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Restauri: conclusi i lavori al lucernario della Tribuna del David

Sono terminati alla Galleria dell’Accademia di Firenze i lavori di consolidamento strutturale al grande lucernario che si trova proprio sopra il capolavoro di Michelangelo

Lavori al Lucernaio del David alla Galleria dell’Accademia di Firenze - © Guido Cozzi

Sono appena terminati, alla Galleria dell’Accademia di Firenze, i lavori di consolidamento strutturale che a partire dallo scorso 16 aprile hanno interessato il grande lucernario della Tribuna del David.

Sei settimane di lavori

Il cantiere si è svolto per circa sette settimane, nei giorni di chiusura al pubblico del museo, e ha visto all’opera due ditte specializzate che si sono alternate nella realizzazione dei lavori. La prima, ogni domenica sera, nel momento in cui la Galleria chiude le porte e le sue sale si svuotano, si è adoperata per montare una grande rete destinata a proteggere la scultura del David sottostante; l’altra, ogni lunedì, è salita sul lucernario per consolidarne la struttura, lavorando in piena sicurezza grazie all’installazione di un’apposita linea vita.

Prima della riapertura al pubblico il martedì, la rete è stata ogni volta parzialmente smontata, per consentire la piena visibilità del capolavoro di Michelangelo senza la struttura invasiva, che tuttavia è stata sicuramente notata dai visitatori in questi ultimi due mesi.

I lavori sono stati l’occasione anche per effettuare una pulizia approfondita del lucernario, che adesso, più di prima, filtra in maniera eccellente la luce naturale che illumina il David, permettendo di coglierne tutti i dettagli e regalando alla Tribuna un’atmosfera ancora più suggestiva, diversa col passare delle ore e nei vari momenti della giornata.

“Era un intervento necessario – precisa la direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg che si inserisce nel piano di interventi che abbiamo messo in campo per rendere il museo sempre più accogliente e sicuro. Miglioriamo così la fruizione dei nostri capolavori, valorizzandoli realmente ma senza dimenticarne la tutela”.

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