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Promozione dei prodotti di qualità: in arrivo 4,5 milioni di euro per le eccellenze toscane

Approvate dalla Regione Toscana le disposizioni per il bando 2025: sostegno fino al 70% per progetti di valorizzazione delle produzioni agroalimentari certificate

Valorizzare i prodotti agroalimentari toscani di qualità, renderli più conosciuti dai consumatori europei e sostenere la redditività delle imprese. È questo l’obiettivo dell’intervento “Promozione dei prodotti di qualità”, che per il 2025 potrà contare su 4,5 milioni di euro grazie alle risorse del Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027.

Le nuove disposizioni, appena approvate dalla giunta regionale, delineano le modalità di accesso al bando rivolto a gruppi di produttori, Consorzi di tutela, cooperative agricole, organizzazioni interprofessionali, reti d’impresa e aggregazioni di soggetti attivi nei regimi di qualità riconosciuti.

“In un momento complesso come l’attuale, segnato anche dall’incertezza provocata dai dazi internazionali – ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani – è fondamentale promuovere il settore agroalimentare toscano, che rappresenta un valore strategico per la nostra economia. La qualità dei nostri prodotti, e soprattutto il modo in cui vengono realizzati, può fare la differenza sui mercati, soprattutto in un contesto economico sempre più competitivo”.

Un impegno condiviso anche dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, che sottolinea l’importanza di informare i consumatori: “Parlare di qualità e tipicità, far conoscere le proprietà nutrizionali e il legame profondo con il territorio è un passaggio cruciale. In un momento in cui le esportazioni devono fare i conti con nuove barriere commerciali, rafforzare la presenza dei nostri prodotti nel mercato interno europeo diventa una priorità. E lo si può fare anche coinvolgendo operatori della ristorazione e puntando su una comunicazione efficace delle regole e dei disciplinari di produzione”.

Il sostegno previsto copre il 70% delle spese ammissibili per tutte le tipologie di intervento. L’importo minimo del contributo pubblico per ciascuna domanda è fissato a 21.000 euro, mentre il massimo raggiunge i 420.000 euro. In caso di domande presentate da aggregazioni di Consorzi, il contributo può salire fino a 630.000 euro.

 

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