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Violenza di genere, investire in un cambio di mentalità

Iniziativa di formazione per gli amministratori locali. Il presidente Mazzeo: “Contro questo fenomeno necessario un impegno collettivo”

Violenza di genere, un convegno su prospettive e soluzioni

Un percorso formativo rivolto agli amministratori locali toscani sul contrasto alla violenza di genere ha preso il via a palazzo del Pegaso col convegno ‘Violenza di Genere – Strumenti e Nuove Frontiere’. Un’iniziativa organizzata dalla Commissione Pari Opportunità della Toscana e dalla Fondazione per la formazione politica e istituzionale Alessia Ballini.

Sono davvero felice che la Fondazione Ballini abbia deciso di partire con le proprie iniziative di formazione degli amministratori della Toscana da un tema culturalmente fondamentale – ha affermato il presidente Antonio Mazzeo -. Solo con un impegno collettivo è possibile riuscire a costruire le condizioni perché queste violenze non accadano più, un impegno che ognuno di noi deve sentire proprio, a partire da chi, come me, ha la responsabilità di fare in modo che tematiche come questa arrivino nelle nostre scuole”.

La presidente della commissione Pari opportunità del Consiglio regionale, Francesca Basanieri, in video collegamento, ha sottolineato come “gli enti locali possono incidere tanto sulla costruzione di una cultura della parità, che è alla base della prevenzione e della lotta alla violenza e agli stereotipi”.

Gli obiettivi della legge regionale 16/2009

Basanieri ha ricordato come la legge regionale 16 del 2009 sia stata rifinanziata proprio nei giorni scorsi. “Una legge – ha spiegato – che aveva lavorato sul ruolo dei territori dando due priorità fondamentali: quella del bilancio di genere e quella della lotta agli stereotipi, alle discriminazioni a partire dal lavoro nelle scuole”.

“Inoltre la commissione Pari opportunità fa in modo di fare il più possibile rete tra gli enti locali – ha spiegato – per una condivisione delle buone pratiche. Promuove inoltre protocolli e iniziative per dare strumenti alle amministrazioni locali, ad esempio per aiutare gli orfani delle vittime di femminicidio, come è avvenuto nel caso di Castelfiorentino dell’autunno scorso. Ancora, con Anci si sta lavorando sulla gestione delle residenze fittizie, in linea con la mozione del Consiglio regionale approvata all’unanimità nel dicembre scorso”.

Fondamentale un cambio di mentalità

Di una mattinata importante ha parlato la senatrice Valeria Valente, già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. “Ci auguriamo – ha affermato – che tutte le istituzioni continuino a impegnarsi su questo terreno difficile e insidioso, un fenomeno che non conosce battute d’arresto. Il problema della violenza di genere non necessita soltanto di risposte nel campo penale, repressivo e punitivo, ma soprattutto di un investimento in cultura, per un cambio di mentalità. Di fronte a questa sfida l’impegno delle istituzioni deve essere massimo: niente più parole di circostanza ma fatti e investimenti culturali”.

Tra gli interventi quello di Angela Bagni, sindaco di Lastra a Signa e consigliere delegata alle Pari opportunità della città metropolitana di Firenze, che ha portato l’esperienza della realizzazione del bilancio di genere: “Si tratta di uno strumento – ha spiegato – da cui emergono indicatori per implementare le politiche di contrasto alla violenza di genere in termini di interventi e di prevenzioni in vari ambiti: dal sociale, alla formazione, all’educazione. Grazie al rifinanziamento regionale della legge 16 del 2009 potremmo portare avanti il grande lavoro nelle scuole”.

Le sfide in ambito educativo e formativo

Roberta Guerri, funzionaria della provincia di Siena e componente della Commissione Pari opportunità della Toscana, ha raccontato l’intensa attività portata avanti nella provincia di Siena in ambito educativo e formativo: “La legge 16 del 2009 ha consentito ai territori di poter attivare percorsi nelle scuole sul tema del contrasto agli stereotipi di genere – ha sottolineato -. Nel corso degli anni abbiamo formato quasi 10mila studenti, 1800 nell’ultimo anno. Abbiamo formato anche i docenti e con il nuovo bando della Regione Toscana speriamo di poter tornare a coinvolgere anche i genitori, perché c’è bisogno di uno stretto coinvolgimento tra quello che attiviamo all’interno degli istituti scolastici e quello che poi riusciamo a socializzare con le famiglie”.

Le opportunità dai bandi europei

Delle opportunità che arrivano dai bandi europei ha parlato Manuela Marsano, responsabile del punto di contatto nazionale del Programma della Commissione europea Cerv (Citizens, Equality, Rights and Values).

Sono intervenuti Alessandro Giovannelli, presidente della Fondazione per la formazione politica e istituzionale Alessia Ballini; Lisa Amidei, consigliera della Provincia di Pistoia; Eleonora Ducci, sindaca di Talla e responsabile parità di genere e politiche di genere antiviolenza per Anci; Anna Loretoni, membro del Comitato scientifico della Fondazione Alessia Ballini e professoressa ordinaria presso la Scuola di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa. Ha moderato Francesca Torricelli, componente della Commissione Pari opportunità della Regione Toscana.

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