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Torna “La Democrazia del corpo”: al Cango la danza internazionale come “politica dell’abitare”

Dal 10 febbraio al 10 maggio il teatro fiorentino per quattro mesi accoglierà 12 ospitalità e 2 residenze artistiche presentando i lavori e le ricerche di artisti internazionali tra i più interessanti della scena performativa contemporanea

Dal 10 febbraio al 10 maggio al Cango Cantieri Goldonetta di Firenze torna “La Democrazia del corpo”, la rassegna di danza contemporanea organizzata da Virgilio Sieni. 

Il teatro fiorentino per quattro mesi accoglierà 12 ospitalità e 2 residenze artistiche presentando i lavori e le ricerche di artisti internazionali tra i più interessanti della scena performativa contemporanea, tra cui mk, Soukaina Abrour/Fallon Mayanja, Virgilio Sieni, Claudia Castellucci, Dewey Dell, Cristina Kristal Rizzo, Tempo Reale, Simona Bertozzi, Stefania Tansini, Ayelen Parolin, Jérôme Bel, Alessandro Certini/Katie Duck/Virgilio Sieni/Charlotte Zerbey, Marta Olivieri, Irene Russolillo.

“Questa prima parte della Democrazia del corpoha dichiarato Virgilio Sieni – è dedicata alla memoria quale politica dell’abitare, alle forme di origine del corpo che rimbalzano nel passato per divenire possibilità nel presente. Il passo che diviene sequenza, la sequenza che scaturisce dal suo misurarsi col respiro, la coreografia che esige di esistere perché possibile. Così solo quando le cose hanno fatto il loro tempo diventano interessanti, rivelano la loro profondità. Stare nel corpo con i passi, stare col corpo nelle misure del respiro e del pensiero, meditare la memoria della coreografia e l’inatteso dello spazio, in questo la danza è la soglia tra ciò che sembrava compiuto e l’incompiuto e viceversa, assimilando e raccogliendo i frammenti del pensiero e della storia. Gli artisti presenti enunciano ciascuno delle danze emblematiche che cerco di raccogliere, giocando, in proverbi tratti dai loro intendimenti e poetiche, note e pensieri. Una sorta di raccolta di detti che costituiscono la ricetta olistica e politica della Democrazia del corpo.”

Alessia Bettini, Vicesindaca e Assessora alla Cultura del Comune di Firenze ha detto: “Il progetto ‘La Democrazia del corpo’ promette un’esperienza coinvolgente, con una varietà di artisti internazionali che esplorano la danza come linguaggio politico e memoria collettiva. La diversità delle proposte e la ricchezza concettuale del programma suggeriscono un viaggio emozionante attraverso le molteplici sfaccettature della performance contemporanea. Ancora una conferma di come il Centro Virgilio Sieni agisca da protagonista dell’esperienza artistica del nostro tempo”.

AYELEN PAROLIN, SIMPLE ph. ©François Declercq

Tutti gli spettacoli in programma

La Democrazia del Corpo 2024 prende il via il 10 e 11 febbraio con “Sfera” di MK, uno spettacolo che si propone come un mescolamento caotico di individui condizionato dall‘immediatezza e perdita di definizione tra i corpi. I confini tra i corpi spariscono e vengono sostituiti da una nuova interazione ambientale. Il suono della voce e la danza provengono dal Kecac rito della tradizione balinese per risvegliare i morti e garantirsi protezione contro le minacce ambientali.

Sabato 17 febbraio all’interno del “Black History Month Florence” si esibirà Soukaina Abrour con “Mra7ba (mshba)*” uno spettacolo che prende spunto da Al-Halqa (il cerchio puro) una forma d’arte tradizionale del mondo arabo. A seguire Fallon Mayanja in “Techno Poetics” un’opera che parte da suggestioni elettroniche e cyberfemministe per interrogarsi su razza, classe e sessualità nell’espressione dell’identità.

Il 25, 26, 27 e 28 febbraio va in scena la compagnia Virgilio Sieni con “Ascoltami”. Danzatrici, cittadini non vedenti e ipovedenti si ritrovano per sperimentare insieme nello spazio la trasmissione del movimento attraverso il tocco e la musica live di Fabrizio Cammarata.

Il 2 e 3 marzo arriva a Firenze Claudia Castellucci con la Compagnia Mora per presentare “La nuova abitudine”. Uno spettacolo che nasce da un antico canto liturgico russo il Znamenny (segni) che ha spinto la compagni a recarsi a San Pietroburgo per costruire la performance.

Il 9 e 10 marzo Dewey Dell porta in scena “I’ll do, I’ll do, I’ll do” che si ispira al sabba demoniaco, atropofago, magico e violento, un culto estatico dominato da una misteriosa dea notturna dai molti nomi e connesso a una cerimonia di fertilità della terra.

Il 16 e 17 marzo Cristina Kristal Rizzo presenta “Momentum DA_primo studio” con Diana Anselmo performer sord* e bilingue, lo spettacolo sarà in italiano e in lingua dei segni.

TEMPO REALE,  FOOSBALL , ph. ©Fabio Fiandrini

Domenica 24 marzo Tempo Reale metterà in scena “Foosball” un’azione sonora partecipata per una pluralità di giocatori che metterà al centro il mitico calcio balilla e strumenti elettronici.

Il 6 e 7 aprile Simona Bertozzi propone “Suite Zero” un’opera costruita in sei movimenti: preludio, alemanne, corrente, sarabande, minuetti e gigue. Un raccolta di eventi, un’antologia di brani scanditi dal dialogo tra corpo e violoncello soli.

Il 13 e 14 aprile in scena Stefana Tansini con “L’ombelico dei limbi” ispirato a un testo giovanile di Antonin Artaud. In scena visioni e pensieri sull’alienazione dal mondo, la mancanza di nostalgia per il senso perso, la creazione di un linguaggio nuovo, il dolore della frammentazione dell’identità.

Il 19 e 20 aprile Ayelen Parolin propone “Simple”. Utilizzando un linguaggio coreografico volutamente limitato e scarno la coreografa catapulta tre danzatori in un gioco di ritmo e costruzione, sempre in movimento, costantemente ridistribuito, ristrutturato, riprogettato.

Il 3 e 4 maggio Jérome Bell presenta uno spettacolo ispirato a Isadora Duncan, un vero e proprio “ritratto danzato” dedicato alla prima coreografa della storia. Una creazione “auto-bio-coreo-grafica”.

La prima parte de La Democrazia del Corpo si chiude venerdì 10 maggio con “Tiranny of the Present” una collaborazione tra Alessandro Bertini, Katie Duck, Virgilio Sieni e Charlotte Zerbey. Un’esperienza di gioco, fiducia e sfida attraverso il movimento, il suono, il testo e la volontà di esporsi.

CRISTINA KRISTAL RIZZO, Monumentum Da, ph. MelitiSara

 

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