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A Villa La Quiete riallestite le sale dell’Elettrice Palatina con due opere dagli Uffizi

Nella dimora storica sono state riportate preziose opere tardo-barocche, due delle quali sono restituzioni delle Gallerie degli Uffizi dove furono spostate temporaneamente negli anni ’90

Da sinistra il Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato Antonio Pessina, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci e il presidente del Sistema Museale di Ateneo Marco Benvenuti

Sono state riallestite al piano terra di Villa La Quiete le sale affrescate di Maria Luisa de’ Medici l’Elettrice Palatina, l’ultima discendente dei Medici che elesse come sua dimora estiva il complesso monumentale tra Careggi e Castello, sede delle suore Montalve.

Le sale affrescate nel 1726 da Benedetto Fortini e il giardino sono testimonianze ancora vive della presenza dell’ultima granduchessa che tornata a Firenze nel 1716 fece realizzare a Villa La Quiete da lei scelto come luogo di ritiro nei mesi di maggio e ottobre a partire dal 1724. la Pietà o Compianto sul Cristo morto, grande modello in cera di Massimiliano Soldani Benzi (1708), e il Busto di Vittoria della Rovere realizzato in pietre dure da Giuseppe Antonio Torricelli (1696-1713).

Il nuovo allestimento arricchisce il percorso di visita di Villa La Quiete, di proprietà della Regione Toscana e data in concessione all’Università di Firenze, proprietaria del patrimonio-storico-artistico, che viene gestito dal Sistema Museale dell’Ateneo.

I locali che ospitarono l’Elettrice Palatina riaccolgono anche altre opere, sempre parte del patrimonio della Villa: due terrecotte del Settecento, dipinte in finto bronzo, a soggetto sacro, realizzate da Giovanni Battista Piamontini e da Vittorio Barbieri, una coppia di cassettoni intagliati, opera dell’ebanista francese Richard Lebrun, attivo a Firenze alla fine del Seicento presso la corte medicea, e, nel ricetto antistante, quattro tele ad olio di Giuseppe Nicola Nasini, di soggetto biblico, e alcuni vasi a cratere.

Vittoria della Rovere
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