Rinascono tra le colline della Toscana gli ulivi “dimenticati”. È la missione di Ager Oliva, la startup che rigenera uliveti abbandonati e crea lavoro per persone con trascorsi detentivi. Una realtà che unisce impatto ambientale, sociale e sviluppo economico, e che oggi porta nel mondo i valori della sostenibilità toscana.
Il mese di settembre scorso ha segnato una tappa importante nel percorso di crescita dell’azienda: Ager Oliva è stata invitata al Campus Nest di New York durante la Climate Week 2025, come parte della delegazione italiana selezionata da ITA – Italian Trade Agency. “Mi sono candidato senza sapere quale potrebbe essere stato l’esito e quando è arrivato eravamo contentissimi – racconta il founder Tommaso Dami – avevo già una mezza idea di andare alla Climate Week, ma un conto è andarci come delegazione italiana è stato un onore”.
La startup con sede a Pistoia ha partecipato anche al CSO Award of North America, entrando in contatto con importanti realtà internazionali.
Partnership internazionale

Tra gli incontri più significativi di questo percorso c’è quello con la Steve Madden Foundation, che ha scelto di sostenere Ager Oliva adottando 1.000 ulivi a Vinci per un periodo di sette anni. Un progetto che ha attirato l’attenzione anche del New York Times, dove è stata raccontata la storia dell’azienda toscana come esempio di rigenerazione agricola e inclusione sociale.
Dalla Toscana al mondo

L’espansione internazionale di Ager Oliva non si ferma. L’azienda ha appena aperto un nuovo distributore in Germania per portare l’olio sul mercato tedesco. “Collaboriamo anche con una influencer tedesca, famosa nel suo settore – racconta Tommaso –; si è innamorata del progetto. È già due volte che viene a trovarci in Toscana. Da una semplice prova è nata una collaborazione continua e ora compra più di 100 litri il mese d’olio.”
Sul mercato statunitense, Ager Oliva rafforza la propria presenza con una nuova brand ambassador americana con canale TikTok e un nuovo partner logistico per rendere più rapide ed efficienti le spedizioni negli USA.
“In Inghilterra collaboriamo con uno dei più grossi studi legali al mondo, Norton Rose Fulbright – aggiunge – loro hanno il loro oliveto in Toscana e tutto l’olio viene donato in beneficenza alla Dynamo Camp di Pistoia”.
Inclusione sociale e nuove collaborazioni
Oltre all’impatto ambientale, Ager Oliva promuove un modello di inclusione sociale concreta, grazie alla collaborazione con la cooperativa Nuovi Orizzonti, che offre opportunità lavorative a persone con trascorsi detentivi.
Tra le partnership italiane, l’azienda collabora anche con Oniverse, la holding di Calzedonia e Intimissimi, che ha adottato 1.000 ulivi in Toscana. “L’anno scorso ha iniziato la collaborazione anche con Oniverse – racconta – e per noi è stato un riconoscimento importante, un segno che il nostro lavoro parla anche al mondo dell’impresa”.
Una crescita che parte dalla Toscana

Oggi Ager Oliva gestisce 15 ettari di uliveti rigenerati, con un assorbimento annuo stimato di 225 tonnellate di CO2. Ma i numeri sono solo una parte del racconto: “Non potremmo essere più contenti dei risultati raggiunti ad oggi con le nostre sole forze – conclude il fondatore – confidiamo di poterci rafforzare con nuovi partner finanziari e commerciali, per accelerare l’impatto positivo sociale e ambientale. L’internazionalizzazione è una fase tanto importante per noi quanto per il mercato, che non riesce a trovare olio d’oliva di qualità e trova in noi il giusto fornitore”.