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Al via i lavori per l’Andrea Bocelli Foundation al Meyer: tra cinque mesi il centro dedicato ai bambini

Il centro servirà per promuovere i linguaggi dell’arte, della musica e delle nuove tecnologie, per accogliere e potenziare le esperienze educative della ‘Scuola in ospedale’

Bocelli al Meyer - © https://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/03/02/foto/andrea_bocelli_al_meyer-53726099/5/

Prende il via, all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, il cantiere per la realizzazione dell’Andrea Bocelli Foundation Educational Center Maria Manetti Shrem, per promuovere i linguaggi dell’arte, della musica e delle nuove tecnologie, per accogliere e potenziare le esperienze educative della ‘Scuola in ospedale’.

Laura Biancalani, direttrice generale della Fondazione Bocelli e Alberto Zanobini, direttore del Meyer hanno dichiarato che serviranno cinque mesi di lavori per creare gli spazi che accoglieranno i tanti bambini e bambine ospedalizzati ed i loro insegnanti.

A marzo scorso si era tenuta la cerimonia della posa prima pietra della struttura alla presenza del fondatore Andrea Bocelli e di Maria Manetti Shrem, ambasciatrice Abf e prima a credere fortemente in questo progetto sperimentale del centro educativo.

In pochi mesi la Fondazione ha ottenuto i permessi utili all’esecuzione dell’opera pubblica realizzata a spese del privato, primo esperimento all’interno di una struttura ospedaliera pubblica.

Andrea Bocelli Foundation, in particolare, coordinerà insieme a ospedale e Fondazione Meyer l’ideazione di un sistema di gestione integrata del centro e delle sue attività inserendo al suo interno anche le figure di atelierista di arte e di musica, ed il referente di struttura.

Il progetto intende offrire le migliori condizioni educative in termini di spazi, tempi e relazioni che siano in grado di garantire flessibilità organizzativa, capaci di accogliere molteplici dimensioni di esperienza e offrire differenziate prospettive disciplinari nei processi di costruzione di conoscenza da 3 a 18 anni.

La Fondazione realizzerà direttamente la struttura dalla progettazione, all’esecuzione, e grazie alla generosità di tanti donatori quali Maria Manetti Shrem, Chopard e Stefano Ricci.

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