La viticoltura di precisione, grazie al supporto scientifico dell’università di Pisa, sfruttata per valorizzare l’identità aromatica del Morellino di Scansano: questo l’obiettivo del progetto Precisiamo – La gestione PRECISa del vigneto per il mIglioramento del profilo Aromatico del MOrellino di Scansano.
Dopo un biennio di attività sul campo e in cantina si è concluso il progetto, coordinato dal Consorzio Morellino di Scansano. La ricerca ha promosso un approccio integrato tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e valorizzazione territoriale con evidenti risultati teorico-pratici.
Morellino tra innovazione e sostenibilità
Sono state introdotte significative innovazioni nella gestione vitivinicola del territorio alla luce anche degli effetti del cambiamento climatico. Il progetto era stato finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito della Sottomisura 16.2 del PSR 2014-2022 e ha coinvolte cinque aziende del Consorzio.
Precisiamo ha individuato sei macro-aree pedoclimatiche, caratterizzando così il territorio di produzione del Morellino e valorizzando il profilo aromatico delle uve del vitigno Sangiovese. Non solo: attraverso la viticoltura di precisione, le necessità della ricerca si sono sposate con la sostenibilità.
Il ruolo svolto dall’università di Pisa
Un pool di ricercatori del Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, coordinati dal professor Claudio D’Onofrio, ha affiancato le aziende pilota nell’utilizzo di sensoristica avanzata, gestione agronomica mirata e vinificazione sperimentale.
Duplici i risultati ottenuti: da una parte il progetto mira a rafforzare l’identità del Morellino, dall’altra a favorire il ricambio generazionale grazie al fatto di rendere le aziende più attrattive per i giovani.
Valorizzare l’identità aromatica del Morellino
“Precisiamo ha dimostrato che il futuro del nostro vino passa dalla collaborazione tra innovazione gestionale e sostenibilità – afferma Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio -. Abbiamo investito in conoscenza, tecnologia e collaborazione per valorizzare l’identità aromatica del Morellino di Scansano, coinvolgendo aziende, ricercatori e giovani. I risultati ottenuti ci confermano che un approccio scientifico, integrato con le competenze locali e con una visione sostenibile, può davvero fare la differenza per la competitività del nostro comparto. Precisiamo è un modello replicabile per molte altre aree vitivinicole italiane, perché mette al centro la qualità, il territorio e le persone che lo vivono e lo coltivano ogni giorno. La sfida è ora quella di trasformare questa esperienza in un patrimonio duraturo e condiviso”.
Le attività svolte con il progetto Precisiamo
Un primo aspetto analizzato è stata l’interazione tra il vitigno Sangiovese e le peculiarità pedoclimatiche del territorio. Un’attività condotta in collaborazione con CNR-IBE e Consorzio LaMMA – Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale. Così si è giunti a identificare sei terroir naturali. Per caratteristiche geologiche e peculiarità climatiche, si è studiato come influiscono su qualità e complessità dei vini.
Le pratiche agronomiche sono state così utilizzate di volta in volta per incrementare la qualità del prodotto, la sostenibilità e la valorizzazione del territorio. Intensificato il monitoraggio agronomico sui vigneti per ottimizzare la gestione del vigneto e migliorare il contenuto degli aromi delle uve del Sangiovese e del Morellino di Scansano.
In cantina è stato introdotto un innovativo protocollo di vinificazione della Parsec S.r.l., preliminarmente testato dall’Università di Pisa nella cantina sperimentale su uve di Sangiovese utilizzate per la produzione del Morellino di Scansano.
Uno stretto rapporto con gli attori del territorio
In Precisiamo attiva è stata la partecipazione di produttori, studenti, ricercatori e istituzioni. Sono stati infatti organizzati eventi pubblici, incontri tecnici e una giornata formativa con oltre 100 studenti universitari. Precisiamo ha infine applicato il Quadruple and Quintuple Innovation Helix Framework, un modello che integra imprese, ricerca, istituzioni, società civile e ambiente naturale per uno sviluppo territoriale sostenibile.
Non sono mancate le proposte durante gli incontri per ottimizzare i risultati dello studio condotto: avanzate le idee di un’app mobile per raccontare i vigneti del Morellino, di percorsi enoturistici esperienziali e di strategie di comunicazione digitale coordinate.