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Wonderfull! Prendono il via le nuove residenze per artisti e curatori del Museo Novecento

Il Museo Novecento apre le sue porte agli artisti Friedrich Andreoni, Lucia Cantò, Benedetta Fioravanti, Giovanna Repetto e alla curatrice Benedetta Casini che per sei mesi risiederanno nelle nuove residenze all’interno del complesso delle ex-Leopoldine in piazza Santa Maria Novella

WONDERFUL! Art Research Program, Conferenza Stampa d’inaugurazione al Museo Novecento, Firenze, 28 Marzo 2024, ph. Alessandra Cinquemani(10)

Sono Friedrich Andreoni (1995), Lucia Cantò (1995), Benedetta Fioravanti (1995) e Giovanna Repetto (1990) i quattro artisti vincitori del bando WONDERFUL! Art Research Program voluto dal Museo Novecento e dalla curatrice Benedetta Casini (1991).

I quattro giovani, scelti in una rosa di 170 candidature provenienti da tutta Italia, saranno i beneficiari di una residenza artistica all’interno degli spazi delle ex-Leopoldine a Firenze.

Sarà un percorso di formazione e di ricerca che durerà fino a ottobre e che coinvolgerà anche gli spazi di Manifattura Tabacchi e si concluderà con la realizzazione di una mostra all’interno dell’ex fabbrica di sigari.

Nell’anno del suo decimo anniversario, il Museo Novecento inaugura un progetto ambizioso e unico nel suo genere in Italia, destinando un’intera nuova ala da poco ristrutturata all’accoglienza e alla formazione di artisti e curatori contemporanei.

Viene così a nascere una piccola ma virtuosa “cittadella” dell’arte, un luogo pensato per lo studio e la sperimentazione che dia spazio e tempo alla crescita artistica e professionale.

“Nel 2018 appena arrivato a dirigere il Museo Novecento ho avvertito la necessità di aggiungere un programma di residenze artistiche alla nostra bellissima istituzione. Credo che un museo pensato per accogliere artisti e curatori in residenza sia un progetto unico nel suo genere a livello nazionale e internazionale. ha dichiarato Sergio Risaliti, direttore del Museo NovecentoFinalmente oggi abbiamo raggiunto l’obiettivo e inizia questa nuova avventura. Alla valorizzazione della collezione, al corposo programma di mediazione culturale, al ricco programma espositivo, aggiungiamo un’altra necessaria funzione museale, proseguendo nella direzione auspicata, che è quella di essere un’istituzione di ricerca e formazione, un caso pressoché unico in Italia che obbliga tutti a un maggiore investimento di risorse ed energie, anche a livello scientifico e professionale. Il sistema dell’arte italiano fatica nel sostenere ricerca e sperimentazione, quindi offrire residenze e un aiuto tangibile alle nuove generazioni di artisti e di curatori rappresenta un ulteriore successo nella politica culturale cittadina. Questa è la vera Firenze rinascimentale, quella che dimostra nei fatti di essere ancora laboratorio e casa delle avanguardie e non vetrina e palcoscenico di passaggio. Desidero ringraziare il sindaco Dario Nardella che ha sostenuto fin dal primo giorno questo ambizioso progetto, e gli Uffici di competenza che hanno portato a compimento la rigenerazione dell’edificio, tutte le ditte impegnate sul posto, e lo staff di Museo Novecento. Faccio i complimenti a Stefania Rispoli che si prenderà cura del progetto, accompagnando in questi mesi di crescita Friedrich Andreoni, Lucia Cantò, Benedetta Fioravanti, Giovanna Repetto e Benedetta Casini. Decisiva è stata la generosa collaborazione con Maria Manetti Shrem grazie al cui contributo possiamo avviare il primo ciclo WONDERFUL! Art Research Program 2024. La sua sensibilità e passione per il futuro e l’arte siano di esempio per tanti”.

I vincitori pronti per trasferirsi

Le residenze al Museo Novecento sono pensate come un periodo di studio immersivo, di ricerca e di produzione in una città che per secoli è stata fucina di idee, casa per gli artisti e fonte di ispirazione per la crescita professionale e creativa.

Quindi sarà un’opportunità anche per arricchire Firenze di nuove energie e per generare un sano dialogo con le diverse realtà culturali e produttive.

I sei mesi di residenza saranno caratterizzati da un calendario di incontri e attività pensate per entrare in contatto con il territorio fiorentino e toscano, attraverso visite nei musei e principali centri culturali e artistici, nonché sopralluoghi e dialoghi con artigiani, aziende, associazioni e professionisti.

La prima edizione del programma di residenze è stata realizzata grazie al supporto di Maria Manetti Shrem, filantropa di origini fiorentine che ha sposato fin da subito il progetto, sottolineando con passione l’importanza di questo nuovo corso del Museo Novecento finalizzato a supportare attivamente le nuove generazioni di artisti e curatori.

Ad ottobre, in occasione della Florence Art Week, verrà ospitata una mostra negli spazi della Manifattura Tabacchi in cui gli artisti e la curatrice restituiranno al pubblico la ricerca portata avanti nei mesi precedenti.

“La grande partecipazione al bando aperto a fine 2023 testimonia l’importanza e la responsabilità di un progetto di questo tipo– ha detto Stefania Rispoli, curatrice del progetto –. Il sistema dell’arte italiano fatica nel sostegno alla ricerca, quindi offrire tempo, spazio e supporto economico da poter dedicare allo studio rappresenta un sostegno tangibile alle nuove generazioni di artisti e di curatori. Oggi il museo si conferma essere non solo casa delle opere ma anche dimora per gli artisti e i curatori. La loro presenza rende il nostro museo un luogo ancor più dinamico e vitale perché intrepretato come un centro di formazione e ricerca. La scelta di questa prima edizione di WONDERFUL! Art Research Program è ricaduta su una rosa di quattro artisti e una curatrice nati tra il 1990 e il 1995, che si sono distinti per l’originalità e la sensibilità della loro ricerca e per le motivazioni che li hanno spinti a partecipare a risiedere per i prossimi mesi a Firenze. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che stanno sostenendo questo progetto e che collaboreranno al programma di formazione, e a tutti gli artisti che hanno partecipato al bando. Abbiamo ricevuto tante candidature valide e meritevoli, ai tanti auguriamo di poter proseguire nella loro ricerca”.

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