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Viaggio d’autunno a San Miniato sulle tracce di prelibati tartufi e antichi salumi

Città del gusto, ospita la celebre mostra mercato a novembre e appuntamenti durante tutto l’anno per apprezzare mallegato e cantucci

Sapori in festa a San Miniato con la Mostra del tartufo bianco - © San Miniato Promozione

San Miniato è terra per eccellenza del tartufo, città d’arte e centro economico e produttivo del distretto del cuoio. Qui vengono prodotti il mallegato che Slow Food definisce “insaccato antimoderno per natura“, si coltivano il pomodoro grinzoso, il carciofo e l’oliva mignola. Da qui arriva il Tabacco Kentucky per la produzione del sigaro toscano.

L’economia ruota però attorno al Tuber Magnatum Pico, soprattutto d’autunno quando il territorio si anima tra mostre mercato e sagre legate al “diamante della terra”. Le feste coprono il periodo della raccolta a partire dai primi di settembre a La Serra, Corazzano, Balconevisi e Ponte a Egola e San Miniato Basso e vanno avanti fino a novembre.

La Mostra Mercato Internazionale del Tartufo Bianco di San Miniato

Un autunno sulle tracce del tartufo

Torna a novembre per tre fine settimana la 54° mostra mercato nazionale del tartufo bianco: gli appuntamenti sono previsti per il 15-16, 22-23 e 29-30 novembre. Una manifestazione nel segno di gourmet show ed eventi gastronomici d’eccellenza con cuochi stellati presso l’Officina del Tartufo. Il tutto in abbinamento con i vini dell’associazione Vignaioli di San Miniato. E poi eventi, dibattiti culturali e presentazioni di libri.

A coprire tutto l’anno c’è poi in primavera a Cigoli la mostra mercato del tartufo marzuolo, organizzata dall’associazione Giuseppe Gori nel circolo ARCI e nel paese di Corazzano. La mostra mercato del tartufo nero si svolge a giugno insieme alla rassegna enogastronomica del tartufo nero di San Miniato “Nero d’estate”.

Durante il periodo di raccolta del tartufo si può partecipare a truffle experience per conoscere da vicino il Tuber Magnatum Pico. In alcuni casi vengono organizzate anche delle lezioni di cucina per apprendere piatti e ricette che meglio esaltano le caratteristiche del “diamante della terra“.

San Miniato, città del gusto e dello slow food

Ma San Miniato è città del gusto e dello “slow food” per le altre produzioni agricole e i prodotti tipici che sono di casa. Qui è nato il “Mercatale”: il mercato delle produzioni agricole e artigianali del progetto “Filiera corta”. Si continua a produrre come una volta il Mallegato nella rinomata macelleria Falaschi. Qui si può gustare e acquistare il Cantuccio di San Miniato. Prelibatezze che si possono apprezzare durante tutto l’anno.

mallegato

Un paese dalla storia affascinante

Grazie alla posizione strategica, dall’alto di un colle e a metà strada tra Pisa e Firenze, San Miniato intercetta i flussi turistici delle due città d’arte. Nel corso dei secoli si è distinta più volte: nel Medioevo fu sede del vicario imperiale in Toscana, da qui il nome “San Miniato al Tedesco”.

San Miniato, uno dei borghi più affascinanti della Toscana

Non solo Federico II, anche Napoleone frequentò a più riprese il centro di San Miniato. Molti ricorderanno poi nella Seconda Guerra Mondiale l’episodio della strage nazista in Duomo che ispirò i fratelli Taviani per il film “La notte di San Lorenzo”. Una città da visitare quindi tutto l’anno per il tartufo ma che in autunno ha un fascino tutto particolare.

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