Cultura/

Il muro del cambiamento a Palazzo Vecchio: l’opera interattiva di Caccamo che muta con le parole

Fino al 26 luglio l’installazione del giovane cantautore e artista: “La mia parola è gratitudine, la vostra qual è?”

Il Muro del Cambiamento_Palazzo Vecchio

Un muro di parole proiettate su un ledwall bianco, che evocano il concetto di “cambiamento” e ad esso sono collegate. Tutti possono mutare la forma di questa opera, basta connettersi al sito murodelcambiamento.it e digitare la parola che verrà visualizzata istantaneamente sullo schermo. Si chiama “Muro del Cambiamento” ed è l’installazione interattiva inedita che dialoga con il Manifesto del cambiamento (Treccani edizioni), volume nato dal concorso di idee Parola ai giovani, lanciato dal cantautore Giovanni Caccamo nel 2022. L’opera rimarrà a Palazzo Vecchio, in Sala dei Gigli, fino al 26 luglio grazie all’iniziativa promossa dal Comune di Firenze e da MUS.E, con la collaborazione della Andrea Bocelli Foundation.

Un ritorno per il cantautore, che già aveva scelto la sede del Comune per un suo videoclip. “Sono partito da qui, mia amata Italia, dalla speranza di trovare idee e prospettive su come renderti un posto migliore e su come noi giovani potremo sempre più imparare a prenderci cura di te”, ha spiegato Giovanni Caccamo.

GiovanniCaccamo (2) WEB

L’installazione artistica è itinerante e Firenze è la prima tappa. “Un progetto bello, dare parole al cambiamento, creare un alfabeto del futuro e della speranza”,  ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella.  Il progetto di Giovanni Caccamo, come spiega Valentina Zucchi di MUS.E, “è un’opera d’arte, frutto del pensiero, della parola e della mano di grandi protagonisti, ma anche e soprattutto di bambini, di ragazzi e di giovani: materializza ciò che possiamo impegnarci a vedere e costruire insieme oggi”.

Il Muro del Cambiamento_da sx Dario Nardella_Valentina Zucchi_Laura Biancalani_Giovanni Caccamo

La parola di cambiamento di Caccamo è: “gratitudine. La vostra qual è?”, chiede. Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento? Queste le due domande poste dall’artista nell’ambito del concorso di idee Parole ai giovani, in risposta all’appello dello scrittore Andrea Camilleri, che affidò alle nuove generazioni il compito di far partire un nuovo umanesimo.

All’appello del cantautore siciliano hanno risposto per iscritto migliaia di ragazzi. Da queste risposte è stato elaborato il Manifesto del Cambiamento, che contiene una lettera ai giovani di Papa Francesco e che approderà a Firenze, contestualmente alla presentazione del Muro. Il manifesto è impreziosito da dodici opere inedite firmate da altrettanti artisti italiani di fama internazionale cardine di un dialogo intergenerazionale: Arnaldo Pomodoro, Emilio Isgrò, Fabrizio Plessi, Ferdinando Scianna, Francesca Cataldi, Giulia Napoleone, Guido Strazza, Mario Ceroli, Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Jodice e Mimmo Paladino.

Queste preziose opere uniche, per volere stesso di Giovanni Caccamo, saranno oggetto di asta ed il ricavato verrà devoluto alla Andrea Bocelli Foundation–Ente Filantropico, a supporto della mission “empowering people and communities” ed in particolare per sostenere progetti educativi rivolti alla formazione, orientamento e valorizzazione dei giovani cittadini di domani (www.andreabocellifoundation.org)

Dopo il debutto fiorentino, il Muro del Cambiamento comincerà un lungo viaggio che lo porterà nei prossimi mesi al Meeting di Rimini alle Gallerie d’Italia di Milano, alle Gallerie d’Italia a Napoli e ai Musei Vaticani.

I più popolari su intoscana