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© Benvenuto Saba

Cultura /

Neal Barab lo scultore californiano che a Pietrasanta ha trovato il suo “Paradiso”

Nel cuore della Versilia dove lavorare con il marmo è un sapere antico di secoli, si è rifugiato uno scultore californiano che ha trovato a Pietrasanta il suo luogo d’elezione dove lavorare e imparare dai maestri artigiani

Animali buffi, curiosi, dalle forme inusuali, multicolori e multimateriale, che sembrano usciti da un film di animazione, realizzati con diversi tipi di pietre, dal marmo al granito.

Sono i “Personaggi” dello scultore californiano Neal Barab che ha scelto Pietrasanta la “Piccola Atene” della Toscana come luogo dove vivere e lavorare, un luogo che non a caso ha attirato molti scultori di fama mondiale, tra cui Fernando Botero da poco scomparso.

Qui a contatto con il ‘saper fare’ degli artigiani toscani, una conoscenza preziosa e unica che risale ai tempi di Michelangelo e si tramanda di padre in figlio, Neal ha scoperto nuove tecniche e nuovi strumenti per realizzare le sue originalissime creazioni.

Neal Barab è nato a Highland Park, Illinois, USA. Ha iniziato la sua carriera artistica in California, dove ha vissuto e lavorato, diplomandosi nel 1982 in Belle Arti all’Università della California, Santa Cruz. Ha esposto le sue opere a Zurigo, Stoccolma, Amsterdam e Londra e partecipato a simposi in Svezia, Cina, Israele e Germania.

Nell’ottobre del 1987 si è trasferito a Pietrasanta, e dal gennaio del 2002 fa parte del nuovo Studio Pescarella in Vallecchia, un laboratorio internazionale in cui lavorano scultori provenienti da tutto il mondo, da paesi come Giappone, Germania, Svizzera, Corea, Olanda, UK e Francia.

Neal Barab, foto di Benvenuto Saba

Pietrasanta: il Paradiso degli scultori

“Quando studiavo arte avevo un professore che aveva lavorato a Pietrasanta, – ci ha raccontato Neal Barab – lui mi ha spiegato che se vuoi scolpire il marmo è il luogo dove devi andare. Mi sono trasferito in Toscana nel 1987 pensando di restare solo un anno, ma dopo aver lavorato un po’ qua non sono più voluto partire.”

“Pietrasanta è il Paradiso per gli scultori. Qui ci sono tanti artisti, le infrastrutture adatte per scolpire, ci sono gli operai specializzati per tagliare i blocchi, c’è marmo che viene da tutto il mondo. Io uso vari tipi di marmo, non sempre quello bianco di Carrara. Una volta ho comprato 11 tonnellate di statuario dalla cava Cervaioli sopra Seravezza, mi piace molto usare diversi colori insieme.”

“I primi tempi in cui lavoravo qua, aggiunge Neal, gli unici italiani che conoscevo erano marmisti, artigiani e contadini, tutte persone simpatiche. La Toscana per certi aspetti assomiglia a dove abitavo prima, Santa Cruz, con il mare e poi subito le montagne, non è nè troppo freddo, nè troppo caldo. Amo il modo di vivere qua, andare a cena con gli amici al ristorante e non dover mangiare velocemente per lasciare il tavolo agli altri. Negli Stati Uniti è così, non puoi stare al tavolo delle ore come fate voi”.

Neal Barab, foto di Benvenuto Saba

I “Personaggi” di Neal Barab

Una delle ultime serie di sculture su cui Neal Barab sta lavorando sono i “Personaggi”.

“I miei personaggi prendono vita da soli,- dice Neal – come organismi viventi e solo guardandoli si può immaginare il loro carattere. Abitano in un mondo come Pompei o Ercolano, che allo stesso tempo è un luogo moderno, quasi di fantascienza”.

Parallelamente alla sua attività di scultore Neal crea anche animazioni video in cui i suoi personaggi prendono vita come per magia.

“Nello Studio Pescarella dove lavoro ci sono scultori provenienti da tutto il mondo, – ha detto ancora Neal – ci sono anche due artisti/artigiani italiani che hanno più di 85 anni. Lavorando con loro e ascoltando le loro storie, ogni giorno imparo sempre tecniche nuove, è una meraviglia!”.

Per saperne di più: www.nealbarab.art

Neal Barab, foto di Benvenuto Saba
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