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© Simone Cariello

Attualità /

MotoGP, il cielo sopra il Mugello è tricolore

Trionfo per il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia, in sella alla Ducati, sia nella sprint del sabato che nella gara della domenica

Si è concluso il fine settimana dedicato al Gran Premio d’Italia, andato in scena sul circuito del Mugello, che è stato dominato dal campione del mondo in carica Francesco Bagnaia e dalla Ducati. Il pilota della classe regina si è aggiudicato sia la sprint del sabato che la gara della domenica, propiziata dal passaggio delle Frecce Tricolori, poco prima della partenza, per celebrare l’evento sportivo e il centesimo anniversario dell’Aeronautica militare. Un successo anche di pubblico: sui prati e sulle tribune delle colline del circuito è stata registrata la presenza di 135.670 spettatori nel weekend, suddivisi tra il venerdì delle prove libere con 18.403 appassionati, circa il doppio (39.346) per la giornata di sabato, mentre per assistere alle gare della domenica sono accorsi in 77.921; lo scorso anno avevano assistito al gp del Mugello solo.74.078 persone.

Un fine settimana perfetto per Bagnaia che allunga in classifica generale portando a casa punti importanti e godendosi l’inno dal podio del Mugello davanti al pubblico di casa. “E’ stato un weekend perfetto – ha commentato Bagnaia – “Non mi aspettavo una gara così: ero sicuro che la gomma posteriore media sarebbe stata più costante, invece negli ultimi giri era totalmente distrutta. Ma sono molto contento del lavoro enorme che è stato fatto. Ora pensiamo alla settimana prossima al Sachsenring. Ma prima godiamoci questo momento, e’ uno dei migliori della mia vita“.

Ne ha da festeggiare anche la Ducati. Al Mugello è rientrato dopo il lungo infortunio Enea Bastianini che si è ben comportato nonostante il dolore alla spalla. Oltre a Bagnaia, pilota del team Ducati ufficiale, sono salite sul podio della sprint le Ducati clienti con Marco Bezzecchi e Jorge Martin e sul podio della gara regina le due Ducati del team Pramac con nuovamente Jorge Martin e Joahnn Zarco.

 

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