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A Terranuova Bracciolini due beni confiscati alla mafia tornano alla comunità

Ciuoffo: “La Toscana sta dando una risposta strutturata ad un problema che il Paese sta finalmente risolvendo”

Giornata di festa a Terranuova Bracciolini, comune in provincia di Arezzo, che con un grande evento pubblico ha festeggiato la restituzione alla comunità e al territorio di due beni sottratti alla mafia, una villetta e un capannone.

Si tratta di un momento di particolare importanza per la nostra comunità – ha detto il sindaco di Terranuova Bracciolini, Sergio ChienniGrazie al contributo economico della Regione Toscana e all’impiego di risorse proprie abbiamo potuto riqualificare totalmente i due immobili, una villetta nella frazione Ville che sosterrà il co-housing solidale ed un capannone che ospiterà l’archivio e la rimessa dei mezzi comunali. Un passo tanto atteso che finalmente si concretizza, lanciando un segnale di legalità e di lotta alla cultura mafiosa anche dal nostro territorio. Ancora una volta rivolgo un sincero ringraziamento alla Regione Toscana per aver finanziato il recupero degli immobili e all’associazione Libera per esserci stata sempre accanto in modo puntuale e costruttivo”.

L’inaugurazione di questi due edifici ha avuto un ulteriore valore simbolico, in quanto la villetta è stata intitolata ad Angela Fiume, Fabrizio Nencioni e alle loro bambine, Nadia e Caterina vittime della strage di via dei Georgofili di Firenze. Il capannone, invece, è stato dedicato a Giuseppe Valarioti, giovane amministratore pubblico calabrese che ha dedicato tutta la sua vita alla politica e alla tutela dei diritti di operai, studenti e braccianti agricoli, oltre che allo sviluppo sociale-culturale-economico della Piana di Gioia Tauro e della Calabria. E proprio per il suo impegno e la lotta alla mafia che fu assassinato a soli trent’anni dalla ‘ndrangheta.

La scelta di dedicare la villetta ad Angela Fiume, Fabrizio Nencioni e le loro bambine, Nadia e Caterina nasce dal desiderio di commemorare una famiglia che ha pagato con la vita l’ondata stragista del ’93. Intitolare alla loro memoria un immobile confiscato significa rispondere al dovere morale di preservare il loro ricordo” ha detto il Sindaco Chienni. “Abbiamo deciso di intitolare l’immobile di via Poggilupi ad un giovane amministratore a fronte dell’uso pubblico che avrà la struttura. Ci sembrava doveroso ricordare il sacrificio di Giuseppe Valarioti che seppur giovanissimo ha lottato in nome degli ideali di libertà e giustizia, pagando con la vita la sua battaglia alla cultura mafiosa” ha concluso il primo cittadino.

Gli edifici sono due: una villetta situata nella frazione Ville che sarà un alloggio per sostenere il co-housing solidale. Si tratta di un terra tetto capo schiera libero su tre lati, circondato da resede e con garage. L’abitazione si sviluppa su quattro livelli: seminterrato, piano terreno rialzato, piano primo e sottotetto. La villetta è stata interessata da un intervento completo di ristrutturazione, mirato a rinforzare la struttura, ripavimentare interamente gli interni e gli esterni, rifare tutti gli impianti secondo la norma attuale e a sostituire tutti gli infissi. Sono stati totalmente revisionati i servizi igienici, di cui uno al piano terra reso accessibile ai portatori di handicap.

Il capannone in via Poggilupi, invece, sarà utilizzato dal comune di Terranuova Bracciolini come rimessa dei mezzi comunali, per il deposito di strumentazione e per accogliere l’archivio degli uffici tecnici del Comune. Il fabbricato fa parte di un agglomerato di capannoni edificati negli anni ’60, ed è costituito in parte da struttura in cemento armato e in parte da struttura portante in acciaio. Il progetto di manutenzione straordinaria è funzionale e necessario per la futura fruizione del capannone e prevede la suddivisione degli spazi interni al piano terra configurandolo in quattro zone principali. Le aree saranno così organizzate: un’autorimessa di 295 mq, due locali per l’archiviazione di pratiche rispettivamente di 170 mq e di 54 mq; un locale per il deposito e lo stoccaggio di attrezzature di 30 mq e alcuni servizi.
Gli interventi prevedono anche la sistemazione degli spazi esterni in modo da renderli fruibili ai mezzi e agli operatori che dovranno accedere all’area.

Tutto questo è stato possibile grazie ad un finanziamento complessivo di 710 mila euro della Regione Toscana, 260mila dedicati alla villetta e 450mila per il capannone. La Regione è infatti impegnata nel favorire il pieno riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e, per questo motivo, concede contributi agli enti locali che intervengono per restituire alla comunità il patrimonio sottratto alle mafie.

Per il triennio 2022-2024, sono stati concessi finora 3.077.310 euro a sette comuni (Castagneto Carducci, Massa e Cozzile, Montopoli in Val d’Arno, Terranuova Bracciolini, Firenze, Bagno a Ripoli, San Vincenzo), per la riqualificazione di un totale di otto beni confiscati.

Si concretizza oggi un passo molto atteso, un segnale di legalità e di lotta alle mafie. Questi immobili, nati grazie al riciclo dei ricavi connessi alle attività illegali e alla criminalità, verranno destinati fin dai prossimi giorni per funzioni sociali. Sono invece gli enti locali, come Terranuova Bracciolini che li mettono a disposizione dei cittadini e li trasformano in presidi di legalità” ha commentato l’assessore alla legalità Stefano Ciuoffo.Il sacrificio quotidiano delle forze dell’ordine – ha proseguito l’assessore –  e di giustizia per il contrasto alle mafie deve essere valorizzato. Regione Toscana ha messo a disposizione dei comuni risorse proprie di bilancio per restituire alle comunità questi beni. Diamo concretezza ai principi e ai valori della legalità, con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni”.

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