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Creata l’intelligenza artificiale che risponde alle domande sul Covid

È un servizio gratuito per tutti e consultabile online nato dalla partnership tra le aziende toscane Timenet e Awhy

Creata l’intelligenza artificiale che risponde alle domande sul Coronavirus - © Leonid Ivanov

L’intelligenza artificiale per aiutare le persone a trovare informazioni sul Coronavirus. Nasce così il Chatbot multidisciplinare o meglio l’assistente virtuale dedicato ad uno degli argomenti più ricercati della Rete in questo momento, frutto di una partnership tra Timenet, azienda di Empoli specializzata in servizi di connettività per le imprese e Awhy, giovane realtà sul mercato dal 2016 con sede a Firenze, specializzata in tecnologia di assistenza virtuale. A seguito della crescente diffusione del Covid-19, è emersa l’idea di creare e mettere a disposizione, gratuitamente, un Chatbot che aiutasse chiunque fosse alla ricerca di informazioni sul virus navigando in Internet a trovarle più facilmente districandosi tra i meandri, a volte tortuosi e non sempre affidabili, della Rete. 

“Le informazioni che selezioniamo sono quelle provenienti da fonti ufficiali e quindi affidabili – spiega Emanuele Pucci, uno dei fondatori di Awhy insieme a Gianmarco Nicoletti e Nabil Arafin Siddique – proprio perché non tutti sanno effettuare una ricerca su Internet tra la miriade di contenuti. L’aggiornamento è costante. Inoltre il sistema è dotato di diversi livelli di confidenza, come si definiscono nel settore, che attraverso la valutazione dell’utente sulla risposta fornita consente di controllare a quali domande non ha saputo fornire una risposta soddisfacente e lo implementiamo poiché è congegnato per apprendere via via che viene utilizzato. Ancora non è efficace al 100% ma lo stiamo migliorando di giorno in giorno”.

La selezione di informazioni aggiornate e affidabili effettuata a monte consente quindi, ai meno esperti della Rete, di disporre di una banca dati gratuita e in grado di chiarire i dubbi più diffusi senza perdere tempo e, soprattutto, senza incorrere in fake news.

Come si usa? È semplice: basta collegarsi al sito https://www.awhy.it/covid/ e scrivere la domanda che interessa, per poi ricevere in tempo reale la risposta. Per valutare il servizio è sufficiente cliccare una delle due “faccine” (emoticon) e poi si può continuare a porre tutte le domande che si desidera. Per accelerare il processo di miglioramento e rendere più efficace il servizio sarebbe necessario estendere la collaborazione con professionisti di più settori.

Il servizio è gratuito, senza scopo di lucro, pertanto anche i professionisti che desiderassero proporsi per far parte della task-force lo faranno gratuitamente per la comunità. La candidatura è semplice, inviando una mail all’indirizzo info@awhy.it o attraverso il sito di Awhy.

La nostra intenzione è quella di creare una squadra, una sorta di task-force di professionisti provenienti da ambiti diversi – continua Pucci – che desiderino mettersi a disposizione per la comunità aiutandoci, con le loro conoscenze, a inserire informazioni più specifiche per ogni settore. Dai medici agli avvocati, ai commercialisti, selezioniamo esperti nelle varie materie che vogliono dare il loro contributo. Abbiamo già ricevuto il supporto di Confassociazioni, Rotary Club Firenze Michelangelo e Associazione dei Periti e degli Esperti della Toscana. Adesso stiamo cercando inoltre di contattare le istituzioni locali e regionali per strutturare il sistema attraverso anche i loro canali: sarebbe importante per raggiungere una quota maggiore della popolazione”.

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