Attualità/

Agricoltura, Lollobrigida all’Europa: “Si concentri sugli investimenti”

L’intervento del ministro alla conferenza regionale con l’invito “meno ideologia e più pragmatismo”. Saccardi: “Pronti ad accelerare per affrontare le priorità emerse”

Conferenza agricoltura

Bisogna che l’Europa si concentri sugli investimenti, rimetta al centro l’attenzione per l’agricoltura, per l’allevamento, per la pesca, con meno ideologie e più pragmatismo” così ha esordito Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, parlando a margine della “Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale” presso la Camera di Commercio di Firenze.

Sostenibilità ambientale e produzione

Per il ministro sostenibilità ambientale e produttività devono andare di pari passo “altrimenti sortiremmo l’effetto inverso, cioè diminuire le nostre produzioni ed essere costretti a comprare da nazioni che non rispettano né i diritti dei lavoratori, né i diritti dell’ambiente, con un effetto esattamente inverso rispetto a quello che ci si pone in termini enunciativi“.

Dunque, secondo Lollobrigida, l’Europa “si deve riappropriare del ruolo che i padri fondatori dell’Unione europea avevano in testa, cioè avere la capacità di garantire all’Europa delle produzioni che le permettano intanto di fronteggiare eventi contingenti come le pandemie e le guerre che pensavamo probabilmente non colpissero più i nostri territori, e invece sono entrate o sono alle porte della nostra nazione“.

Agricoltori e tutela dei territori

Nel corso del suo intervento Lollobrigida ha affrontato anche il tema dei territori e della loro salvaguardia. In Italia è necessario “rimettere al centro anche l’agricoltura nella manutenzione del territorio, rompendo quello schema dicotomico che ha visto immaginare gli agricoltori nemici dell’ambiente: invece sono realtà che si integrano, e dove manca l’agricoltura i fenomeni di criticità idrogeologiche aumentano”.

Il ministro ha aggiunto che si sta “lavorando da questo punto di vista su più piani per arrivare a investire bene e fare strategia per ovviare alle criticità di oggi, e predisporci anche a un rischio di aggravamento per il futuro di queste problematiche”. In tema di siccità ha ricordato che “abbiamo affidato al commissario Nicola Dell’Acqua una pianificazione che permetta di utilizzare appieno gli invasi, di fare ordine in un quadro che purtroppo vede la sovrapposizione di troppi livelli istituzionali e grande confusione, e una mancanza oggettiva di strategia negli anni“.

Manodopera, immigrati sì ma…

Nel suo lungo intervento ha toccato anche il tema della manodopera. “Noi non siamo per le barriere: le nostre aziende hanno bisogno di immigrazione, perché noi non riusciamo con la forza lavoro interna a garantire la produzione” ha assicurato. “L’immigrazione va organizzata – ha detto -, lo stiamo facendo coi flussi triennali, lo stiamo facendo con gli accordi bilaterali con le nazioni di provenienza dei lavoratori immigrati che vogliono entrare in Italia senza passare per gli scafisti. Lo abbiamo fatto con il Bangladesh in questi giorni, lo stiamo formalizzando: sono ottimi lavoratori, di grande volontà“.

Lollobrigida ha spiegato che “siamo disposti a farlo con tutti, utilizzando anche nell’ambito del decreto Cutro gli extra-flussi, cioè dando la premialità“, ossia “se tu rimpatri 100 di quelli che hanno commesso crimini in Italia o sono entrati illegalmente, ne puoi far entrare 150, magari anche gli stessi entrati illegalmente, dopo la formazione, in maniera che si abbia un flusso legale, questa bella parola che tutti richiamano e che poi applicano a corrente alternata a seconda dei settori, con una pianificazione triennale, accordi bilaterali e multilaterali”.

L’emergenza peste suina

Non sono mancati poi temi d’attualità, vere e proprie emergenze per il comparto. “La peste suina africana è una criticità che va affrontata senza perdere un’ora, non solo a livello nazionale, anche a livello internazionale” ha affermato spiegando che “nei prossimi giorni faremo un tavolo con la Francia, anche lì nell’ottica della solidarietà Europea, visto che non è un problema solo italiano: anche la Francia si sta svegliando da questo punto di vista per ragionare insieme“.

Lollobrigida ha detto che “adesso stiamo affrontando la peste suina con una tempistica che rimette in moto un meccanismo. Siamo partiti dalla possibilità di abbattere i cinghiali: se la scienza dice che gli ungulati in Italia sostenibili sono un milione, tu non ne puoi avere due e mezzo, perché significa cancellare la possibilità di fare gli agricoltori. Allora da questo punto di vista insieme alle Regioni attraverso un lungo percorso siamo arrivati adesso a mettere in condizione di pianificare, avere un commissario per la Psa, abbiamo messo anche a disposizione l’esercito, abbiamo chiesto di darci la possibilità almeno di rimuovere le carcasse”.

Le conclusioni della vice presidente Saccardi

Il bilancio finale della conferenza

Grande partecipazione, dialogo e confronto. La IV Conferenza regionale dell’agricoltura chiude i battenti con un bilancio positivo. Nel secondo e ultimo giorno della manifestazione, si sono raccolte le fila alla luce dei contributi e dei confronti tra i soggetti che hanno partecipato.

Due giorni intensi – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi utili per raccogliere stimoli e mettere a fuoco l’orizzonte che ha davanti l’agricoltura toscana”. Con gli uffici “l’impegno è a riesaminare e approfondire gli atti e i documenti e le proposte emerse per continuare, insieme, a cercare soluzioni e nuove iniziative a favore di questo importante settore e delle aree rurali della nostra regione per “seminare sostenibilità” e costruire un futuro migliore”.

Abbiamo avuto l’onore e il piacere di avere con noi il ministro – ha proseguito Saccardi – che ha risposto a tutte le sollecitazioni emerse. Ma questi due giorni ci hanno portato interventi tutti di grande livello, che ci hanno dato la prova che abbiamo davanti una bella realtà alla quale continueremo a dare il nostro contributo: dobbiamo accelerare le pratiche e le procedure, per esempio, una delle criticità emerse, ma sono fermamente convinta che l’importante sia avere l’umiltà di avvicinarsi ai problemi con la consapevolezza che si può anche sbagliare, e che dalle difficoltà si esce insieme, come diceva don Milani. Ma nel contempo dobbiamo mantenere la vitalità, la voglia di innovare e di fare la nostra parte per far crescere l’economia toscana e quindi quella del paese. Ascolteremo tutti, ci confronteremo ma poi – ha concluso – non avremo timore di assumerci le responsabilità delle decisioni, come giustamente la politica richiede”.

I più popolari su intoscana