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Addio a Joe Barone, punto di riferimento della Fiorentina

Si è spento all’ospedale San Raffaele di Milano il direttore generale della squadra viola dopo il malore accusato domenica

Non ce l’ha fatta Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, dopo il malore accusato domenica poco prima della partita di campionato contro l’Atalanta. Fin da subito le condizioni di Barone era apparse molto gravi, aveva infatti subito un intervento al cuore ed era ricoverato nella terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano, dove è venuto oggi a mancare.

A darne la notizia la squadra viola sul proprio sito dove si legge: “Con un dolore profondo e immensa tristezza, la Fiorentina oggi perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del Club e che non sarà mai dimenticata. Il Direttore Generale Giuseppe Barone, dopo il malore occorso domenica, è venuto a mancare oggi presso l’ospedale “San Raffaele” di Milano. Rocco Commisso e la sua famiglia, Daniele Pradè, Nicolas Burdisso, Alessandro Ferrari, Vincenzo Italiano, Cristiano Biraghi e tutta la Fiorentina sono distrutti per la terribile perdita di un uomo che ha offerto la sua grande professionalità, il suo cuore e la sua passione per questi colori, di un amico disponibile e sempre vicino in tutti i momenti, sia quelli più felici e, soprattutto, quelli più difficili. Tutto il mondo viola si stringe in un abbraccio commosso alla moglie Camilla, ai suoi figli e a tutta la famiglia Barone in questo momento di enorme sconforto”.

Proprio domani Joe Barone avrebbe compiuto 58 anni, se ne va così il braccio destro di Rocco Commisso, patron viola, dopo una vita dedicata al calcio, prima seguendo i New York Comos e poi la Fiorentina. Nato a Pozzallo, in Sicilia, il 20 marzo 1966 Barone all’età di otto anni si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti, a Brooklyn. Terminati gli studi, l’incontro con Rocco Commisso con cui prima ha lavorato nella società di telecomunicazioni Mediacom per poi dedicarsi al calcio. Fu proprio Barone ha concludere la trattativa con i Della Valle per l’acquisto della squadra viola e poi si è occupato di tutto il progetto del Viola Park, il grande impianto sportivo realizzato a Bagno a Ripoli.

Sui social tantissimi i messaggi di cordoglio dalle istituzioni e dal popolo viola. Per il presidente Eugenio Giani: “La scomparsa di Joe Barone mi rattrista profondamente. Ha dedicato tanta energia e passione per il calcio e per la Fiorentina. Un abbraccio forte alla sua famiglia e a tutti i tifosi viola” a cui fa eco il sindaco Dario Nardella: “Siamo increduli e pieni di dolore. Tutta la mia vicinanza e quella della città di Firenze alla famiglia Barone, al presidente Commisso e a tutti i dirigenti, dipendenti e giocatori della Fiorentina. Addio Joe, non ti dimenticheremo. Riposa in pace“. A questi si aggiunge Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli che lo ricorda proprio con un aneddoto sul Viola Park: “Non dimenticherò mai quella mattina di inizio luglio del 2019. Erano più o meno le 9 e mi squillo al telefono un numero anonimo. “Buongiorno Sindaco, sono Giuseppe”. “Giuseppe chi?”, chiesi io. “Giuseppe Barone….”. “Ah, Joe Barone!”. “Sindaco possiamo parlare di quell’idea di cui ci hai parlato…”. Da lì parte la nostra amicizia che insieme a Rocco e a tutti gli altri protagonisti ha portato a realizzare il Viola Park. La casa del popolo Viola come amava ripetere Joe. Perché Joe si era innamorato della Fiorentina e il suo intento, come per la società, è sempre stato quello e solo quello di far crescere il club e di portare la Fiorentina in alto dove si merita. Da Rocco parte certamente tutto, senza contare il lavoro di tanti collaboratori, ma è merito primario di Joe, della sua tenacia, della sua voglia di non fermarsi davanti agli ostacoli, se oggi c’è il Viola Park, il più grande e più bel centro sportivo di Europa. È merito di Joe e anche delle sue “incazzature” se è stato realizzato tutto questo, se la Fiorentina si è stabilmente riposizionata in Europa. Sono stati fatti passi di crescita incredibile ed è grazie a Joe, al suo lavorare 20 ore al giorno senza sosta con sacrificio e con passione, mettendoci tutto quello che aveva e anche di più. Un innamorato folle della Viola“.

 

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