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Il 112, il numero unico di emergenza introduce la “chiamata multimediale”. Ecco di cosa si tratta

Un nuovo servizio per migliorare l’operatività della centrale e la tempestività del soccorso. Oltre alla chiamata classica sarà possibile ricevere direttamente l’esatta posizione dell’utente e successivamente anche avviare una videochiamata

- © Chiara Bianchini

Arriva una nuova funzionalità per il Nue 112 (Numero unico di emergenza 112): la “chiamata multimediale”. Si tratta di un nuovo servizio progettato per accompagnare il cittadino, durante il processo di localizzazione e di identificazione dell’emergenza. Non si tratta dell’unica novità in arrivo: nel futuro sarà possibile avviare video chiamate tra operatore e utente per accelerare e facilitare la richiesta di soccorso e quindi l’intervento.

Come funziona la chiamata multimediale?

Alla chiamata classica è affiancata la possibilità di ricevere direttamente dal telefono l’esatta posizione e di inoltrare (in una seconda fase disponibile a breve) una videochiamata all’utente . Di fatto, una volta che una chiamata è stata presa presa da parte dell’operatore Nue, in seguito all’intervista preliminare, il sistema attiva un canale di comunicazione con il cittadino tramite l’invio di un sms contenente un link web sul dispositivo mobile del chiamante.

La semplice apertura della connessione permetterà di fatto all’operatore di ricevere non solo la posizione del chiamante on-demand a intervalli temporali prefissati tramite l’invio delle coordinate gps, ma anche di poter avviare una diretta streaming con il chiamante, ricevere contenuti multimediali già presenti sul dispositivo, scattare foto in tempo reale da parte dell’utente, ricevere lo stato della batteria, gestire le funzionalità del servizio da remoto, inviare procedure al cittadino, eccetera eccetera. Il chiamante non ha bisogno di scaricare alcun software specifico sul suo dispositivo: per chiedere o ricevere assistenza sarà necessario solo il browser.

“E’ un altro importante passo in avanti che facciamo, per garantire la massima assistenza a chi è in difficoltà e chiede un rapido intervento attraverso l’attivazione di nuovi servizi, basati sull’interattività di strumenti multimediali. E la Toscana lo fa, tra le prime in Italia, con il servizio di chiamata multimediale, continuando a investire sull’innovazione –ha commentato il presidente Eugenio Giani -. La nostra Regione ha intrapreso un percorso di rafforzamento del sistema Nue 112, che gestisce in modo centralizzato le richieste di soccorso, convogliando in un’unica struttura con caratteristiche tecnologiche e di sicurezza avanzate, tutte le chiamate di emergenza . In linea con i Paesi dell’Unione Europea – conclude – abbiamo avviato anche una capillare campagna di comunicazione, per informare i cittadini su questa significativa novità di pronto intervento”.

“Nei primi sei mesi di questo nuovo servizio, che abbiamo attivato il 6 settembre scorso – ha aggiunto l’assessore alla Salute Simone Bezzini – punteremo sulla localizzazione gps della persona in difficoltà, in modo che l’operatore possa tracciare in tempo reale gli spostamenti dell’utente, che necessita di un rapido soccorso. Successivamente integreremo il servizio con altre funzioni fino a rendere possibile una video chiamata tra operatore e utente . Questo canale di comunicazione web consentirà di rendere ancora più efficace e efficiente la risposta della Cur, grazie anche alla già esistente stretta sinergia tra le varie centrali operative, che favorisce la tempestività di intervento a supporto dei cittadini, che hanno bisogno di aiuto”.

Il percorso di realizzazione del servizio Nue 112, iniziato dal 9 dicembre 2021, ha progressivamente consentito anche in Toscana la gestione integrata e coordinata degli enti di soccorso e l’azione di filtraggio delle chiamate alle forze di polizia. La chiamata multimediale aumenterà l’efficacia del sistema di emergenza oltre a erogare più tempestivamente i servizi ai cittadini e a garantire loro maggiore sicurezza, grazie anche alla fondamentale collaborazione con gli altri enti coinvolti in questa nuova opportunità.

Fasi di sviluppo del nuovo servizio

In una prima fase, della durata di 6 mesi circa a partire dal 6 settembre, verranno potenziati vari aspetti del servizio dando maggior rilevanza all’aspetto della localizzazione gps dinamica che permetterà all’operatore di tracciare in “tempo reale” gli spostamenti dell’utente.

