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Terzo settore, un esercito di 10mila realtà ma calano i giovani

Trend e tendenze nel V rapporto dell’Osservatorio sociale regionale. Giani: “Toscana si conferma ai vertici nazionali”. Spinelli: “Un ruolo prezioso”

Volontariato in Toscana

Sono 10.837 gli enti del Terzo settore operanti in Toscana: il numero è stato reso noto durante la presentazione del 5/o rapporto dell’Osservatorio sociale regionale sul Terzo settore. Nel report si evidenzia che le realtà organizzative e associative sono 26.400 e quello dei volontari a 418.000. Tra i 10.837 enti ci sono 3.200 organizzazioni del volontariato, 6.094 associazioni di promozione sociale e 890 imprese sociali.

I dati del report regionale mostrano una tendenza considerevole alla crescita: si è passati dalle 19,8 organizzazioni ogni 10.000 residenti del 2008 alle attuali 29,6. Sono dati che collocano la Toscana al quarto posto tra le regioni italiane.  Secondo l’ultimo censimento Istat, le istituzioni non profit sono oltre 26.400 con quasi 55.000 dipendenti (il 59% nelle cooperative sociali) e contribuscono al funzionamento quasi 418.000 volontari.

Da sottolineare il peso specifico dell’universo del non profit toscano. Le “attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale” sono nettamente prevalenti (49% degli Ets), seguite da “attività di educazione, istruzione e formazione professionale, attività culturali e socio-educative” (29%) e “interventi e servizi sociali” (21%).

Giani: una delle regioni più forti in Italia

La Toscana continua a essere una delle regioni italiane dove più forte, presente e attivo è il terzo settore – ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani-. Nei nostri territori possiamo contare su una rete capillare di realtà che svolgono un ruolo fondamentale in tanti ambiti,su cui siamo felici di poter continuare a contare. Questo rapporto in particolare ci offre l’immagine di un Terzo settore dinamico, sensibile ai bisogni dei territori e in grado di fornire, in maniera sempre più evoluta, risposte efficaci e soluzioni innovative rispetto alle richieste e alle problematiche dei singoli e delle collettività”.

Il ruolo dei volontari del non profit in Toscana

Negli ultimi 25 anni l’ambito del non profit è cresciuto, mentre nell’ultimo quinquennio si è assistito a una diminuzione del numero di istituzioni e di volontari, e a una crescita dei lavoratori. Secondo quanto emerge dal rapporto sale l’età media dei volontari: quasi la metà ha più di 55 anni, i volontari under 29 sono solo il 15,5%.

Netta predominanza tra i maschi rispetto alle femmine in quasi tutte le fasce d’età. Ci sono cambiamenti anche per quanto riguarda l’impegno che ha sempre di più caratteristiche saltuarie: solo il 43% del totale dei volontari opera in modo sistematico.

Tra le motivazioni dei giovani volontari emerge sempre di più quella di poter valorizzare le loro competenze: dalla logica dell’appartenenza e adesione valoriale, oggi si passa sempre più spesso a quella del coinvolgimento in progetti specifici e concreti.

Il V rapporto dell’osservatorio regionale sul Terzo settore

Spinelli: l’apporto prezioso del Terzo settore

Questo rapporto – sono parole dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelliarriva quasi al termine di cinque anni di lavoro intensi, proficui, di grande collaborazione e confronto con il mondo del terzo settore. In questo documento si misura tutta la potenzialità e l’importanza di un mondo variegato che rappresenta tutta la nostra e comunità che ha un ruolo importantissimo in tanti ambiti, dai servizi socio-sanitari alla promozione sociale, dalla cultura alle tematiche ambientali. Sottolineo in particolare l’approfondimento sul tema dell’amministrazione condivisa: è la prova del lavoro svolto in questi anni tra parte pubblica e enti del terzo settore per costruire insieme i progetti sempre più innovativi e rispondenti ai bisogni delle comunità”.

Armentano e l’appello di Anci Toscana

Anci Toscana – è il commento di Nicola Armentano, vice-presidente di Anci-Toscana – emerge come un attore fondamentale del settore a livello regionale, contribuendo attivamente sia alla riflessione che alla pratica relativa al Terzo Settore e all’amministrazione condivisa: agisce come organismo di rappresentanza e collaborazione a livello regionale, supportando gli enti locali e contribuendo alla realizzazione di progetti pilota. I Comuni in questo quadro rivestono ruoli centrali e interconnessi, in particolare i capoluoghi e la città metropolitana”. 

A proposito dell’importanza e del valore del Terzo Settore, Armentano ha lanciato un invito come Anci Toscana perchè “venga eliminato il tetto massimo al 5 per mille destinato al no profit, rispettando così la volontà di tanti cittadini che hanno fatto questa scelta. Lo scorso anno sono stati ben 17,2 milioni i contribuenti che hanno indicato la destinazione del 5 per mille a enti del Terzo settore: circa 730 mila firme in più rispetto al precedente anno, per un totale di circa 552 milioni di euro. Di questi, tuttavia, quasi 28 milioni di euro non andranno a destinazione, a causa del limite previsto per legge”.

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