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Turismo congressuale, la ripartenza si gioca sui grandi eventi

Federico Barraco, presidente di Firenze Convention Bureau, presenta le sue idee per rilanciare il settore a Firenze: “O facciamo sistema questa volta o si muore”

Federico Barraco

Nel 2018 l’Italia era sesta, nella classifica mondiale, tra le destinazioni per numero di incontri d’affari e Firenze era una delle città più attrattive per il turismo congressuale. Un tipo di turismo legato a flussi internazionali ad alto potenziale di spesa.

Il delicato momento storico che stiamo vivendo ha fatto segnare un crollo drastico degli arrivi, e quindi delle entrate, toccando punte del – 70%, almeno stando all’indagine interna condotta da Firenze Convention Bureau, nato per promuovere Firenze come destinazione di qualità per eventi e congressi, oggi sotto la guida di Federico Barraco che si prepara per mettere a punto un piano per la ripartenza del turismo di settore.

E’ un momento difficilissimo – dichiara Barraco – ma c’è lo spazio per costruire il progetto del turismo che vogliamo per il futuro, sia nel segmento leisure che in quello congressuale. Nei prossimi mesi metteremo a punto un piano per incentivare la ripartenza del turismo congressuale che porta a Firenze visitatori con una capacità di spesa media procapite molto elevata: il nostro obiettivo è partire con cinque o sei congressi da tremila persone ciascuno e dare così una bella spinta. Per farlo serve un’iniezione di investimenti e stiamo allacciando contatti con partner adeguati. D’altra parte abbiamo aperto un canale di lavoro con tutti gli stakeholder cittadini, dal Comune alla Camera di Commercio perché o si fa sistema questa volta o si muore: la concorrenza è con destinazioni come Londra, Parigi e New York che si trovano adesso nelle stesse condizioni di Firenze perché dispongono  di strumenti più potenti e risorse finanziarie più ampie”.

Se guardiamo al presente le prospettive non sono rosee, a Firenze è aperto solo il 40% degli hotel e l’occupazione media per il mese di agosto è del 24%, con tariffe inferiori anche del 35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma ci sono segnali che, se ben gestiti e sfruttati, potrebbero trasformarsi in ottime occasioni di rilancio: dall’11 al 13 settembre il Mugello ospiterà, per la prima volta, il Gp di Formula Uno e sempre a settembre è in programma la sfilata di Dolce e Gabbana. Senza contare che anche sul fronte delle presenze in città qualcosa si sta muovendo e se la situazione sanitaria lo consentirà, per l’autunno ci sono buone speranze di aumentare domanda e offerta: “Con un nostro partner abbiamo vinto il bando per portare a Firenze nel 2022 il congresso dell’Associazione mondiale aeronautica: è un altro segnale importante. Adesso dobbiamo mettere tutto a sistema e dobbiamo farlo sul serio”, conclude Barraco.

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