Enogastronomia/

Un libro racconta il bardiccio, insaccato “ribelle” della Valdisieve tra storie e ricette

La pubblicazione a firma di Alessandro Sarti proposta in una nuova versione con le illustrazioni di Lido Contemori e presentata a Palazzo del Pegaso

La presentazione del libro sul bardiccio

Il bardiccio è sempre più conosciuto e apprezzato anche fuori dei confini provinciali: il salume tipico della Valdisieve e delle terre del Chianti Rufina è ancora una volta protagonista in un libro di Alessandro Sarti: “Il Bardiccio: storie e ricette di un insaccato ribelle” (ed. Polistampa).

A dieci anni dalla prima edizione, torna in libreria in una versione rinnovata e aggiornata, il volume dedicato all’insaccato toscano. La presentazione della nuova edizione si è svolta al Media Center Sassoli a palazzo del Pegaso nel corso di una conferenza stampa.

Un prodotto eccellente nel Chianti Rufina

“Questa è una pubblicazione che racconta un prodotto toscano che ben si collega ad altre eccellenze della zona come il Chianti Rufina – ha detto la presidente del Consiglio regionale Stefania SaccardiIl libro racconta in modo mirabile la nostra storia e le nostre tradizioni. Si racconta come i nostri nonni facevano questa salsiccia particolare, un prodotto che riesce a identificare in modo perfetto il territorio della Val di Sieve”.

Non è una pietanza “povera”: il bardiccio, salume tipico della Valdisieve e del Chianti Rufina, racconta in ogni aroma e in ogni boccone l’identità di un territorio unico.

Il bardiccio è una salsiccia ribelle che contiene in sé storia, tradizione, territorio e, per come viene prodotta oggi, innovazione – ha detto la consigliera regionale Serena SpinelliE’ un prodotto che ricorda come nella lavorazione del maiale si utilizzavano tutte le parti, non si buttava via niente. Una storia enogastronomica che si lega ad un territorio suggestivo e che caratterizza questi borghi molto belli della nostra regione“.

Un’edizione rinnovata e illustrata

L’autore Alessandro Sarti ha ricordato come si tratti di una nuova edizione rinnovata: “ho chiesto a Lido Contemori di illustrate con immagini eloquenti la storia di questa salsiccia. Ho romanzato questa storia, prendendo spunto da personaggi importanti come Ghiberti di Pelago, Giotto di Vicchio, Dante a Pontassieve. Abbiamo raccontato storie divertenti ed ironiche parlando di una salsiccia che ha segnato la storia di questo territorio. Nel libro ci sono inoltre sessanta ricette che raccontano la storia di questo straordinario insaccato”.

I proventi del libro saranno devoluti a Zia Caterina e al suo Taxi Milano 25 che “compie uno straordinario lavoro con i ragazzi colpiti da gravi malattie” ha sottolineato Sarti.

Un’eccellenza della Val di Sieve

“Un prodotto straordinario della nostra zona – ha detto Giacomo Bragaglia vicesindaco di Pelago – che caratterizza la Val di Sieve e che ha avuto un successo enorme, diventando protagonista in tutti i ristoranti, pizzerie e sagre del nostro territorio, inserendosi anche in ristoranti stellati e in programmi televisivi importanti. Sarti racconta in modo originale la storia di questa salsiccia che si lega in modo indissolubile ai nostri luoghi”.

Preparata con mani esperte e con ingredienti che portano il segno della terra, il bardiccio viene oggi riscoperto dagli chef più attenti, e nelle pagine di questo libro è proposta attraverso ricette capaci di valorizzarla appieno, spesso in armonia con i vini locali.

“Ci sono tanti modi di utilizzare il Bardiccio – ha detto l’esperta di cucina Luisanna Messeriper esempio l’ho impiegato per condire una pasta, con la zucca rossa, ma si possono utilizzare anche altri ortaggi come il cavolo, la verza, i broccoli. Deve essere un matrimonio equilibrato, perché la salsiccia ha un sapore prepotente; quindi, va domato e abbinato a sapori più delicati. È una tradizione che bisogna conservare e far conoscere al largo pubblico”.

Anche il consigliere regionale Francesco Casini ha sottolineato l’importanza della valorizzazione e diffusione di un prodotto “che è storia del nostro territorio”.

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