L’estate è tempo di letture: che siate in vacanza al mare o a rilassarvi a casa le ferie sono l’occasione per dedicare un po’ di tempo alla narrativa e recuperare gli autori più amati. Tra le proposte più interessanti di quest’anno spiccano cinque libri firmati da scrittori e scrittrici toscani, da mettere in valigia o portare sotto l’ombrellone, per tutti i gusti.

Gli amanti del giallo e dell’umorismo toscano non possono perdersi il nuovo romanzo della serie del BarLume di Marco Malvaldi, “Piomba libera tutti” (Sellerio), che si apre con una perdita: Aldo, uno dei compari del gruppo degli anziani detective da bar, è morto. Ma la sua presenza rimane nella memoria dei suoi amici e compagni di briscola, nelle battute rimaste sospese, e persino in qualche intuizione che torna utile a risolvere un nuovo mistero. Lo scrittore pisano ci regala un romanzo divertente e spiazzante, con uno sguardo di malinconia sull’invecchiamento e le trasformazioni sociali.

Tra i romanzi da recuperare quest’estate c’è “I giorni di vetro” di Nicoletta Verna (Einaudi), uno dei casi editoriali dell’anno e vincitore anche del premio “La città dei lettori”, dove la scrittrice fiorentina d’adozione racconta la storia di Redenta, una donna nata nel 1924 – lo stesso giorno del delitto Matteotti – e cresciuta in una Toscana dura e in un mondo di violenza e prevaricazione maschile. Segnata da una malattia che la rende zoppa, Redenta attraversa il fascismo, la guerra e la violenza familiare senza mai arrendersi. Un romanzo sulla forza delle donne, sulla memoria e sul desiderio di trasformare il dolore in consapevolezza.

Racconta le contraddizioni della società di oggi, dalle sperequazioni economiche al collasso ecologico, il nuovo ambizioso romanzo di Vanni Santoni “Il detective sonnambulo” (Mondandori). Lo scrittore di Montevarchi intreccia quattro vite tra Parigi, Davos, Berlino e Venezia: lo studente italiano emigrato a Parigi Martino, la misteriosa Johanna, l’anarchica Tanya e il critpomilionario Manfredi Contini della Torre danno vita a un quadrilatero sentimentale che diventa anche un disperato, giovanile, tentativo di cambiare (o forse salvare) il mondo. A fare da sfondo sono quattro città simbolo delle contraddizioni del nostro presente, dove la ricchezza è sempre più concentrata nelle mani di pochissimi e la catastrofe ecologica è sempre in agguato.

Francesca Matteoni, poetessa e scrittrice pistoiese, torna in libreria con “Animali, custodi di storie” (nottetempo), un viaggio tra folklore, ecologia e autobiografia, dove ogni creatura, reale o immaginaria, incarna il legame perduto con la natura e la possibilità di riconnetterci con il nostro pianeta e con gli altri viventi che lo abitano. Un viaggio nel mondo animale e mitologico, dalla lontra alla selkie dei mari del Nord, che è sia donna che foca grigia, dal lupo all’orsa, figura sciamanica che scandisce il ciclo delle morti e delle vite, dal ghiro al gheppio.

Infine per l’estate è arrivato anche il nuovo libro di Fabio Genovesi, “Mie magnifiche maestre” (Mondadori), un testo autobiografico, tenero e ironico, che racconta le donne che hanno contribuito alla formazione dello scrittore versiliese. Un omaggio alle figure femminili che lo hanno cresciuto: la madre, le nonne, le zie, le vicine e tutte le donne che hanno popolato la sua vita. Con uno stile limpido e vivace, Genovesi mescola ricordi familiari e riflessioni generazionali, regalando al lettore pagine commoventi e divertenti.