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Nel 2024 a Firenze riaprono tre musei: Orsanmichele, Specola e Corridoio Vasariano

Il 2024 per Firenze sarà un anno denso di riaperture, si comincia il 19 gennaio con Orsanmichele per proseguire il 21 febbraio con la Specola e il 27 maggio con il Corridoio Vasariano

Corridoio Vasariano

Il 2024 sarà un anno di grandi e importanti riaperture a Firenze. Sono tre i musei che riaprono dopo una lunga chiusura: il Museo di Orsanmichele, il Museo della Specola e il Corridoio vasariano.

1-Il Museo di Orsanmichele (19 gennaio)

Venerdì 19 gennaio riapre le sue porte al pubblico il Museo di Orsanmichele con una veste completamente rinnovata diventando fruibile per i visitatori tutti i giorni della settimana ad eccezione del martedì.

Nel nuovo allestimento al primo piano trovano una degna collocazione le 13 statue originali (le cui copie si trovano nelle nicchie esterne) opera dei più grandi scultori del Rinascimento fiorentino come Lorenzo Ghiberti, Baccio da Monteplupo, Donatello, Andrea del Verrocchio e Giambologna.

Al piano terra invece è tornato a risplendere grazie al restauro il tabernacolo dell’Orcagna, manutenzione straordinaria anche per l’altare con il gruppo della Vergine, Bambino e Sant’Anna di Francesco da Sangallo e la tavola di Bernardo Daddi.

Nato come oratorio Orsanmichele all’inizio del Duecento divenne sede cittadina del mercato del grano con la grande loggia per il commercio realizzata da Arnolfo di Cambio. Nel 1290 vi fu collocata un’immagine della Madonna chiamata la “Vergine del Grano” iniziò così la doppia vita di Orsanmichele luogo di commercio e preghiera.

Museo di Orsanmichele

2-Il Museo della Specola (21 febbraio)

In occasione dei festeggiamenti per i 100 anni dell’Università di Firenze che ricorrono il 21 febbraio 2024 riaprirà al pubblico il Museo della Specola chiuso dal 2019. Questa speciale data segna anche un importante traguardo del museo, fondato lo stesso giorno di 250 anni fa.

Primo museo naturalistico di stampo illuminista della città toscana, istituito nel Settecento, il Museo della Specola è una vera e propria pietra miliare nel progetto di acculturazione popolare portato avanti in quegli anni dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena.

Dopo un lungo intervento di restauro che ha previsto la riorganizzazione funzionale della sede museale, lo storico Palazzo Bini-Torrigiani; l’adeguamento degli impianti; il restauro di numerose opere e l’istituzione di due nuove ali (dedicate alla mineralogia e alle cere botaniche) le porte della Specola torneranno ad aprirsi il 21 febbraio 2024. Il museo contiene un vero e proprio tesoro di animali impagliati provenienti da ogni parte del mondo, pietre preziose e le celebri cere anatomiche recentemente esposte alla Fondazione Prada di Milano.

Il Museo della Specola

3-Il Corridoio Vasariano (27 maggio)

Il 2024 sarà anche l’anno della tanto attesa riapertura del Corridoio Vasariano. Il 27 maggio, anniversario della strage dei Georgofili, è la giornata indicata dall’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt per l’inaugurazione del nuovo allestimento.

Nel “nuovo” Corridoio Vasariano non saranno esposti dipinti, per espresso divieto da parte dei Vigili del Fuoco di introdurre materiale infiammabile, verrà invece finalmente riportata alla luce la formidabile raccolta di antiche epigrafi marmoree greche e romane degli Uffizi, rimasta fino ad oggi chiusa nei depositi.

Si tratta di quasi trecento iscrizioni in marmo, greche e latine, che costituiscono il nucleo principale del museo epigrafico granducale costituito tra Sei e Settecento, con poche aggiunte del primo Ottocento.

Ma non solo: il Vasariano ospiterà anche gli affreschi cinquecenteschi (staccati e messi in deposito nell’Ottocento) che un tempo decoravano la parte esterna del passaggio nel tratto affacciato sul giardino di Boboli.

Nel Corridoio Vasariano saranno collocati anche due memoriali che offriranno testimonianza di due eventi drammatici della storia di Firenze: il passaggio della seconda Guerra Mondiale, con le distruzioni da parte delle truppe naziste che sconvolsero il 4 agosto 1944 gli edifici sulle due rive dell’Arno alle estremità di Ponte Vecchio e causarono il crollo di parte del Corridoio stesso; l’esplosione mafiosa il 29 maggio 1993, che causò la morte di cinque cittadini e gravi danni alla galleria degli Uffizi e al suo patrimonio.

Corridoio Vasariano

 

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