le criticità perché questo è un  momento di rendiconto ma anche e soprattutto di ascolto e confronto prezioso per tutti, dalla Regione alle Amministrazioni locali, dalle parti sociali al mondo dell’associazionismo”.

Un nuovo patto per il lavoro

L’assessora Nardini ha inoltre messo l’accento su sottolineando l’importanza del confronto e la necessità di “collegare mondo della scuola e dell’università, mondo della formazione e del lavoro”.

Il territorio della provincia di Massa Carrara si estende per oltre mille chilometri quadrati e non presenta caratteri fisici unitari. Vi si possono infatti distinguere la stretta fascia litoranea tra il Cinquale e Marina di Carrara come la Lunigiana che comprende l’Alta e la Media valle del Magra, ma anche le Apuane e una porzione di Appennini occidentali. Ogni zona ha le sue caratteristiche e necessita di interventi peculiari.

Le questioni comuni riguardano la necessità di implementare le infrastrutture e garantire un [mark]maggior livello di occupazione, dato che il territorio è caratterizzato da forti situazioni di sofferenza e da una crisi di lunga durata del tessuto economico e sociale, nonché l’esigenza di migliore la risposta sanitaria ed i servizi a partire dai collegamenti compresa la modernizzazione degli assi viari e del trasporto ferroviario.

Il territorio provinciale di Massa Carrara, al momento, presenta un basso livello di diversificazione economica e la specializzazione produttiva solo in pochi settori, in particolare nelle attività estrattive, nell’automotive e nella nautica per quanto riguarda il settore metalmeccanico, mentre ridotte appaiono le attività del terziario. In ogni caso, secondo quanto emerso a Carrara Fiere, si tratta di comparti che, pur in modo differenziato, mostrano fattori di crisi e problematiche di tipo strutturali.

La Regione Toscana ha inserito da tempo il territorio di Massa Carrara nelle aree di crisi complessa. La risposta, secondo quanto emerso oggi, non può che arrivare da un’analisi corretta del contesto economico e sociale e dalla necessità di creare i presupposti necessari a garantire ai cittadini una sanità pubblica più efficiente, una scuola collegata al mondo della formazione e del lavoro, migliori infrastrutture, trasporti e servizi, allo scopo di garantire un’effettiva modernizzazione del territorio.

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