Nella fase successiva verrà integrata la possibilità scambiare file già in possesso dell’utente, esportazione dati come log, chat, allegati e video registrati o accedere da remoto al dispositivo mobile per la registrazione di tutti i flussi video o avere uno streaming video adattivo; ma soprattutto si potrà procedere all’attivazione di una video-chiamata tra operatore e utente. Si potrà poi attivare una chat vocale o scritta in contemporanea tra più utenti, inviando il link a nuovi utenti via sms o mail e inoltrandolo anche ad altri enti con possibile gestione in simultanea dell’emergenza in atto.

“Questo sistema si aggiunge alle altre tecnologie di localizzazione automatica già presenti nella nostra Cur e rappresenta un ulteriore tassello a garanzia della sicurezza del cittadino che necessiti di aiuto. Nei suoi primi giorni di attivazione, il nuovo servizio ha per esempio consentito l’esatta localizzazione di un cittadino che si era disperso in un bosco nel Comune di Bagni di Lucca – ha sottolineato Alessio Lubrani, direttore del Nue 112 di Regione Toscana -. Al 31 agosto la nostra sala operativa ha gestito più di 1 milione di chiamate oltre ad aver sperimentato la sinergica collaborazione con la Cur gemella Marche-Umbria, durante una giornata di iperafflusso determinato dall’eccezionale bomba d’acqua, che ha colpito la zona di Villa Pitignano, in provincia di Perugia . In quell’occasione sono state “traboccate” 193 chiamate di emergenza dalla Cur Marche-Umbria alla Cur Toscana, garantendo una pronta risposta ai cittadini”.

Alcuni dati del Nue

La Centrale unica di risposta Nue 112 di Regione Toscana (Cur) ha avuto inizio il 9 dicembre 2021. I primi sei mesi sono stati caratterizzati da una progressiva migrazione dei distretti telefonici verso la Cur, che ha avuto termine nella giornata di martedì 27 aprile 2021.

Il servizio, attivo in tutte le dieci province della Toscana, permette di richiedere l’intervento della polizia di stato, dei carabinieri, dei vigili del fuoco o del soccorso sanitario, senza più dover comporre gli attuali numeri di emergenza (112, 113, 115 e 118). Rappresenta, lo ricordiamo, uno strumento di coordinamento e filtro attivo per fornire una prima risposta a tutte le chiamate di soccorso di chiunque si trovi nel territorio regionale: cittadini, turisti, persone che transitano in Toscana per motivi di lavoro. In epoca Covid il Nue svolge anche una strategica azione di filtro sulle chiamate in arrivo. Il numero è gratuito da telefonia fissa e mobile.

Quotidianamente la Cur 112 serve un bacino di circa 4,5 milioni di utenti e gestisce anche oltre 9.000 chiamate sulle numerazioni di emergenza, per un totale di chiamate ricevute – dal 9 dicembre 2020 al 31 agosto 2021 – che ha superato il milione.

Per la precisione sono state 1.192.233 delle quali solo 616mila inoltrate ai Psap2 (Punto di risposta per la sicurezza pubblica) di competenza e così suddivise per ente: circa il 50% emergenza sanitaria, 40% forze dell’ordine, 10% vigili del fuoco, oltre a 1.212 chiamate alla capitaneria di porto. Il tempo medio di attesa dell’utente si attesta a meno di tre secondi, contro i 10 secondi massimi previsti dal disciplinare ministeriale.

Parallelamente la Cur è in grado di gestire anche le chiamate di emergenza di Marche e Umbria in caso di non operatività della centrale di Ancona, per un totale complessivo di 6.926.000 utenti circa. Questi numeri configurano la Centrale toscana come la più grande centrale operativa 112 d’Italia.

Tra le classificazioni un grande peso hanno le chiamate improprie o effettuate per errore, che rappresentano la prima voce di dettaglio con quasi 300mila risposte da parte della Cur, alle quali si sommano quelle per informazioni generiche, infocovid o quelle effettuate per scherzo. Queste chiamate, ora gestite interamente dal Nue, non raggiungono più le Centrali operative di secondo livello (forze dell’ordine, vigili del fuoco, soccorso sanitario),  consentendo loro di liberare risorse utili per gestire al meglio le sole chiamate di emergenza.

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