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All’ospedale Meyer di Firenze due bambini di Gaza con gravi ferite da guerra

La bambina di sei anni ha riportato un trauma cranico che richiederà una valutazione neurochirurgica. Il bambino di nove anni è rimasto coinvolto nello scoppio di una bomba e ha già subito un’amputazione

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Un bambino e una bambina da Gaza verranno curati all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Sono arrivati la notte di mercoledì 11 giugno, accompagnati dai familiari, con gravi ferite da guerra. Sono stati accolti nella Rianimazione dell’Ospedale pediatrico per una valutazione iniziale e presto i medici li sposteranno nei reparti più adatti alle cure.

Una bambina di sei anni, accompagnata dal nonno, ha riportato un politrauma: a preoccupare i medici è il trauma cranico che richiederà una valutazione neurochirurgica. Il secondo bambino, di nove anni, è rimasto coinvolto nello scoppio di una bomba e ha purtroppo già subito in Palestina un’amputazione. Insieme al piccolo ci sono il nonno, due fratellini e la mamma in stato interessante.

L’arrivo  è stato reso possibile nell’ambito di un programma di assistenza umanitaria del governo italiano, grazie alla Cross e alla Prefettura di Firenze. Come accaduto in occasione degli altri corridoi umanitari, il Meyer e la Fondazione si sono attivate per accogliere i pazienti e le loro famiglie: ad attenderli c’erano gli operatori dei servizi sociali e anche un mediatore linguistico.

“La Toscana, come sempre, è pronta ad allargare le proprie braccia e il proprio cuore, mettendo a disposizione le proprie eccellenze sanitarie e garantire così cure adeguate a chi non lo può ricevere nel proprio paese – commenta il presidente della Toscana, Eugenio GianiOffriamo una speranza a chi soffre ed è meno fortunato e lo facciamo non solo in occasione di guerre o gravi emergenze, investendo nella cooperazione internazionale ad esempio per far crescere i sistemi sanitari di altre nazioni, ispirati da tre principi che sono alla base della sanità pubblica: ovvero equità, accesso universale e lotta alle disuguaglianze”.

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