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A bordo dei treni minerari per scoprire la Toscana underground

La Toscana è ricca di tesori sottoterra, tra grotte, miniere e tunnel. Alcuni di questi sono stati trasformati in parchi e musei, visitabili a bordo dei caratteristici trenini gialli

© Parchi Val di Cornia

Miniere in disuso, grotte naturali, sono tantissimi i tesori della Toscana underground. Luoghi che è possibile scoprire con percorsi trekking di varie difficoltà o a bordo dei vecchi treni minerari che, all’epoca, erano in funzione.

Il sottosuolo della nostra regione è ancora testimone, infatti, di una lunga storia di metallurgia ed estrazione mineraria. Dalle miniere di ferro sull’Isola d’Elba, alla pirite estratta sulle Colline Metallifere, ma anche il carbon fossile a Ribolla e il cinabro del Monte Amiata per la produzione di mercurio. Ora molte di queste miniere, che da anni non sono più in attività, sono state trasformate in parchi minerari e le miniere sono visitabili con tour organizzate e visite dedicate per famiglie e bambini.

Il trasporto ferroviario è stato fin da subito un elemento fondamentale per le miniere, sia al loro interno per il trasporto dei materiali estratti, che poi dalla miniera ai porti o nelle zone di produzione. Alcune di queste infrastrutture sono state mantenute e vengono utilizzate tutt’ora per effettuare delle visite guidate proprio all’interno dei tunnel e delle grotte.

Parco Archeominerario di San Silvestro

Ci troviamo sulla Costa degli Etruschi, tra Campiglia Marittima e San Vincenzo, in un parco di oltre 450 ettari dove si trovano museigallerie minerarie, un borgo medievale di minatori, ma anche percorsi trekking e un castello medievale. Una delle principali attrazioni del parco è la galleria Lanzi-Temperino che permette di ripercorrere, a bordo del caratteristico trenino giallo, il tragitto dei minerali dal pozzo di estrazione agli impianti di frantumazione e flottazione di Valle Lanzi. Indossati i caschetti è possibile salire sul treno e ripercorrere il viaggio che faceva il minerale estratto dalle miniere lungo le rotaie.

Parco Archeominerario di San Silvestro – © Breschi

Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore

Il Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore si trova nell’area mineraria del Monte Amiata che un tempo, era uno dei più importanti giacimenti al mondo di cinabro, il minerale da cui si ricava il mercurio. Le miniere sono state chiuse nel 1976 e da alcuni anni sono diventati un museo che raccoglie le testimonianze di un passato fatto sia di benessere che di lotte e sofferenze per i minatori.

Dopo la visita al museo e ad alcuni luoghi e strutture della miniera è possibile salire sul vagone dei minatori e percorrere 250 metri nella galleria, dove sono ricostruite alcune ambientazioni di lavoro   con utensili e macchinari utilizzati dagli anni ’20 in avanti.

© Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore

Parco Minerario Rio Marina

Dal Monte Giove a Rio Marina, qui c’era una delle principali aree dedicate all’estrazione del ferro che dal 1991 sono state riconvertite nel Parco Minerario custodendo così il patrimonio geologico e storico di questo territorio. Se pensiamo al verde del promontorio dell’Elba o alle acque azzurre questo paesaggio ci stupirà perché è caratterizzato dal colore rosso sangue, tipico del ferro, e ocra e dalla presenza dei vecchi impianti di lavorazione.

Anche in questo caso è possibile visitare le miniere a bordo di un trenino che conduce i visitatori attraverso i cantieri. Il trenino effettua quattro corse giornaliere (su prenotazione), alle 9:30, 11, 16:30 e 18. Durante la visita viene effettuata una sosta presso il Cantiere di Valle Giove, dove è possibile mettersi alla ricerca di campioni di minerali.

© Parco Minerario Isola d’Elba
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