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“Volto Manifesto” a Firenze la mostra digitale che celebra l’unicità del volto umano

Per tre giorni dal 22 al 24 settembre, la galleria Rifugio Digitale ospita l’esposizione che attraverso video e scatti di volti veri, reali, non ritoccati, celebra l’autenticità dell’essere umano

volto

Il volto umano è in profonda trasformazione. Fotoritocco massiccio sui mass media, filtri di ogni tipo sui social network, digital humans quasi identici a noi nei videogame, influencers digitali che si comportano come quelli reali, androidi dai tratti sempre più dettagliatamente antropomorfi, assistenti virtuali e avatar che interpretano il nostro comportamento: questi fenomeni hanno portato nella nostra vita un incontro quotidiano e costante con facce artificiali.

Volti molto diversi tra loro, ma accomunati da una stessa caratteristica: fermare lo scorrere del tempo.

A Firenze presso la galleria d’arte Rifugio Digitale, in via della Fornace, 41, dal 22 al 24 settembre, per tre giorni si tiene la mostra Volto Manifesto che vuole invece ribadire con forza l’unicità del volto umano con tutti i suoi difetti e imperfezioni.

L’allestimento è costituito da video e da scatti di volti veri, reali, non ritoccati, autentici.

Attorno al progetto Volto Manifesto, ideato da Lorella Zanardo (autrice del pluripremiato documentario “Il corpo delle donne”) e Cesare Cantù e promosso dalla Toscana delle donne di Regione Toscana, si è sviluppato, nell’ultimo anno, un percorso di sensibilizzazione e promozione sostenuto da Unicoop Firenze con iniziative di divulgazione, culturali e didattiche, che ha coinvolto 50 classi e mille studenti toscani, proponendo un’approfondita riflessione sull’etica del volto.

I risultati di questa ricerca diffusa sono raccolti all’interno del primo nucleo online di un “Archivio del Volto”, punto di raccolta di materiali multimediali nato con l’obiettivo di far diventare il volto umano patrimonio Unesco.

“Si dice comunemente che l’uomo ha un volto – ha detto Cristina Manetti – ma sarebbe meglio dire che è un volto. E come in molte epoche passate, forse nella nostra ancora di più, il tema del volto si è riproposto in maniera forte, talvolta ossessiva e drammatica. In effetti, il volto – come del resto il nome – riguarda l’identità della persona: la definisce, la rivela, la mette in relazione. Ci appartiene e ci nasconde, è quanto di più intimo e familiare ci possa essere. Cosa sarebbe l’uomo senza un volto? Ed è lo stesso che dire: cosa sarebbe l’uomo senza un nome? Per questo vogliamo ribadire il valore del volto, che va tutelato. Il volto muore non solo a causa di una violenza palesemente inferta, ma anche quando viene oscurato o mercificato, modificato per omologarlo, senza rispetto per il mistero che racchiude. Perché come scrive il grande poeta Evtushenko: “Nel volto di ciascun uomo è celato il mistero dell’unicità della sua vita. Il volto umano è un documento della stori

I dieci diritti del volto

1– Il volto è un patrimonio per l’umanità – Ogni volto dà senso al mondo e arricchisce l’umanità intera
2– Fai la tua faccia – Sono le nostre scelte e le nostre azioni a modellare la nostra faccia
3– Ogni volto è irripetibile – Il volto di ognuno di noi racconta della nostra unicità
4– La tua faccia non è solo tua – La faccia entra nella vita degli altri e la influenza, stabilisce relazioni, permette l’incontro
5– La verità del volto è rivoluzionaria – La vera rivoluzione è accettare il nostro volto per quello che è
6– Il volto dell’altro è uno specchio – La tua faccia è l’Altro per tutti gli altri
7– La perfezione è noiosa – Il volto perfetto non lascia spazio all’imprevisto e all’unicità
8– Ama la vulnerabilità del tuo volto – Il volto è l’unica parte del corpo che mostriamo sempre nuda al mondo
9– Ogni tua ruga racconta una storia – Il volto è un paesaggio, ogni segno racconta la tua storia
10– Onora i vecchi volti – La faccia vecchia raccoglie sapere e suggerisce risposte, crea l’etica di una società

“Con questo progetto – ha detto Lorella Zanardo – stiamo promuovendo un percorso sui volti e sul loro significato. Il conformismo che si è imposto attraverso app, social media, umani digitali ma anche con una chirurgia estetica di massa che si ispira ai canoni diffusi sui social. Di fronte a questo fenomeno, sempre più esteso, si aprono molti interrogativi: ci riconosciamo quando ci guardiamo allo specchio? Le nostre facce stanno scomparendo? Cosa stiamo nascondendo quando proponiamo i nostri volti modificati e camuffati? Volto Manifesto, che stiamo portando avanti con Unicoop Firenze, è una riflessione che riguarda chi siamo e come stiamo cambiando. Perché il volto non è solo il luogo dell’estetica ma anche dell’etica. Il volto è un patrimonio per l’umanità”.

Volto Manifesto la presentazione

 

 

Informazioni sull’evento:

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