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“Micat in Vertice” a Siena: 20 concerti con star mondiali per l’edizione numero 100

Dal 18 novembre 2020 al 12 maggio 2023 la stagione concertistica prevede 20 appuntamenti con una sequenza di straordinari solisti di fama mondiale, grandi orchestre, prestigiosi ensemble, giovani talenti e nuove proposte che annodano i fili del presente musicale con quelli di un glorioso passato

“Micat In Vertice” la storica stagione di concerti organizzata a Siena dall’Accademia Chigiana raggiunge con la stagione 2022-2023 lo straordinario traguardo delle 100 edizioni.

Fu il Conte Guido Saracini il 22 novembre 1923 con la Cantata “A Siena” a dare il via alla kermesse che in un secolo ha portato nella città toscana le figure di maggior rilievo della storia della musica del Novecento, quali Arthur Rubinstein, Alfred Cortot, Paul Hindemith, Sergej Prokof’ev, Vladimir Horowitz, Andrés Segovia, Daniel Barenboim, David Ojstrakh, Maurizio Pollini, Svjatoslav Richter, Martha Argerich, Quartetto Alban Berg, Krystian Zimerman e moltissimi altri.

Dal 18 novembre 2020 al 12 maggio 2023 la stagione concertistica prevede 20 appuntamenti con una sequenza di straordinari solisti di fama mondiale, grandi orchestre, prestigiosi ensemble, giovani talenti e nuove proposte che annodano i fili del presente musicale con quelli di un glorioso passato.

I concerti si terranno nei Teatri di Siena, grazie all’intensa collaborazione con il Comune di Siena e due concerti nella Cattedrale, grazie alla collaborazione con l’Opera della Metropolitana. 

La stagione prende il via il 18 novembre al Teatro dei Rinnovati di Siena con il ritorno alla Chigiana dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, tra le più prestigiose e affermate orchestre del mondo, con la direzione di Sir Antonio Pappano.

Ospite speciale la violinista georgiana Lisa Batiashvili, Premio Chigiana nel 2009, virtuosa tra le più acclamate a livello mondiale, che eseguirà una delle pagine più conosciute dagli appassionati di musica: il Concerto per violino in re maggiore op.61 di Ludwig van Beethoven. Il secondo tempo sarà dedicato a un altrettanto celebre capolavoro: la Sinfonia n.2 in do maggiore op.61 di Robert Schumann.

Lisa Batiashvili, foto di Sammy Hart

Il programma della stagione 2022/2023

Quattro fra i grandi artisti in cartellone hanno dato il via alla loro prestigiosa carriera ricevendo il Premio Chigiana: Lisa Batiashvili nel 2009, Gidon Kremer nel 1982, Gil Shaham nel 1992 e Quartetto Hagen nel 1996.

Oltre a questi sono significativamente presenti nella 100a stagione artisti che rappresentano un importante riferimento nella storia della Chigiana, come Mischa Maisky, docente del corso di perfezionamento estivo di violoncello dal 1995 al 1997, Clive Greensmith, ospite in stagione con il Trio Montrose, che è oggi titolare della cattedra di musica da camera, nonché gli ex allievi dell’Accademia internazionalmente affermati come la violoncellista Sol Gabetta, la violinista Francesca Dego, il violoncellista Vittorio Ceccanti e il giovane Quartetto Adorno.

La 100a edizione della Micat In Vertice segna anche il ritorno di grandi interpreti particolarmente amati dalla Chigiana e presenti nelle passate edizioni della stagione: il 22 novembre, il grande violinista e direttore Fabio Biondi con l’ensemble Europa Galante, vincitore con l’Accademia Chigiana del Premio Abbiati nel 2009, rende omaggio a Vivaldi.

Il 13 gennaio 2023 è la volta del grande violinista americano vincitore di un Grammy Award Gil Shaham, che accosterà le Sonate e Partite per violino solo di Johann Sebastian Bach a recenti composizioni di autori americani viventi – Scott Wheeler, con Isolation Rag, scritta per Shaham durante la pandemia, Max Raimi, con Violin Etude: Anger Management e la giovane artista statunitense di origini indiane Reena Esmail, con When the violin, basato sul raga indostano Charukeshi.

Il baritono Matthias Goerne, tra i più acclamati interpreti a livello mondiale del repertorio liederistico, protagonista nel 2015 a Siena della straordinaria produzione scenica di William Kentridge della Winterreise di Schubert, dedica il suo recital del 20 gennaio ad alcuni tra i capolavori della produzione liederistica di Gustav Mahler (Des Knaben Wunderhorn, Fünf Rückert-Lieder, Kindertotenlieder) e di Dmitrij Šostakovič (Suite per basso e pianoforte su versi di Michelangelo Buonarroti op. 145).

La celebre pianista canadese Angela Hewitt dedicherà il suo concerto del 3 febbraio a Johann Sebastian Bach, di cui è tra le più celebrate interpreti viventi, eseguendo l’Ouverture in stile francese in si minore BWV 831 accanto a un’ampia selezione dal Volume II del Clavicembalo ben temperato.

