Arezzo ha ospitato la terza tappa del ciclo di incontri territoriali dedicati al PRIIM 2025, il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità promosso dalla Regione Toscana. Un’occasione per fare il punto su opere in corso, risorse disponibili e strategie future, con un’attenzione specifica ai territori della cosiddetta Toscana diffusa.
L’incontro, promosso dall’assessorato regionale alle infrastrutture in collaborazione con la Direzione Mobilità, ha riunito rappresentanti delle istituzioni, enti locali, stakeholder e associazioni del settore per approfondire il ruolo della programmazione infrastrutturale nei territori più periferici, ma non meno strategici, della regione.
Al centro, la Toscana diffusa
“Il focus di questa tappa – ha spiegato l’assessore regionale Stefano Baccelli – è la Toscana diffusa, ovvero quelle aree montane, collinari e interne che caratterizzano la nostra regione e che troppo spesso scontano difficoltà di connessione. L’obiettivo è garantire loro pari accessibilità, servizi e diritti”.
Un impegno che si traduce in dati concreti: oltre 100 milioni di euro di investimenti sono previsti per la Strada Regionale 71, asse viario fondamentale tra le province di Arezzo e Grosseto. Ma il piano include anche il raddoppio della Siena-Grosseto, opere sul nodo di Arezzo, e la regionalizzazione della SP del Cipressino – primo caso in Toscana – con uno stanziamento di 64 milioni di euro.
Baccelli ha però evidenziato la mancanza di sostegno nazionale: “Registriamo una forte discrasia tra l’impegno della Regione e l’assenza di risposte da parte del Governo nazionale . Un anno fa il presidente Giani ha sottoscritto le intese con il commissario Anas per le opere infrastrutturali sul nodo di Arezzo e sulla Siena-Rigomagno, ma nessun finanziamento è arrivato, neppure in parte. L’ultimo sostegno risale al Governo Draghi“.
Ripopolare le aree interne, serve accessibilità
Secondo Roberta Casini, sindaca di Lucignano e delegata di Anci Toscana, “le infrastrutture sono un presupposto essenziale per il ripopolamento delle aree interne. Senza collegamenti adeguati, servizi pubblici efficienti e connettività digitale, si rischia di creare territori di serie B“.
Accanto alle infrastrutture viarie e ferroviarie, è stato sottolineato anche il ruolo delle reti digitali: un fronte su cui la Regione ha già investito molto e che deve restare una priorità
Il PRIIM come strumento di pianificazione partecipata
Il PRIIM – aggiornato ogni anno con un documento di monitoraggio distribuito durante gli incontri – si conferma uno strumento di programmazione condivisa e trasparente, capace di tenere insieme investimenti, sostenibilità e coesione territoriale.
La tappa di Arezzo ha offerto un’occasione concreta per ragionare sul futuro delle infrastrutture nella parte più fragile ma vitale della Toscana, con uno sguardo rivolto non solo alla mobilità, ma anche alla tenuta sociale ed economica dei piccoli comuni e delle aree marginali.
Il ciclo di incontri PRIIM 2025 si concluderà giovedì 24 luglio a Firenze con l’ultimo appuntamento sul territorio per raccogliere istanze locali, fare il punto sui cantieri e rilanciare la visione di una Toscana più connessa, sostenibile e accessibile per tutti.