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Riapre la Rocca aldobrandesca di Castiglione d’Orcia

Dopo la fine dei lavori di restauro conservativo di oltre 2 milioni per la messa in sicurezza e il recupero della cinta muraria

La Rocca aldobrandesca di Castiglione d’Orcia – © Stefano Consoli

Riapre al pubblico, dopo un progetto di restauro conservativo del valore di 2 milioni di euro, la Rocca aldobrandesca di Castiglione d’Orcia. Il progetto è stato realizzato dal Comune, sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio e ha consentito la messa in sicurezza di tutta la struttura.

Sono stati così realizzati il recupero della cinta muraria, un consolidamento conservativo di tutta la torre, un percorso di visita e fruizione e sono stati recuperati un’enorme quantità di reperti rinvenuti con la campagna di scavi.

La Rocca domina la Val d’Orcia

La Rocca, che sarà ufficialmente riaperta il 5 agosto con una cerimonia, domina la Val d’Orcia e fu edificata dalla famiglia degli Aldobrandeschi in età alto-medievale a difesa della via Francigena. La Rocca, anche grazie alle recenti opere di scavo e consolidamento, conserva tutt’ora visibili i tracciati murari che l’hanno caratterizzata sino alla metà del Cinquecento, sia nelle strutture del mastio, che nel sottostante perimetro murario del cassero senese, con i resti delle tre porte di accesso da valle.

Monili, anelli e perfino una fede nuziale

Gli scavi archeologici, inoltre, hanno restituito i resti di una chiesa databile fra l’XI e il XII secolo, probabilmente fatta costruire proprio dalla famiglia Aldobrandeschi. Analogamente, sono stati rinvenuti esemplari di vasellame ceramico senese, derutese e alto-laziale, oggetti in bronzo, monili e anelli, fra i quali una fede nuziale probabilmente appartenuta alla moglie dell’ultimo castellano, Agostino del Vescovo, e risalente alla metà del Cinquecento.

I resti della chiesa nella Rocca aldobrandesca di Castiglione d’Orcia – © Stefano Consoli

Un piano di valorizzazione della Rocca

A seguito dell’intervento di restauro conservativo, il Comune ha sviluppato un piano di valorizzazione della rocca, organizzando un percorso di visita che collega direttamente il centro storico con l’antico cassero, come avveniva in epoca medievale, visitabile anche in notturna.

Consegniamo la rocca ai cittadini e ai visitatori di tutto il mondo – ha detto il sindaco Claudio Galletti, presentando l’intervento -. Gli scavi hanno riportato alla luce importanti reperti. Allestiremo un laboratorio archeologico dove saranno studiati e trattati da esperti e troveranno la loro collocazione nel museo e centro di documentazione che realizzeremo nei locali all’ingresso della torre”.

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