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Nuova vita per l’ex carcere di San Gimignano: un teatro, un percorso panoramico e botteghe artigiane

Tre anni di lavori e un investimento da 20 milioni di euro. Siglato l’accordo tra Comune e Opera Laboratori per dare il via al progetto

ex carcere San Gimignano - © Opera Laboratori

Tre anni di lavori a partire dalla prossima primavera e un investimento da 20 milioni di euro: sono i numeri che tracciano la nuova vita dell’ex carcere e convento di San Domenico di San Gimignano. 7mila metri quadri nel cuore del centro storico, di proprietà del Comune di San Gimignano e della Regione Toscana, che cambieranno pelle: dove i detenuti trascorrevano l’ora d’aria, ci sarà un’arena da mille posti a sedere per teatro e lirica, poi un percorso panoramico al posto del camminamento di ronda e ancora, nuovi spazi pubblici e  una struttura ricettiva esperienziale con camere ricavate nelle ex celle del convento. Ci saranno anche aree destinate a convegni e spazi per ospitare botteghe artigianali locali, associazioni e gallerie multimediali.

A realizzare il progetto sarà Opera Laboratori, con la sua controllata Opera San Gimignano srl che si è aggiudicata il bando pubblicato a seguito degli accordi siglati nel 2011 e 2014 dal Comune di San Gimignano, Regione Toscana e Provincia di Siena con Mibact e Agenzia del Demanio per la valorizzazione culturale di un bene demaniale.  Oggi la firma del contratto in concessione per 69 anni per il project financing tra il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci e il presidente di Opera Laboratori, Beppe Costa.

Convento prima e carcere poi: dal 1995 è inutilizzato

L’ex convento e ex carcere di San Domenico è un complesso architettonico di notevole rilievo, riconosciuto di interesse storico-artistico. Prima convento, dal  XIV secolo fino al 1787, anno della soppressione del monastero, per poi essere destinato a carcere dal 1833 al 1995. Inserito nella prima cinta muraria di San Gimignano, a ridosso di piazza della Cisterna e piazza Duomo, costituisce il punto terminale di via del Castello, uno dei tre assi principali della struttura urbana del centro storico cittadino, compreso nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco fin dal 1990. Dal 1995 il San Domenico è rimasto inutilizzato.

Il percorso per la valorizzazione del complesso

Oggi l’obiettivo è restituirlo alla città e ai turisti, valorizzando le caratteristiche storiche, artistiche e culturali ed enogastronomiche del territorio riconvertendo spazi che un tempo ospitavano detenuti. “Oggi si chiude un cammino di oltre dieci anni e si apre una fase nuova – sottolinea il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci – Una fase che porterà al risanamento e alla valorizzazione del complesso, quindi a nuova vita una parte importante e strategica del nostro centro storico patrimonio dell’umanità. Dalla valorizzazione del San Domenico può ripartire San Gimignano, oltre a rappresentare uno straordinario contenitore anche per la Regione Toscana, comproprietaria del bene e che ringrazio nella figura del presidente Giani per aver sposato con convinzione il progetto”.

“E’ tra le sfide più importanti che Opera Laboratori, con il nuovo assetto societario, si impegna subito ad affrontare – evidenzia il presidente di Opera Laboratori Beppe Costa –L’ex convento ed ex carcere diventerà non solo un presidio della memoria, ma un’officina di futuro anche per lo sviluppo dell’occupazione locale e per il territorio di San Gimignano. I nostri laboratori saranno capaci di trovare nel San Domenico lo spazio ideale per creare un modello di gestione sostenibile fondato sul vero valore della cultura dell’ospitalità”.

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