Viaggi/

Una nuova necropoli scoperta a Vetulonia riscrive le carte archeologiche

Il sepolcreto di epoca etrusca in località Poggio Valli non era stato censito dall’archeologo Doro Levi nelle mappe del 1931

L’associazione culturale archeologica Isidoro Falchi

Una scoperta che riscrive le carte archeologiche, suscitando stupore e curiosità tra gli esperti. A Vetulonia, nell’area archeologica in provincia di Grosseto, è riemersa dal passato una necropoli di cui si ignorava l’esistenza. Un ritrovamento importante, in località Poggio Valli, a sud-ovest di Castiglione della Pescaia.

Il sepolcreto non era stato censito nella Carta archeologica di Vetulonia di Doro Levi nel 1931: mappa che ancora oggi è un riferimento prezioso. Ora, dopo il ritrovamento, si dovrà provvedere all’aggiornamento. L’area in cui è avvenuta la scoperta è ricca di vestigia etrusco-romane: furono portate alla luce nell’800 dal medico archeologo Isidoro Falchi.

Fondamentale per il progetto, ancora in corso, la collaborazione con la SABAP-Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto e il sostegno dell’Associazione Culturale Archeologica Isidoro Falchi.

La nuova necropoli vetuloniese dispiegata lungo il Poggio Valli precedentemente sconosciuta – affermano il sindaco Elena Nappi e l’assessore al patrimonio Walter Massettiche si pone in linea di continuità con le vicine necropoli villanoviane del Colle Baroncio e de Le Dupiane“.

L’associazione culturale archeologica Isidoro Falchi durante gli scavi alla Domus dei Dolia a Populonia

Le testimonianze archeologiche a  Vetulonia

Le testimonianze archeologiche, presenti lungo i versanti collinari, sono state soggette nel corso dei secoli a sovrapposizioni da parte di abitati tardo-medievali. In alcuni casi le vestigia del passato sono state ricoperte da aree boschive e da un fitto manto della vegetazione. Questo ha portato alla scomparsa di numerosi monumenti funerari: gli scavi archeologici degli ultimi anni si propongono di individuare tali realtà archeologiche.

Nella nuova necropoli è possibile individuare un processo di sviluppo della tipologia architettonica delle sepolture etrusche di età orientalizzante e arcaica (VII-VI sec. a.C.) – spiega il direttore scientifico del MuVet, il museo locale, Simona Rafanelliche conduce dalle tombe a circolo di pietre che racchiudono una semplice fossa terragna, chiusa o aperta su un lato breve, localizzati sulla spianata sommitale del poggio, alle tombe con fossa rivestita da filari in blocchi di pietra sotto piccoli tumuli cinti da tamburo, fino alle tombe a camera vere e proprie, inserite entro alti tumuli con tamburo e accessibili mediante un corridoio di accesso“.

L’annuncio in videoconferenza a New Orleans

La scoperta ha già varcato i confini nazionali. L’amministrazione comunale ha dato l’annuncio in videoconferenza in occasione del convegno annuale dell’Archeological Institute of America a New Orleans negli Stati Uniti. “Abbiamo presentato agli addetti ai lavori di tutto il mondo che hanno partecipato al celebre meeting archeologico annuale americano” puntualizzano sindaco e assessore, ripercorrendo le tappe dell’aggiornamento della carta archeologica.

La nuova carta archeologica in lavorazione

Era il gennaio del 2018 quando Nappi e Massetti annunciarono, all’interno del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma, l’avvio dei lavori per la realizzazione della nuova Carta archeologica. Un lavoro portato avanti in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, con il sostegno della locale associazione culturale archeologica “Isidoro Falchi”.

La carta – sottolineano – vedrà la luce quasi a cento anni di distanza da quella di Doro Levi e tiene conto dei mutamenti verificatisi sul territorio comunale in questo lungo periodo e delle integrazioni sostanziali da apportare“.

L’impegno per valorizzare Vetulonia

Uno sforzo dell’amministrazione che “attesta ancora una volta il nostro costante impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale di tutto il territorio compreso nei limiti del Comune castiglionese. Una valorizzazione a tutto tondo che passa attraverso esperienze come quella delle nuove scoperte di Vetulonia, divenuta volano culturale capace di riscrivere pagine fondamentali nel libro della storia del nostro territorio“.

I più popolari su intoscana