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Un anno in musica: i 10 dischi toscani del 2021 da non perdere

Serena Altavilla, Rachele Bastreghi dei Baustelle, Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo e tante nuove scoperte tra cui: Matilde, Renee, Chiara White e i Dust and The Dukes, ecco tutti i dischi del 2021

cane che ascolta la musica - © eva_blanco / Shutterstock

A causa della pandemia il 2021 non è stato un anno facile per la musica che dopo una parentesi estiva che ha visto il ritorno dei concerti dal vivo, chiude l’anno con un grosso punto interrogativo per quanto riguarda i live a causa dell’impennata dei contagi degli ultimi giorni.

Ma la musica non si ferma e anche quest’anno le band e i musicisti della Toscana hanno pubblicato nel 2021 tanti dischi che sono stati la colonna sonora dolce-amara di questo 2021. Tra i tanti ne abbiamo scelti 10 per un’ideale compilation tutta Made in Tuscany.

1-Serena Altavilla convince tutti al suo esordio solista con “Morsa”. Cantante e songwriter dal 2005 si è fatta conoscere nel panorama alt-rock indipendente come frontwoman dei Blue Willa, in precedenza noti come Baby Blue e successivamente dei Solki. Serena però ha collaborato nel corso degli anni anche con Calibro 35, Mariposa, La Band del Brasiliano, Tundra Orbit e Il Complesso di Tadà. Il suo primo disco “da sola” Sun gioiellò sospeso tra punk, elettronica, pop e rock.

2- Psychodonna qu’est-ce que c’est? C’è che Rachele Bastreghi già nei Baustelle ha pubblicato nel 2021 il suo secondo disco solista dopo il divertissement di “Marie”. Rachele ormai ha imparato a nuotare nell’acqua alta e chi la ferma più! Ci prende per mano e ci conduce dentro una discoteca colorata, dove a vincere sono i temi della diversità, della libertà di espressione, dell’inclusione, del bisogno d’amore.

3- A tre anni dall’esordio con l’album “Biancoinascoltato” Chiara White ha realizzato un disco tutto dedicato ai “mostri”. “Pandora” è un concept album, in cui ogni canzone trasforma e trasfigura esseri mostruosi dell’immaginario collettivo, afferenti alle più svariate culture (da quella classica, greca, alla nordeuropea), facendone nuovi e moderni simboli. Uno scontro coi propri demoni che, attraverso l’introspezione e la musica, diventa incontro e, quindi, catarsi e liberazione.

4- Il power trio fiorentino dei Dust and The Dukes ha pubblicato l’omonimo atteso disco. Dieci brani che richiamano l’epicità delle pellicole western, mescolando suggestioni di country, garage e puro rock’n roll con momenti di blues più riflessivo. Nick Cave, Queens of The Stone Age e Tom Waits sono i punti di riferimento della band che sembra nato dalla polvere del deserto del Grand Canyon dell’Arizona.

5- “A Casa Mia” è il primo album di Renato D’Amico che quando scrive le canzoni diventa Renee. Un disco che contiene viaggi, persone e parole, le 12 canzoni sono le tappe, tra la canzone pop e l’elettronica. Ogni brano ha un vestito specifico, un mondo a se da descrivere. Renee non ha voglia di nascondersi, i suoi testi sono cose successe: paure adolescenziali, amori sbagliati, traslochi, voglia di non definirsi all’eterna ricerca di se stessi.

6- A 40 anni dalla nascita dei Litfiba e 39 anni dopo il carnevale in cui la band fiorentina dette vita alla performance leggendaria passata alla storia come Mephistofesta, è uscito nei negozi per Contempo Records “Mephisto Ballad”, il faustiano tardodiscodark di Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo. La colonna sonora di uno spettacolo che non esiste, otto tracce che ruotano attorno al pianoforte di Aiazzi e il basso di Marok tra il minimalismo di Nyman e Glass e gli amati Tuxedomoon e Robert Wyatt.

7- Tutta la vita di Matilde Rosati in arte “Matilde” profuma di musica. Fin da piccola studia pianoforte e canto iniziando a scrivere le prime canzoni a 21 anni. tutto cambia e diventa più concreto grazie all’incontro con Marco Falagiani musicista e autore di colonne sonore (come Mediterraneo di Salvatores). Prende vita un progetto solista di cui abbiamo per adesso due singoli: “Un avatar di noi” e “Non so più chi sei”.

8- La band fiorentina God of The Basement nel 2021 ha pubblicato ‘Bobby Is Dead’ un nuovo album heavy pop uscito per Stock-a Production, anticipato dai singoli Six Six Cigarettes e Never Made It To Hollywood.  Quella dei God Of The Basement è un’esplosione di suono e immagine, divenuta via via più compatta e consapevole, tra groove serrati e sample old school, melodie catchy e sinuosità soul, affondi heavy e deviazioni hip hop. Il tutto fuso assieme a un’estetica che mette in contrasto visioni surreali e cultura pop, calandosi in atmosfere urbane tanto attuali quanto retro-futuristiche.

9- La scorsa estate è venuto a trovarci il cantautore livornese Bobo Rondelli. L’occasione è stata il suo ultimo disco “Cuore libero” un viaggio intimo e profondo dentro ai pensieri e ai ricordi di Bobo dove il tema ricorrente è l’amore, il perdono, lo spazio e l’intero universo.

10- Fabio Capanni è un musicista e compositore fiorentino che può vantare nel suo curriculum collaborazioni prestigiose con musicisti italiani e internazionali, tra cui Rodelius e i Tuxedomoon. Nel suo esordio solista “HOME” propone i suoi paesaggi sonori, musica ambientale per evadere dalla vita quotidiana.

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