Cultura/

Arte, riapre il Cenacolo del Fuligno con i suoi tesori inaspettati

Nel refettorio delle terziarie francescane della Beata Angelina da Marsciano si conserva il grande affresco dell’Ultima Cena attribuito a Pietro Perugino e collaboratori

Il Cenacolo del Fuligno – foto della direzione Musei della Toscana

Da lunedì 6 maggio il Cenacolo del Fuligno in via Faenza a Firenze, che custodisce l’Ultima cena attribuita a Pietro Perugino, riaprirà nuovamente al pubblico con cadenza regolare. Le aperture ordinarie saranno dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 13 con ingresso gratuito. Eventuali altre aperture saltuarie di lunedì o di domenica, saranno comunicate nella pagina dedicata all’interno del sito della Direzione regionale musei della Toscana.

La visita, si spiega dalla stessa Direzione regionale musei della Toscana, “sarà una nuova occasione di scoperta e approfondimento del patrimonio artistico di Firenze, dove, anche fuori dagli itinerari più noti, il visitatore appassionato può trovare tesori inaspettati di arte e storia”.

Il Cenacolo era un tempo il refettorio delle terziarie francescane della Beata Angelina da Marsciano, che fondò un primo convento a Foligno. Sulla parete di fondo, il grande affresco dell’Ultima Cena, scenografico capolavoro della fine del Quattrocento, attribuito a Pietro Perugino e collaboratori.

Il salone raccoglie anche altri dipinti di Quattro-Cinquecento che testimoniano la fortuna dello stile pittorico peruginesco a Firenze e in Italia. In esposizione anche uno splendido crocifisso ligneo, proveniente dalla chiesa del convento, attribuito a Benedetto da Maiano.

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