Il 17 marzo Sol Gabetta, allieva dell’Accademia Chigiana, divenuta una delle più acclamate violoncelliste di oggi, in concerto con il pianista francese Bertrand Chamayou esplora il repertorio di Johannes Brahms e Felix Mendelssohn.

Il 28 aprile Louis Lortie incontra in un’inedita collaborazione il Quartetto Adorno, nato da allievi dell’Accademia Chigiana; in programma due autentiche e preziose opere di raro ascolto: il Quintetto in do op.45 di Giuseppe Martucci e il Quintetto per pianoforte e archi in re bemolle op.6 di Ermanno Wolf-Ferrari.

Nel cartellone trova spazio anche la nuova generazione dei giovani talenti chigiani, formatisi ai corsi estivi di alto perfezionamento musicale dell’Accademia Chigiana. Il pianista Gabriele Strata, in occasione del suo debutto in stagione il 3 marzo propone un programma che nella prima parte dalla Londra settecentesca di Georg Friedrich Händel si proietta fino alla Londra di oggi con Thomas Adès, mentre nella seconda parte presenta l’integrale delle Ballate di Chopin.

Particolarmente rilevanti le presenze delle grandi formazioni cameristiche. Il Trio Montrose, guidato da Clive Greensmith, nel concerto del 25 novembre lega la tradizione musicale del vecchio continente, da Felix Mendelssohn a Mieczysław Weinberg, alle sonorità del nuovo mondo, con il jazz strumentale di David Baker e la musica tesa, carica di energia di Joan Tower, che in Big Sky trae ispirazione dall’esperienza personale dei paesaggi andini della Bolivia.

Mischa Maisky il 9 dicembre ritorna all’Accademia Chigiana dopo vent’anni di assenza con il Trio Maisky insieme ai figli Lily e Sascha, rispettivamente al pianoforte e al violino. Il programma presenta pietre miliari del repertorio per trio con pianoforte di Johannes Brahms, Sergej Rachmaninov e Dmitrij Šostakovič accanto alle Tre Romanze op.22 di Clara Schumann.

Il Quartetto Jerusalem il 27 gennaio 2023 affronterà i quartetti di Mendelssohn, Čajkovskij assieme a Langsamer Satz di Anton Webern, compositore alla cui diffusione in Italia la Chigiana ha largamente contribuito fin dal 1928.

Il Trio Ceccanti-Fossi, il 24 febbraio, affronta la cultura musicale mitteleuropea, dalla Vienna ottocentesca di Franz Schubert, al Romanticismo di Johannes Brahms, al Novecento di Antonín Dvořak, fino a un grande protagonista della musica del nostro tempo recentemente scomparso, Ivan Vandor.

Il celebre Quartetto Hagen, il 24 marzo, interpreta capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart e Dmitrij Šostakovič.

Gidon Kremer, icona della musica del nostro tempo, torna all’Accademia Chigiana il 21 aprile con il Gidon Kremer Trio, affiancato da Giedré Dirvanauskaité al violoncello e Georgijs Osokins al pianoforte.

Il 10 marzo al Teatro dei Rozzi prima mondiale della nuova produzione dell’Ensemble Tabula Rasa, formazione promossa congiuntamente dall’Accademia Chigiana e Siena Jazz University, diretta da Stefano Battaglia.

Il 5 maggio al Teatro dei Rinnovati i Carmina Burana di Carl Orff con Matteo Fossi e Marco Gaggini pianoforti, Leonardo Balucani, Bartolomeo Bertini, Matteo Damiano Bosotti, Jacopo Chitarrai e Federico Poli percussioni, SICH – Siena Children’s Choir e Coro dell’Istituto “R. Franci” e Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, con la direzione di Claudia Morelli.

Il Coro della Cattedrale “Guido Chigi Saracini” sarà inoltre impegnato in occasione delle festività: il 23 dicembre nella Cattedrale di Siena, per il Natale con un repertorio che spazia dalla lauda trecentesca a composizioni del nostro tempo su testi natalizi e il 6 aprile al Teatro dei Rozzi, in occasione della Pasqua con l’esecuzione dell’oratorio barocco Membra Jesu nostri, ciclo di sette cantate di Dieterich Buxtehude.

Evento speciale in occasione della stagione n.100 della Micat In Vertice, giovedì 30 marzo nella Cattedrale di Siena, la nuova produzione dell’Accademia Chigiana dello Stabat Mater di Gioachino Rossini, in coproduzione con il CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica, Emilia Romagna Concerti e Young Musicians European Orchestra.

Il cast d’eccezione vedrà protagonisti Irina Lungu, soprano, Marianna Pizzolato, mezzosoprano, Antonino Siragusa, tenore, Antonio Di Matteo, basso, il Münchener Bach-Chor diretto da Hansjōrg Albrecht insieme al Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati, la Young Musicians European Orchestra con la direzione di Paolo Olmi.

Il concerto conclusivo della Micat In Vertice 2022-2023 vedrà sul palco del Teatro dei Rinnovati, venerdì 12 maggio, il ritorno della violinista Francesca Dego con l’ORT – Orchestra della Toscana, diretta da Jordan De Souza, tra i direttori emergenti più promettenti ed esuberanti dopo essersi distinto sulla scena musicale berlinese.

Keith Saunders
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