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Restauro show per la Deposizione di Rosso Fiorentino: cantiere a vista e video-diario degli interventi

Una vetrata nella sala della Pinacoteca di Volterra renderà visibile i lavori. Si parte con indagini e analisi chimiche per scoprire i segreti dei colori

Deposizione Rosso Fiorentino - © PInacoteca Volterra

Una finestra aperta costantemente su un cantiere che è già uno spettacolo: la Deposizione di Rosso Fiorentino sarà oggetto di un imponente opera di restauro a 500 anni dalla sua realizzazione. La sala nella Pinacoteca civica di Volterra (in provincia di Pisa) che custodisce il capolavoro diventerà un cantiere visibile al pubblico tramite una vetrata, con anche un video-diario che attraverso uno schermo posto all’esterno racconterà la storia dell’opera e illustrerà le varie fasi di lavorazione eseguite dal restauratore Daniele Rossi e dai suoi collaboratori.

Analisi chimiche e indagini per scoprire i segreti dei colori

La prima riunione operativa ha già definito  le prossime tappe riguardanti il restauro dell’opera, di proprietà della Parrocchia della Basilica Cattedrale di Volterra e reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione Friends of Florence. I restauratori, con la supervisione della Soprintendenza, inizieranno ad operare facendo un lavoro istruttorio di conoscenza della Deposizione. Ci saranno quindi indagini diagnostiche e le analisi chimiche e fisiche che  permetteranno di attraversare gli strati del colore con macchinari e faranno scoprire i segreti che si celano sotto ai colori puri o mescolati di rosso, permettendo, così, di decifrare i disegni e i cambiamenti che sono intervenuti durante la realizzazione del dipinto.

L’intervento così programmato consentirà di avere risposte certe sulla composizione della tavolozza pittorica del Rosso e sui leganti che sostengono gli strati pittorici della Deposizione. Inoltre, verranno approfondite la conoscenza del legno e i movimenti intervenuti nella struttura che lo sostiene.

Le indagini preliminari e i risultati ottenuti saranno presentati e divulgati in autunno, in occasione della ricorrenza del cinquecentesimo anniversario della realizzazione dell’opera e saranno visibili su pannelli on-line. Solo successivamente si procederà al vero e proprio restauro.

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