Con soli voti favorevoli, il Consiglio della Toscana ha approvato una legge per prevenire la morte cardiaca improvvisa nei giovani. La Toscana è la prima Regione in Italia a dotarsi di un modello di prevenzione organico, scientificamente fondato e integrato nel sistema sanitario e scolastico.
La legge, che nasce da una iniziativa sostenuta dalla Scuola Sant’Anna e dalla Fondazione Gabriele Monasterio mira a rispondere al problema della morte cardiaca improvvisa giovanile (MCI). Oltre alle ripercussioni in ambito medico, la MCI ha un impatto sociale devastante.
L’impatto sociale della morte cardiaca improvvisa giovanile
Poche condizioni mediche sono più traumatiche della morte improvvisa, non anticipata da nessun sintomo, di una persona giovane: crea un trauma profondo nelle famiglie e nelle comunità, con conseguenze emotive e psicologiche di lunga durata. Questi eventi possono generare un senso di vulnerabilità nella società, con ricadute sul tessuto sociale e sulle istituzioni educative e sportive.
Per queste ragioni, l’adozione di strategie efficaci di prevenzione non è solo una necessità sanitaria, ma anche una priorità sociale. La proposta di legge mira a ridurre il fenomeno. Questo strumento rappresenterà il fulcro delle iniziative di prevenzione e programmazione sanitaria, facilitando anche l’identificazione precoce delle condizioni predisponenti nei familiari dei soggetti colpiti.
Screening cardiologici e corsi di rianimazione
Sono previsti, tra l’altro, screening cardiologici nelle scuole superiori con Ecg digitali e questionari; corsi di rianimazione cardiopolmonare per studenti e personale scolastico, con rilascio di certificazioni. E ancora, diffusione capillare dei defibrillatori con mappatura, installazione e manutenzione obbligatoria; promozione dell’educazione alla salute cardiovascolare; e l’istituzione di una commissione tecnica regionale per il monitoraggio delle politiche attuate.
Mai più un caso Davide Astori in Toscana
“Si tratta di un fenomeno raro ma drammatico che colpisce spesso ragazzi apparentemente sani – spiega il primo firmatario, Enrico Sostegni, consigliere regionale del Pd e presidente della commissione sanità -. Ringrazio ancora la Fondazione Monasterio, in particolare il professor Michele Emdin, che con la Scuola Superiore di Sant’Anna, ha realizzato un’esperienza pilota in alcune zone della Toscana e che insieme al progetto ‘Torsade’ di Careggi coordinato dal professor Iacopo Olivotto, rappresentano gli ispiratori della proposta. Un lavoro che abbiamo dedicato ai giovani atleti che hanno perso la vita improvvisamente, come i calciatori Davide Astori e Mattia Giani”.